Uno stralcio di un articolo di Franca Giansoldati.
Peggio che durante l'infausta ostpolitik di Paolo VI.
Luigi
Il Messaggero, Franca Giansoldati, 16 Marzo 2023,
Città del Vaticano – In dieci anni in Vaticano sono stati ricevuti buddisti di varie appartenenze, da quelli della Mongolia a quelli della Thailandia. Il Papa ha stretto le mani ai buddisti giapponesi e a quelli di Taiwan – come è avvenuto stamattina - ma per il Dalai Lama non c'è ancora spazio. Il leader mondiale buddista più seguito di tutto il pianeta, simbolo di pace ed emblema coraggioso di un intero popolo perseguitato dalla Cina, ormai non chiede nemmeno più udienza. Tanto Papa Francesco non lo riceverebbe mai, contrariamente a quello che è stato fatto dai suoi predecessori. Francesco non vuole guastarsi i rapporti diplomatici con Pechino.
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Papa Francesco da quando è arrivato sul soglio di Pietro ha sbarrato le porte al Dalai Lama e ha cercato in tutti i modi di evitarlo. Finora non lo ha mai voluto riceverlo anche se è leader di un popolo sotto schiaffo dalla Cina. Per non urtare il suscettibile governo cinese finora non è mai stata alzata la voce per denunciare le persecuzioni in Tibet. Un paio d'anni fa fu illuminante l'intervista su Repubblica dello storico segretario del Dalai Lama, Tethong che disse: «Papa Francesco rifiuta di ricevere il nostro leader perchè sta trattando con Pechino il riconoscimento dei vescovi di Roma». La realpolitik di Francesco ha avuto sempre la meglio sulla difesa dei diritti umani in Tibet.
Benedetto XVI invece ha più volte espresso «tristezza e dolore di fronte alla sofferenza di tante persone» in Tibet e ha auspicato che venisse scelta la strada del dialogo. «Con la violenza i problemi si aggravano» aveva detto Benedetto XVI. «Seguo con grande trepidazione le notizie che in questi giorni giungono dal Tibet. Il mio cuore di padre sente tristezza e dolore di fronte alla sofferenza di tante persone. Vi invito a unirvi a me nella preghiera. Chiediamo a Dio onnipotente, fonte di luce, che illumini le menti di tutti e dia a ciascuno il coraggio di scegliere la via del dialogo e della tolleranza». La stessa cosa fece Papa Wojtyla che volle chiamarlo ad Assisi al raduno dei leader religiosi.
Stamattina Papa Francesco ha ricevuto una delegazione di più di cento monaci buddisti taiwanesi, appartenenti all’United Association of Humanistic Buddhism, ricevuti nella Sala Clementina insieme al delegato della Chiesa Cattolica a Taiwan, in occasione del loro pellegrinaggio educativo interreligioso nei luoghi sacri della religione cattolica. «La vostra visita, che avete definito un pellegrinaggio educativo, rappresenta un’occasione privilegiata per far progredire la cultura dell’incontro, in cui ci assumiamo il rischio di aprirci agli altri, confidando di scoprire in loro degli amici, dei fratelli e delle sorelle, e in questo modo impariamo e scopriamo di più su noi stessi. Infatti, sperimentando gli altri nella loro diversità, siamo incoraggiati a uscire da noi stessi e ad accettare e abbracciare le nostre differenze».
Ma del Dalai Lama nemmeno un cenno. Così come quando ricevette una delegazione di monaci della Cambogia in Vaticano. Insieme con loro ci sono rappresentanti della società civile del “nobile Paese”, con il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Dicastero per il Dialogo Interreligioso.
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Anche papa Ratzinger si rifiutò d'incontrare il Dalai Lama, mi ricordo bene che Luciana Littizzetto ci fece sopra una satira in tv. E quindi?
RispondiEliminaVuol dire che pur di non fare un torto alla “cara” Cina , il Papanon riceve un capo religioso come il Dalai Lama che è risaputo è considerato un nemico del regime comunista cinese. Anche per la questione del Tibet.
EliminaDelicati equilibri diplomatici da cui dipende il futuro di tanti fedeli cattolici…ma quelli di mil hanno una soluzione per tutto!
EliminaQuesto è falso. Papa Benedetto XVI ha ricevuto il dalai lama in Vaticano nel 2006. Questo commento la dice lunga su quanto siano credibili i difensori d'ufficio di papa bergoglio. In quanto alla littizzetto...è semplicemente caritatevole e saggio stendere un pietoso velo.
EliminaInfatti, ma questo valeva anche per Ratzinger. Perché qui non è stato ricordato? Non sarà mica per sfruttare l'ennesimo pretesto per dare addosso a Bergoglio? A fare i coraggiosi e moralista in Italia si fa presto: se poi la Cina si offende perché il Papa incontra il Dalai Lama, a prendersi le botte del regime sono i cattolici cinesi, mica voi altri neh? È facile fare i coraggiosi con la pelle degli altri.
EliminaE sua eccellenza mons. Dazio cosa aggiunse in proposito?
Elimina"Se la cina si offende..A prendersi le botte del regime sono i cattolici cinesi "?..... Ma va là!! Ma non lo sai che il governo cinese è tanto buono? Non lo sai che è il paese dove meglio di ogni altro si pratica la dottrina sociale della chiesa?
EliminaLa verità è nel mezzo: l'incontro c'è stato ma privato, senza alcun comunicato della sala stampa vaticana. Ognuno valuti come meglio creda.
EliminaChi vuol esser lieto sia del doman...... Ma poi questi incontri sono semplicemente una perdita di tempo. Pubblicità che serve a ben poco e intanto i problemi della Chiesa veri e colossali vengono accantonati. Ci son voluti 10 anni per arrivare a questo punto quando il Signore vorrà metterà la parola fine.
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