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giovedì 27 aprile 2023

C’è ancora qualcosa di cattolico? Novus Horror Missae a Ponte Nossa (BG): il paganeggiante Altare della Reposizione

Due settimane fa pensavamo di aver toccato il fondo con le fotografie dell’Altare della Reposizione in stile «tavola imbandita» a Rutigliano (Diocesi di Bari) (QUI, QUI e QUI).
Poi un lettore ci ha segnalato quanto pubblicato sulla pagina (pubblica) su Facebook di don Alessandro Angioletti, dall’anno 2015 Prevosto di Ponte Nossa e Parroco di Ponte Selva (Diocesi di Bergamo), e siamo rimasti allibiti: un Altare della Reposizione (che definiamo così con grande sofferenza mista ad un vero e proprio orrore) ricavato in quella che pare una sala giochi dell’oratorio (tra cyclette, manubri con i pesi, sacco della boxe e cuscini su cui sdraiarsi comodamente), allestita senza alcun rispetto, né senso del Sacro o segno di devozione ed anzi ridotta ad un’aula in cui far banchettare i bambini con bibite e patatine. 
Non parliamo poi del rispetto di quelle poche prescrizioni liturgiche riservate (in devozione) al Santissimo Sacramento: assenza del corporale, del velo omerale… Meno male almeno che – bontà sua – il sacerdote si è inginocchiato e ha incensato la Santissima Eucarestia.
Ci chiediamo: qualcuno in quella Parrocchia (e nella Diocesi, che non può non sapere…) crede ancora nella Presenza Reale di Nostro Signore Gesù Cristo nella Santissima Eucarestia?

P.S.: i volti dei soggetti minorenni potenzialmente riconoscibili nelle fotografie sono stati oscurati su iniziativa ed a cura della redazione di MiL.

L.V.


























































25 commenti:

  1. Se invece di inorridire e schizzare veleno, andaste a guardare tutta la pagina di quel buon parroco, scoprirete tante cose, compresa l’attenzione che in quella parrocchia si riserva ai numerosi ragazzi.
    Da quando è pratica cattolica mettere alla berlina i sacerdoti e puntare il dito dopo aver sbirciato due foto sui social?

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    1. Questo NON è un altare della reposizione!!! Quindi l'indignazione è giusta.

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    2. Non serve farsi due settimane di soggiorno per capire che se il parroco organizza un tale altare della reposizione fa qualcosa di esecrabile. È puro modernismo, che resta la cloaca di tutte le eresie.
      Si occuperà pure dei ragazzi che, come gli altri di intere generazioni, crederanno di sapere cos'è il Cattolicesimo quando invece ne avranno conosciuto solo una grottesca contraffazione naturalista.

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  2. Dalle foto appare evidente la scelta di un luogo ben preparato, curato, dove non mancano i segni di riverenza all'Eucaristia...
    Dalle foto appare evidente un contesto di preghiera con ragazzi e giovani in preghiera...
    Dalle foto appare evidente un sacerdote che nei confronti dell'Eucaristia esprime rispetto e devozione...
    Non mi sembra vi sia nulla di riprovevole o per cui valga la pena stracciarsi le vesti.

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    1. Dalle foto appare evidente che si tratta di un abuso liturgico!!! È roba riprovevole, quindi denuncia giusta.

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    2. Concordo.
      Andando ad approfondire sulla pagina proposta, si può constatare che gli attrezzi da palestra, le matite colorate giganti, la lavagna ed altri simboli si vedono regolarmente utilizzati in diversi momenti dell’anno. Senz’altro fanno parte di un percorso di catechismo ben strutturato e rivolto anche a giovanissimi.
      Dall’altra parte, ho conosciuto ex alunni di scuole “cattoliche” tradizionaliste che mi hanno rivelato essere stati obbligati a portare scapolari e medaglie al collo dalla direzione.
      Di fronte a chi propaganda un dio gendarme pronto con la frusta a scagliare la sua ira di fronte a ricami o suppellettili, starò SEMPRE dalla parte di chi insegna ai bambini che Dio ci ama come un padre ed un amico, ci segue e ci accoglie in ogni istante della nostra esistenza.

