Basta, non se ne può più di "indietristi", "pelagiani", "tradizionalisti" e chi più ne ha più ne metta.
Ora anche nell'Udienza alle benemerite Confraternite.
Basta per favore santità!
Luigi
Vatican News, Tiziana Campisi, 16-1-23
Un “lievito” nel tessuto ecclesiale e sociale italiano da mantenere vivo, perché possa far fermentare la collettività: così Francesco definisce la Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, ricevuta stamani in udienza nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico. Una realtà nata nel Duemila, “nel contesto del grande Giubileo”, ricorda il Pontefice nel suo discorso, che da più di vent’anni accoglie, sostiene e coordina “la ricchissima e variegata presenza delle Confraternite” nella Chiesa italiana, e che proprio nel contesto di un nuovo Giubileo, quello del 2025, celebrerà 25 anni di vita. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
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Lasciatevi animare dallo Spirito e camminate: come fate nelle processioni, così fatelo in tutta la vostra vita di comunità. La ricchezza e la memoria della vostra storia non diventino mai per voi motivo di ripiegamento su voi stessi, di celebrazione nostalgica del passato, di chiusura verso il presente o di pessimismo per il futuro; siano piuttosto stimolo forte a reinvestire oggi il vostro patrimonio spirituale, patrimonio umano, patrimonio economico, artistico, storico e anche folkloristico, aperti ai segni dei tempi e alle sorprese di Dio.
Camminare nella evangelicità, ecclesialità e missionarietà
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Vi esorto a coltivare la centralità di Cristo nella vostra vita, nell’ascolto quotidiano della Parola di Dio, organizzando e partecipando regolarmente a momenti formativi, nella frequenza assidua ai Sacramenti, in una vita intensa di preghiera personale e liturgica. Le vostre antiche tradizioni liturgiche e devozionali siano animate da una vita spirituale, una vita spirituale reale, con fervore, e dall’impegno concreto della carità. E non abbiate paura di aggiornarle in comunione con il cammino della Chiesa, perché possano essere un dono accessibile e comprensibile per tutti, nei contesti in quali vivete e operate, e uno stimolo ad avvicinarsi alla fede anche per i lontani.
Camminare insieme
Per camminare insieme, suggerisce, poi, Francesco, gli strumenti comunitari di formazione, discernimento e deliberazione, “esperienza secolare di sinodalità”, non siano “incontri puramente amministrativi o particolaristici”, ma “sempre e prima di tutto luoghi di ascolto di Dio, ascolto della Chiesa, di dialogo fraterno, caratterizzato da un clima di preghiera e di carità sincera”. Solo così le confraternite potranno “essere realtà vivaci” e “trovare nuove vie di servizio e di evangelizzazione”.
Annunciare il Vangelo guardando ai bisogni del mondo contemporaneo
Quanto all’annuncio del Vangelo, ossia la missionarietà, necessita la testimonianza della fede, spiega il Papa, prendersi cura dei fratelli, come molte confraternite hanno fatto in questo tempo di pandemia, specialmente delle "nuove povertà del nostro tempo”, che sono tante e che occorre individuare.
Mantenete vivo il carisma del servizio e della missione, rispondendo con creatività, con coraggio ai bisogni del nostro tempo.
Infine Francesco, rinnova l’invito a quanti aderiscono alle confraternite a essere missionari dell’amore, della tenerezza e della misericordia di Dio.