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domenica 15 gennaio 2023

Abuso (liturgico) di potere in Costa Rica. Vergogna!

Ahimè è confermato. Qui si vede il Nunzio Apostolico in Costa Rica che durante la Messa in suffragio per Benedetto XVI (in cattedrale della Capitale San José), impone non senza durezza, la comunione in mano (usando il dito medio della mano destra - con cui tiene la Particola - per disgiungere le mani dei comunicandi), e per intimare di alzare ai fedeli che si erano inginocchiati. 
A prescindere dal fatto se questi ecclesiastici credano o non nella Presenza reale di Gesù Cristo nelle SS.me Ossie consacrate, ma perchè in un momento così importante e sacro per un fedele che si accosta alla Comunione con atteggiamento fervente e sinceramente devoto, 'sti preti devono mortificarli (commettendo, tra l'altro, un illegittimo abuso di potere)?. 
Non lo capiremo mai. 
O meglio, lo capiamo benissimo... peggio per la loro anima. 

Non abbiamo parole!!! 


da Il Sismografo 10.01.2023

Oggi possiamo vedere Mons. Bruno Musarò, attuale Nunzio Apostolico a San José, Costa Rica, mettere in atto un comportamento arrogante, un vero e proprio abuso di autorità, una condotta non nuova secondo numerose testimonianze. -- Un breve filmato postato in rete giorni fa da Paola Carrera, girato lo scorso 6 gennaio nel corso della Messa nella Cattedrale della capitale costaricense, in memoria di Benedetto XVI, parla da solo e trasmette inquietudine se si pensa che si tratta di un pastore. Non servono commenti e nemmeno analisi. Il filmato crea sconcerto ma si spiega senza molte parole.

Il presbitero Bruno Musarò, attuale Nunzio Apostolico in Costa Rica, forse crede di poter agire davanti ai fedeli come un maresciallo in una caserma, dando ordini, costringendo i fedeli a fare quello che lui vuole. Francamente insopportabile.

Purtroppo quanto ha fatto Musarò si può vedere spesso nelle nostre chiese al momento della distribuzione dell'eucaristia. Non sono pochi i preti che si comportano così, anche a Piazza San Pietro e nella Basilica, come tra l'altro abbiamo visto giorni fa in un altro filmato che circolava in rete.
Mons. Bruno Musarò è attualmente Nunzio in Costa Rica dove il Papa lo nominò il 29 agosto 2019.
Prima era stato Nunzio in Egitto tra il 5 febbraio 2015 e il 29 agosto 2019.
Mons. Musarò fu nominato Nunzio al Cairo poiché non poteva rientrare a Cuba – dove era Nunzio dal 6 agosto 2011 – dopo una breve vacanza in Italia, in Puglia, durante la quale fu protagonista di un severo incidente diplomatico che impedì il suo ritorno a La Habana. Il Nunzio Musarò, a Vignacastrisi di Ortelle, nel corso di un'omelia e poi mentre si trovava nella sagrestia, parlò in modo ritenuto dalle autorità de La Habana aggressivo e offensivo contro il governo di Cuba e lo fece usando espressioni poco diplomatiche e poco gentili e ovviamente per nulla appropriate a un Rappresentante del Papa presso il governo dell'isola caraibica.

4 commenti:

  1. Esattamente come nel Santuario di Loreto!

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  2. Non può durare questa malvagità.

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  3. Peccato. Un atteggiamento antievangelico e anche maleducato.

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  4. Idem al Santuario di Tindari ,il 26.03.2023.....vergognoso da parte dei preti,vescovi presenti di rifiutare la Comunione eucaristica sulla lingua ai fedeli .l’istruzione Redemptionis Sacramentum (25 marzo 2004) chiaramente afferma che “ogni fedele ha sempre il diritto di ricevere, a sua scelta, la santa Comunione in bocca” (n. 92), e non è lecito negare la Santa Comunione a qualsiasi fedele che non sia impedito dalla legge canonica a ricevere la Santa Eucarestia (cfr. n.91)».
    CEI ........ distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano».

    A chiunque è chiaro il termine “preferibilmente”: per il comunicando ricevere la Comunione sulla lingua ritorna ad essere una possibilità ammessa dalla CEI. Un sacerdote o un vescovo, quindi, a norma del testo della CEI, e degli altri testi della Santa Sede che abbiamo visto su, non può negare la comunione sulla lingua ai fedeli. Chi interpretasse diversamente la Nota della CEI commetterebbe un arbitrio, ricordando anche che nulla è più importante nella vita di un cattolico dell’Eucaristia.Cosa ci si può aspettare da sacerdoti e vescovi che disubbidiscono alla Santa Sede?

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