Adeguamento dello spazio liturgico della Cappella della Fondazione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena dello studio OPPS architettura (arch. Francesco Polci, arch. Antonio Salvi ed arch. Paola Chiriatti) (anno 2022).
Al progetto papa Francesco ha assegnato la medaglia d’oro del Premio delle Pontificie Accademie 2022 (QUI) «per la capacità di innestarsi con consapevolezza contemporanea su un contesto già connotato, valorizzandone e riutilizzando determinate caratteristiche e alcuni tratti latenti del manufatto esistente; stabilendo in maniera coerente una connessione tra sotto e sopra, tra ambiente ipogeo e suolo, tra spazio santo e spazio feriale».
Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Roma, ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?
Lorenzo
Descrizione del progetto: Il progetto si origina dalle condizioni e dalle contingenze date: le scelte fondanti sono state compiute immaginando di portare a compimento alcuni caratteri, alcuni tratti latenti nel manufatto esistente. Da qui discende la volontà di stabilire una connessione tra sotto e sopra, tra ambiente ipogeo e suolo, tra spazio santo e spazio feriale.
Descrizione e fotografie tratte dal sito oppsarchitettura.com.
Fotografie degli esterni:
Fotografie degli interni:
Piccola cappella dignitosissima e, a quanto sembra, non ancora realizzata.
RispondiEliminaPerché non smette di trollarci? Si diverte? I lettori non molto. Anche se ci fa un pò tenerezza a difendere l indifendibile
EliminaLuigi, secondo me bisognerebbe lasciare il sito solo con gli articoli senza possibilità di commentare, poi farci un gruppo segreto su Telegram accessibile solo su inviti e la richiesta deve essere accompagnata almeno dal vero nome e cognome. Così i troll saranno scoraggiati e noi potremo continuare a discutere in pace in modo serio e maturo senza distrazioni.
EliminaAspetto con ansia il commento del solito genio in difesa di queste porcherie che farebbero passare la voglia di pregare pure a un santo.
RispondiEliminaBoh, io non sono un santo, ma non ho nessun problema a pregare in chiese come quella in foto. Semmai dovrebbe farsi un paio di riflessioni chi, per pregare, ha bisogno di ori e gioielli, libri di un certo tipo, tabernacoli di una certa forma, paramenti di una certa foggia. A quel che ne so io, Dio è presente nel tabernacolo di quella cappella esattamente come nel tabernacolo di San Pietro.
EliminaNon confondiamo la Fede, che è divina, con l’estetica, che è umana.
Non c'è bisogno di mura per pregare
EliminaAnonimo delle 21.23, faccia poco lo spiritoso. I santi pregavano anche in carcere o tra le torture. Se per lei basta un’architettura non di suo gusto a farle passare la voglia di pregare, penso che il problema sia nella sua testa.
EliminaCon tutte le chiese antiche chiuse da recuperare, davvero non capisco perché si sprechino soldi a costruire nuove chiese fredde e senza anima. Soldi buttati!
RispondiEliminaVeramente è l’ammodernamento di un ambiente preesistente. Poi senz’anima per te. Io lo trovo sereno e rilassante. È una piccola cappella, mi sembra non manchi niente.
EliminaAttenzione Attenzione Attenzione https://laportelatine.org/actualite/vatican-vers-un-enterrement-definitif-de-la-messe-traditionnelle?feed_id=2261
RispondiEliminaUn bell'esempio di cappella funebre.
RispondiEliminaProgettata da una Intelligenza Artificiale
RispondiEliminaSi è vero! È una bellissima cappella funebre con tanto di lapidi intonate al grigio generale.
RispondiEliminaDove le vede le lapidi?
EliminaI veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità.
RispondiEliminaConcordo! Cappella funebre per esercizi spirituali Ignaziani o meno.
RispondiEliminaVisto il clima che c’è negli esercizi “ignaziani” (che poi ignaziani non sono) propinati dai lefebvriani, il rimando al funereo è più che adeguato.
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