Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato e per via diplomatica attraverso il Cancelliere Don Pietro Zecchini, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella, per grazia di Dio e della Sede Apostolica Arcivescovo di Synossi in partibus, Assistente al Sacro Soglio e Giudice Ordinario della Curia Romana e suo Distretto, nonché Abate Commendatario di Santa Cecilia in Urbe.
La comunicazione segue allo scandalo del blocco della scomunica latae sentententiae di padre Marko Ivan Rupnik S.J. (QUI tutte le notizie pubblicate su MiL).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.
L.V.
NOSTRE INFORMAZIONI
A seguito delle speculazioni di stampa sul caso del rev.mo p. Marko Rupnik, sj, la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, con nota odierna diramata dalla Sala Stampa della S. Sede, ha precisato che ai sensi della Cost. Ap. «Ego sum ego» del 31 giugno 2013, la pena della scomunica latae sentientiae risulta al momento residualmente prevista soltanto per i chierici, i religiosi e gli ordinati «in sacris» che osino celebrare la Messa in forma straordinaria, senza previo assenso della S. Sede, del Sinodo provinciale, del Metropolita, del Vescovo diocesano, del decano o, in sua vece, del vicario capitolare, del parroco, del cappellano militare, del Tribunale Ecclesiastico interdiocesano, della Provincia religiosa e civile, della Regione, del Comune, della Circoscrizione, della Comunità Montana, tutte istituzioni territorialmente competenti, nonché muniti del canonico «licet» emesso dall’Ass. per la Difesa del Fungo Prataiolo, dalla Federazione Tabaccai e dalla Lega delle Cooperative, ove presenti sul territorio della cappella ove si intenda celebrare con il Messale del 1962.
Il 31 giugno è un tocco sublime!
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