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    3. Distruggere la sacralità dei luoghi mediante esposizioni inadatte non è comunque produttivo. L’oratorio è una cosa, la chiesa è un’altra, e dobbiamo stare molto attenti su questo perché tra poco ci troveremo nelle chiese esposizioni di lavatrici e wc perché “sono nel percorso catechistico ben strutturato”.

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    4. La sacralità dei luoghi la distrugge l’orgoglio di tanti fedeli che si credono perfetti e giudicano gli altri, spettegolano, emarginano…tranquillo che non è certo un tavolo ad impensierire il Signore.

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  3. Non sono meglio i protestanti che non si fanno immagini?

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    1. In astratto forse, ma tanti protestanti sono ancora più bacchettoni dei tradizionalisti.

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  4. Ma basta! Sono bambini è pedagogia

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    1. Si, peccato che sia "pedagogia" per insegnare altro che la fede cattolica.

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    1. Certo, i bambini del catechismo. E non sono pochi, considerato che si tratta di un paese di provincia.

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  6. Ma una chiesa, o almeno una piccola cappella non esiste in quell'oratorio? Perché sempre quella voglia di novità a tutti i costi? Gli effetti speciali a lungo andare inflazionano la Fede e sono controproducenti.

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  7. Sono un insegnante di scuole medie e oltre la scuola sono un animatore di gruppi di giovani. Pur apprezzando quel che è stato scritto sopra nei post delle 16.45 e 17.30 , la questione educativa nei confronti dei bambini è primaria e rappresenta il futuro concfreto per le nostre comunità, mi chiedo, senza polemica alcuna, se l'amore per la Parola e per la Chiesa riescono ad attecchire, per poi mettere le radici, più "facilmente" sui bambini di Ponte Nossa oppure sui loro "colleghi" di Vocogno o di Spadarolo di Rimini... Lo so : la mia è una grezza e sciocca provocazione ma la mia esperienza lavorativa mi suggerisce di immettere nei bambini un ferreo amore per la bellezza, che nella Liturgia trova la più alta manifestazione. Poi ci penserà il Signore a far fruttificare, secondo i Suoi inscindibili voleri, il seme. Santa Giovanna Beretta Molla, di cui oggi è la ricorrenza liturgica, prega per noi .

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  8. Terribile, diseducativo, pacchiano

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  9. Da quel che si vede hanno fatto tanto lavoro ed il buon prete ci ha messo molto impegno. Senza voler far polemiche a me sembra un gioco da bambini.Per far questo ci sono le maestre d'asilo ,i preti servono ,o dovrebbero servire,ad altro.

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  10. Nessun senso del sacro, nessun rispetto per Colui che avrebbe dovuto essere “riposto”… patatine e chinotto, punchingball e tanto altro, senza contare la mancanza totale di austerità e serietà nella composizione. Se uno riesce a compiere questo Orrore Liturgico nel giorno liturgicamente più sobrio dell’anno non voglio immaginarmi nelle altre ricorrenze, sono i soliti che riempiono le chiese di polistirolo e le trasformano nella loro vetrina. Buoni arredatori (forse) ma come sacerdoti…

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  11. L ambiente da voi criticato nasce da un percorso preciso, pensato e mirato...nell' anno della catechesi in atto e in particolare nella quaresima!
    Ogni attrezzo ginnico, ogni banco scolastico, ogni arredo presente hanno un preciso significato che tutti i parrocchiani conoscono!

    Non è una stanza dell' oratorio ma l auditorium adiacente alla chiesa..rivalutato e riutilizzato da questo Don veramente in gamba che pensa ai ragazzi, cercando di fare arrivare messaggi significativi con simboli ed esempi pratici!!!

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    1. Non è perché “nasce da un percorso mirato” che una cosa va bene… allora se faccio un percorso sulla purificazione addobbo la chiesa con dei clisteri perché “rendono meglio l’idea”? Non fatevi prendere in giro da dei pagliacci, sul Messale c’è già scritto tutto quanto va fatto in una liturgia senza che arrivi il prete/arredatore di turno a inventarselo.

