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NOSTRE INFORMAZIONI di mons. Eleuterio Favella: il Chirografo «Ruinarum ingravescentes»

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Fave...

lunedì 9 gennaio 2023

Caso Rupnik. Silenzio tombale del Vaticano, un aggiornamento della stampa.

Terminato il periodo di lutto per il Papa emerito Benedetto che la Redazione si é imposta per 9 giorni dal 31 dicembre, omettendo post su determinati  argomenti (e avendo dedicato dal 31 dicembre al 5 gennaio post unicamente alla figura di Benedetto XVI) la programmazione riprende ora regolarmente. 

Aggiungiamo in questo post alcuni articoli di questi ultimi giorni sul caso Rupnik.
Ne parlano tutti...meno il Vaticano.
QUI i post pubblicati sul caso Rupnik da MiL.
Vi teniamo aggiornati in attesa di nuove notizie che sembrano essere all'orizzonte.
  1. La Nuova Bussola Quotidiana, riassume la turpe vicenda (con stralci dell'intervista al canonista Murray pubblicata su MiL QUI, in cui si prospetta la riduzione allo stato laicale di Rupnik) e chiede un'immediata Visita Apostolica, QUI: "È necessaria una Visita Apostolica che metta in luce la responsabilità di tutti e ciascuno gli attori in causa. Al più presto".
  2. Il Sismografo  del 4 gennaio (da Domani, di Federica Tourn) QUI, «Le nostre denunce su Rupnik e il muro di gesuiti e Vaticano»: "In una mostra pubblica di Marko Rupnik a Maribor, in Slovenia, era esposto anche un quadro che ritraeva una donna poco vestita, in atteggiamento che sembrava sensuale. Questa cosa mi causò un certo sconcerto: si sapeva perfino chi di noi gli aveva fatto da modella, come se fosse una cosa normale». Roberta (nome di fantasia), 54 anni, ha fatto parte della Comunità Loyola dal 1990 al 2000. Dalla sua testimonianza emerge chiaramente la sistematicità con cui il noto artista circuiva le giovani suore attraverso il plagio e l’abuso spirituale per ottenere favori sessuali, nell’indifferenza dei suoi superiori. (...)".
  3. Edward Pentin su National Catholic Register il 5 gennaiodenuncia l'uso di dipinti di Rupnik sui francobolli vaticani: "Scandalo di padre Rupnik: il Vaticano presenta uno dei suoi dipinti sulla copertina del nuovo volume di francobolli" QUI.
  4. Marco Tosatti il 4 gennaio: "Caso Rupnik. Quattro Suore Abusate Avevano Scritto a Papa Bergoglio" QUI.
  5. Ancora La Nuova Bussola Quotidiana del 3 gennaio QUI: "L'uscita di Rupnik lascia un "mosaico" di interrogativi".
  6. Un articolato pezzo di La Vie sullo status quaestionis al 29 dicembre QUI.
  7. Un post di Silere non possum sulle reazioni del clero romano in relazione allo scandalo dell'affaire Rupnik QUI.
  8. Un editoriale di Domani del 29 dicembre, di Federica Tourn, «Le nostre denunce su Rupnik e il muro di gesuiti e Vaticano», QUI.
  9. Un post de Il Sismografo del 27 dicembre "Ministra della Cultura slovena: P. Rupnik dovrebbe restituire il premio Prešeren ricevuto nel 2000", QUI.
  10. Ancora Il Sismografo del 4 gennaio (da lavie) QUI: "Affaires Marko Rupnik: «Un jésuite engage toute la Compagnie de Jésus»".
  11. Il positivo intervento di Mons. Daniele Libanori, Vescovo Ausiliare di Roma Centro e gesuita egli stesso,  sulla vicenda, QUI, QUI. Inter alia, nostre fonti ci dicono di un grande disagio e ribellione all'interno dei gesuiti stessi su come è stata gestita la vicenda da parte dell'ordine in generale e di p. Sosa in specie.
  12. Un dettagliato riassunto del caso su Korazym.org, QUI.
Sempre più difficile far passare tutto sotto silenzio.
Luigi

3 commenti:

  1. Come disse il marchese del Grillo :Io so io e voi.....

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  2. Per questi delitti occorre la scomunica. Uno poi si può pentire, ma bisogna che almeno il giudizio su questo orrendo delitto sia limpido.

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  3. Mi chiedo se Bergoglio stia usando due pesi e due misure. L'esempio è il caso di don Minutella scomunicato per ben due volte e spretato, al quale è stato impedito di confrontarsi per delle eresie che avvengono all'interno della Chiesa, senza aver subito un equo processo dinanzi al tribunale ecclesiastico, mentre colui che è accusato per i delitti abominevoli che la Chiesa ha sempre condannato, viene posto il muro dell'inerzia.

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