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Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

martedì 11 aprile 2023

NOSTRE INFORMAZIONI di mons. Eleuterio Favella: nota della Diocesi di Conversano-Monopoli sul Novus Horror Missae nella parrocchia Cuore Immacolato

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella
La comunicazione segue alla pubblicazione, sulla propria pagina Facebook, dell’Altare della Reposizione nella Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria a Rutigliano in stile "tavola imbandita" (QUI).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.

L.V.

NOSTRE INFORMAZIONI

Con nota della Diocesi di Conversano-Monopoli, a seguito di alcune polemiche sorte sulla stampa locale nei giorni scorsi, si è precisato ieri che l’allestimento per l’Altare della Reposizione dello scorso Giovedì Santo (vulgo «sepolcro») presso la Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria in Rutigliano (BA), non concorreva per la trasmissione televisiva di chef Alessandro Borghese denominata «4 ristoranti».


8 commenti:

  1. Un piccolo consiglio da fedele: bisogna insistere sulla condanna di questo blasfemo e vergognosissimo accaduto che, tralaltro umilia anche la devozione millenaria che il popolo pugliese ha dimostrato nei confronti della fede eucaristica. Bisogna mettere in guardia il popolo santo di Dio dei lupi camuffati abilmente da pecore o, peggio, da pastori.

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  2. Allestimento ridicolo. E mi taccio per carità umana.

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  3. Dio vive con noi, Gesù è accanto a noi in ogni momento della vita…una verità molto spesso dimenticata anche da tanti cattolici che si rifugiano in riti particolari per cercare di trovare chissà quale appartenenza.
    A volte, per farla capire, servono metodi anche poco ortodossi, ma ben vengano.

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    1. La fede, e la sua trasmissione, sono sante e santamente vanno trattate. In altri luoghi, come il catechismo, si può e di deve spiegare in modo semplice, ma preciso e attento alla verità rivelata, che il Signore è vicino a ciascuno di noi nella quotidianità, ma i riti vanno preparati e svolti con attenzione alle rubriche ed evitando banalizzazioni, profanazioni coups de théatre, et similia. Poi salviamo la retta intenzione del parroco protagonista della vicenda, che la causa dell'assurdo allestimento è da ricercare nella scarsa preparazione liturgica dei seminari, nei quali innanzitutto, con la motivazione di mandare i chierici in parrocchia, il rettore non celebra con i chierici, come sarebbe opportuno , le principali funzioni in maniera esemplare, così da formare i futuri sacerdoti.

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    2. Sarà che non sono studiato come tanti coltissimi frequentatori di questo sito, ma mi permetto di chiedere dove sarebbe la “profanazione” nella sistemazione, in effetti insolita, rappresentata nella foto.
      Poggiare un tabernacolo su di un tavolo apparecchiato sarebbe profano, mentre poggiare un tabernacolo su di una mensa di marmo del ‘600 e circondata da cento candele alte un metro sarebbe sacro? E in base a cosa? Alla percezione che abbiamo delle situazioni dovuta alla nostra estrazione sociale e culturale? Qui mi pare che si usino termini gravi come eresia, bestemmia, profanazione con una leggerezza assoluta.

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    3. Dopo la sala da pranzo ci faranno visitare tutta la casa :cucina ,stanza da letto,bagno , cantina....

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  4. Mi sembra di stare al ristorante " A Zì Teresa"

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione