C'era una volta: al Sinodo, appunto, DEI VESCOVI, votavano solo i vescovi (cfr. cann. 342 e 343 CIC).
Con un golpe improvviso il S. Padre Francesco ha modificato la Costituzione Apostolica Episcopalis Communio del 15 settembre 2018 (QUI le modifiche integrali dalla Segreteria del Sinodo) e inserito 70 laici e donne scelti, di fatto, dal Papa su un elenco proposto.
Oltre ai nuovi membri è opportuno ricordare che, anche tra i membri di nomina pontificia, sarà possibile aver membri non-vescovi.
Si dispone infine che il 50% di loro siano donne e che si valorizzi anche la presenza di giovani.
QUI l'annuncio della conferenza stampa, relatori i famigerati Hollerich e Grech .
QUI e QUI i tweet di Edward Pentin e Diane Montagna: "10 chierici consacrati saranno sostituiti da 5 donne e 5 religiosi al Sinodo di ottobre a Roma. Uditori da sostituire con 70 membri non vescovi scelti da #Papafrancesco. A tutti va riconosciuto il diritto di voto, ma @Synod_va insiste che non cambia la natura episcopale dell'assemblea".
QUI il Corriere della Sera che parla di "cambiamento epocale" e QUI La Repubblica che titola di "quote rosa".
Tutto ciò a Sinodo in corso (come è uso fare Francesco, di cambiare le regole di un processo... a processo in corso quando vede che il processo non va come vorrebbe lui.)
Ma allora la sinodalità che Papa Francesco tanto brama e proclama? Non conta nulla se non decide come vuole lui?
Ma allora la sinodalità che Papa Francesco tanto brama e proclama? Non conta nulla se non decide come vuole lui?
Il politically correct fatto su misura, un pericolosissimo precedente per la struttura gerarchica della Chiesa e con un numero abnorme di partecipanti nominati da Francesco stesso (con un documento finale che potrebbe essere non solo consultivo ma deliberativo, il Diavolo è nei dettagli...)!
Definizione di «sinodalità»: a Sinodo in corso, si cambiano i membri del Sinodo finché non ci saranno solo quelli che votano democraticamente come vuole lui (salvo uno o due, per dare parvenza di discussione)
Luigi
Il Sismografo, 26-3-23
(a cura Redazione "Il sismografo") Leggendo il documento pubblicato oggi dalla Sala stampa vaticana sull’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi si può dedurre, dai testi in cui si spiegano due modifiche, che le donne avranno diritto a votare.
Non sono più presenti i dieci chierici appartenenti a Istituti di vita consacrata, eletti dalle rispettive organizzazioni che rappresentano i Superiori generali. Vengono sostituiti da cinque religiose e cinque religiosi appartenenti a Istituti di vita consacrata, eletti dalle rispettive organizzazioni che rappresentano le Superiore Generali e i Superiori Generali. In quanto membri hanno diritto di voto."
"2° modifica
Non ci sono più gli uditori, ma si aggiungono altri 70 membri non Vescovi che rappresentano altri fedeli del popolo di Dio [sacerdoti, consacrate(i), diaconi, fedeli laici] e che provengono dalle Chiese locali. Vengono scelti dal Papa da un elenco di 140 persone individuate (e non elette) dalle sette Riunioni Internazionali di Conferenze Episcopali e dall'Assemblea dei Patriarchi delle Chiese Orientali Cattoliche (20 per ognuna di queste realtà ecclesiali). Si chiede che il 50% di loro siano donne e che si valorizzi anche la presenza di giovani. Nella loro individuazione si tiene conto non solo della loro cultura generale e della loro prudenza, ma anche della loro conoscenza, teorica e pratica, oltre alla loro partecipazione a vario titolo nel processo sinodale. In quanto membri hanno diritto di voto.
Inoltre, oltre ai 70 membri non vescovi di cui sopra è opportuno ricordare che, anche tra i membri di
nomina pontificia, sarà possibile aver membri non-vescovi."
"non cambia la natura episcopale dell'assemblea".
RispondiEliminaTipica frase che è da credersi per il semplice fatto che è stata detta. Roba da portavoce di Forza Italia nel primo decennio 2000 (o da portavoce d'un qualche politbüro comunista del blocco orientale prima della caduta del Muro, stesso profilo religioso).
È evidente che quando certe delibere saranno approvate o rigettate col margine di qualche decina di voti, i 70 e più non-vescovi avranno giocato un ruolo determinante stravolgendo la natura episcopale del Sinodo.
Ma l'eminentissimo Grech (un uomo che immagino avesse il poster di Sandro Bondi in camera) è l'equivalente ecclesiale vivente della caricatura di Gasparri e Schifani fatta da Neri Marcorè.. è una Nicole Minetti che c'è l'ha fatta.
La nuova sinodalità? La solita corte di nani e ballerine, per dirla con Formica.
Ma queste acrobazie gesuitiche, queste quinte e fondali da trompe l' oeil , queste rappresentazioni barocche ,valgono davvero ? Risultati pochini dopo tredici anni.
RispondiEliminaQuesto è veramente pericoloso , potrebbe portarci verso lo scisma
RispondiEliminaLa presenza delle quote rosa è un bene.
RispondiEliminaSpirituale?
EliminaSecondo me le donne salveranno la Chiesa in questa fase apocalittica di passaggio tra due ere dove i demoni sguazzano. La nuova era non è malvagia è il momento di passaggio che è malvagio perché c'è confusione e il nuovo deve sorgere, per questo molto si attaccano alle formule passate che sono chiare. In questo momento molte donne sono molto coraggiose, lasciatele partorire idee oltre che figli
EliminaSe solo 10 anni fa anche i 120 cardinali avessero tenuto conto della cultura e prudenza del candidato...
RispondiEliminaRicordiamoci delle belle parole che il cardinal Pell dedico' al sinodo nel memorandum firmato Demos prima di lasciarci.
RispondiEliminaOrmai già canonizzato.
EliminaOrmai siamo arrivati al capolinea! Che il SIGNORE ci aiuti!.
RispondiEliminaMAX 75
Evidentemente ha fretta di sfasciare tutto.
RispondiEliminaPer lo zero che conto io, sappiate che terrò per invalide e nulle tutte le deliberazioni che usciranno da codesto organismo ridicolmente "politico".
RispondiEliminaMi pare che stiano preparando delle liste di obiettori.
EliminaProva a sentire in giro, facciamoci sentire!
Mi chiedo: io sono indignato come voi, ma sarà mai possibile che non si riesca a strutturare una protesta come si deve? Altrimenti verrà ascoltata solo l’altra parte. Passiamo il tempo a lamentarci senza agire.
RispondiEliminaPuò valere così come un consiglio pastorale, ma non può spingersi oltre: il Magistero è qualcosa di molto serio e ristretto. Il Sinodo dei Vescovi è tale per l'ordinazione e la grazia dello Spirito Santo particolare che hanno ricevuto come successori degli Apostoli. Così si fa solo confusione. Come battezzati abbiamo sì la grazia, ma non abbiamo quella grazia particolare e del luogo dei Vescovi.
RispondiEliminaC'è un bene: se verranno votate empietà può essere riconosciuto invalido.
C'è un male: può preparare la strada a scismi.
Sopra tutto preghiamo per il Papa e per la Chiesa. Sono tempi difficili.