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martedì 31 gennaio 2023

Chiesa tedesca: il presidente della Conferenza episcopale avverte il Papa: "E' discutibile guidare la Chiesa attraverso le interviste"

Ringraziamo Michelangelo per la traduzione di questo articolo di InfoVaticana (28/1/2023), che riprende le parole di Mons. Bätzing (Presidente della C.E.Tedesca) il quale avverte il Papa che è discutibile guidare la Chiesa attraverso le interviste.  
Roberto



SI CHIEDE PERCHÉ FRANCESCO NON ABBIA DETTO LORO LE COSE IN FACCIA

Bätzing avverte il Papa che è discutibile guidare la Chiesa attraverso le interviste

Il presidente della Conferenza episcopale tedesca (DBK), monsignor Georg Bätzing, ritiene discutibile "percepire la leadership della Chiesa attraverso le interviste", come nel caso di Francesco. E si chiede perché il Papa non abbia detto la verità ai vescovi tedeschi a Roma durante la sua recente visita ad limina.

(Agenzie/InfoCattoliche) 
In un'intervista rilasciata venerdì al quotidiano "Die Welt", Bätzing ha affermato che durante la visita ad limina il Papa ha avuto l'opportunità di parlare direttamente con i vescovi tedeschi del Cammino Sinodale.

Il giornalista Lucas Wiegelmann ha ricordato a Bätzing che il Pontefice aveva appena detto in un'intervista che il Cammino sinodale in Germania non era "utile" e che era un evento per "élite". E ha aggiunto: "Voi, invece, sostenete da anni che Francesco sostiene il cammino sinodale - perché avete ingannato così a lungo i fedeli in Germania?". Bätzing ha risposto con un'altra domanda: "Perché il Papa non ci ha parlato di questo quando eravamo con lui a novembre?" e ha aggiunto di non avere un canale di comunicazione diretto con Francesco.
Bätzing ha anche commentato la lettera dei cardinali Pietro Parolin, Marc Ouellet e Luis Ladaria, con cui la Santa Sede ha respinto l'intenzione di istituire un Concilio sinodale in cui vescovi e laici si sarebbero consultati e avrebbero deciso insieme. Secondo Bätzing, le critiche non sono del tutto sbagliate. È vero che ci sono idee fondamentalmente diverse sulla sinodalità: "Il Papa la intende come un'ampia raccolta di impulsi provenienti da tutti gli angoli della Chiesa, poi i vescovi ne discutono più concretamente, e alla fine c'è un uomo al vertice che prende la decisione. Non credo che questo sia il tipo di sinodalità sostenibile nel XXI secolo", ha detto il vescovo di Limburgo. I vescovi tedeschi, da parte loro, cercano la possibilità di una "reale consultazione e di un processo decisionale congiunto" nel quadro della legge ecclesiastica esistente. Resta da discutere come garantire che le norme relative all'autorità del vescovo non vengano invalidate.

Opzione alternativa al percorso sinodale
Bätzing è aperto a una via di mezzo: l'"Assemblea congiunta" della DBK e del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK), che risale al Sinodo di Würzburg (1971-1975), potrebbe essere migliorata nelle sue funzioni. Finora è stato soprattutto un organo di scambio di opinioni tra vescovi e laici. "Quindi l'opzione alternativa è: rimaniamo con questo modello e aggiungiamo semplicemente compiti importanti che sono fattibili in termini di legge ecclesiastica", ha detto il presidente della DBK. Era già successo che gli organi consultivi, ad esempio nel campo delle finanze, adottassero importanti risoluzioni alle quali i vescovi "si agganciavano solo formalmente".

Il presidente della DBK non ha condiviso l'accusa romana di un dibattito ideologico in Germania, che ha illustrato con l'esempio del celibato. La questione è stata discussa per 60 anni, ha detto, e Papa Francesco ha permesso il dibattito anche al Sinodo di Amazon: "Chiamarlo ora un dibattito ideologico, dove lo Spirito Santo lascia la stanza come se volasse via, per così dire, che senso ha?".

Bätzing ha sottolineato che il Papa lo ha anche incoraggiato personalmente sul fatto che spetta alla Chiesa in Germania trarre le conseguenze dello scandalo degli abusi sessuali. Tuttavia, ha detto che l'ultima lettera del Vaticano, così come i colloqui a Roma, gli fanno sospettare "che semplicemente non vogliano più vedere le cause sistemiche, i retroscena e i fattori di questo scandalo".

7 commenti:

  1. L’Ecc.mo pare dimenticare che qualsiasi tipo di sinodalità nella Chiesa Cattolica non è solo Cum Petro ma anche Sub Petro.

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    1. A sentire come apostrofano il Santo Padre ad altre latitudini, penso sia un appello da rivolgere anche ad altri.

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  2. Purché Pietro sia vera Pietra, e non svolazzare di veline giornalistiche che al vento come foglie levi disperdon le sentenze di Sibilla

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  3. Che Francesco sia Pietro è inconfutaile. Chi non lo accoglie come tale si pone extra Ecclesia Catholica.

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  4. Francesco è Pietro.Un Pietro che ha frequentazioni molto spesso discutibili,fa affermazioni originali ,ha comportamenti quasi sempre sopra le righe,predica bene e spesso fa l'opposto di quello che dice.Che sia Pietro nessuno lo può mettere in dubbio,Che si comporti da Pietro .................

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    1. Anche un certo Gesù di Nazaret aveva frequentazioni discutibili. L’unica differenza, per carità non da poco, è che Lui era il Figlio di Dio, quindi l’uomo perfetto. Pietro, di cui Francesco è successore, sappiamo bene dai santi Vangeli che diverse volte è scivolato nel peccato e anche in valutazioni errate di alcune circostanze. Soluzione? Pregare per il Papa, come fece Gesù perché non venisse meno la sua fede. Un Papa può essere più o meno affine alla sensibilità di ciascuno, ma non scordiamo due cose che a mio avviso sono determinanti per la fede e per la storia della Chiesa e dell’umanità: 1. il Papa non può insegnare l’errore dottrinale perché nella luce della fede cattolica siamo certi che Dio non lo permetterebbe; 2. quand’anche lo insegnasse, è bene non scordare che nessun Papa è eterno.

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