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  12. Nel sacro non dobbiamo aver bisogno di esempi pratici neanche per i ragazzi non e' un gioco! e neanche uno scherzo!

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  13. Sono una parrocchiana di Ponte Nossa e uno dei figli nascosti in foto è il mio. È assurdo che mettiate alla gogna una persona che nemmeno conoscete, giudicando da qualche foto senza nemmeno sapere in che ambito viene creata questa stanza. Questo don è un grande che vuole bene ai suoi bambini come ai suoi parrocchiani. Sono i bigotti come voi che allontanano le nuove generazioni dalla chiesa, vergognatevi a scagliare pietre.

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    1. Gentile Signora,
      innanzi tutto non mettiamo alla gogna, ma riproponiamo alcune foto che erano liberamente visibili on line. E abbiamo fatto notare un dato oggettivo: lo stato della stanza e gli arredi usati per riverire il Santissimo Sacramento.
      Nessuno ha fatto giudizi morali sulle qualità umane del don, e siamo davvero lieti che egli sia un bravo pastore e voglia bene ai suoi bambini e agli adulti che il Signore ha posto sotto la sua cura pastorale. Ce ne fossero!
      Ma la bonta "umana" è altra cosa dalla riverenza che si deve al Santissimo Sacramento.
      Da un lato non basta la bontà e la grande umanità per giustiicare ogni stravaganza in ambito liturgico.
      Dall'altro, ovviamente lo scivolone che a nostro giudizio ha fatto il don nell'allestire questa "stanza" della Reposizione non toglie nulla ai suoi meriti e alle sue doti umane.
      Secondo noi, si può essere ottimi pastori anche rispettando le norme liturgiche (che esistono per aiutare a comprendere i misteri di Fede, quali quello della Reale Presenza).
      Anzi, potremmo dire che più i sacerdoti hanno rispetto per l'Eucarestie e per le "regoel" liturgiche, tanto più essi saranno ottimi pastori.
      Perchè i sacerdoti, oltre che ad essere buoni coi parrocchiani, devono insegnare loro le cose di Dio, e indicare loro la strada per il Cielo (come diceva S. Giovanni M. Vianney). Altrimenti questi ragazzi vedranno nel don solo una brava persona, e non un santo sacerdote.
      E da grandi non potranno attingere alla fonte di speranza e di salvezza che la Chiesa offre (se la Chiesa è vista come una "stanza" di giochi, di affetti materiali, di legami terreni, come quella nelle foto...).
      QUindi lungi da noi mettere la gogna. Ma cerchiamo di ricordare ai sacerdoti che loro "sono nel mondo, non del mondo" (S. Paolo). E che fanno il bene dei ragazzi se insegnano loro la via per il Paradiso (che si raggiunge con la Preghiera, la carità e la Fede).
      Tutto qui.
      Poi il nostro pensiero può ovviamente non essere condiviso. Ma nel nostro piccolo cerchiamo di dare qualche spunto ai lettori, e a indurre certi sacerdoti ad essere più ministri di Dio che educatori o assistenti sociali.
      Lei dice che noi bigotti allontaniamo i giovani dalle chiese. Però dopo generazioni di preti "moderni" come piacciono a lei, i giovani non vanno più a Messa dopo la Cresima, e le confraternite stanno morendo perchè non c'è più il ricambio generazionale. Vada ad una Messa feriale in settimana o alla Messa domenicale ad orario diverso da quello in cui porta suo figlio. Quanti giovani vede? Un tempo, quando i preti erano "preti", era diverso. Quale "metodo" secondo lei, allontana i giovani dalla Chiesa?

      Tutto qui.

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    2. Bravissimo Robertus! Condivido ogni parola. Denunciare errori dottrinali e abusi liturgici non è parlare male dei sacerdoti per metterli alla gogna. Sicuramente si riconoscono buone intenzioni del sacerdote in questione, ma queste da sole non sono sufficienti se poi si fa un oltraggio a Gesù Eucaristia in questo modo.

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