Lo scorso 24 novembre era uscita la notizia secondo la quale con entusistica euforia Vladimir Luxuria aveva accettato di partecipare come ospite alla seconda edizione del Festival della Canzone Cristiana di Sanremo.
La notizia era uscita non solo sui quotidiani locali (ad es. qui, Sanremonews) ma anche sul Corriere della Sera (foto, copertina del 30.11.2022), dopo che lo stesso Luxuria lo aveva annunciato alla trasmissione BellaMa'! su Rai2 .
Eravamo rimasti tutti attoniti ad apprendere che l'ex parlamentare, noto ed agguerrito sostenitore delle teorie pro LGBT e transessuale anch'egli, fosse stato invitato ad una kermesse che si fregia dell'appellativo "Cristiana".
Nulla da dire sulla conversione professata da Luxuria (al secolo Vladimiro Guadagno) e dal suo diritto insindacabile di esprimere e vivere la propria identità religiosa: siamo ben lieti per la sua ritrovata serenità spirituale all'interno della Chiesa Cattolica. A tale conversione del cuore però dovrebbe corrispondere presto anche una conversione di costumi, di dottrina e di principi. Ci auspichiamo quindi che egli, per così dire, abiuri (come succede per ogni conversione religiosa) le teorie LGBT e pro aborto (da ultimo si veda qui) e diventi paladino della dottrina cattolica. Non si può tenere il piede in due scarpe (di cui una col tacco). Per dirla evangelicamente: non si può servire Dio e Mammona.
Non si è fatta attendere la giusta reazione del Vescovo di Ventimiglia - San Remo Mons. Suetta che in una nota ufficiale del 29 novembre ha preso le distanze dal Festival della Canzone Cristiana dichiarando che:
“Jubilmusic è pertanto oggi l’unica iniziativa ufficiale della Diocesi di Ventimiglia – San Remo nel settore della musica cristiana o christian music, che, a partire dalla manifestazione appena conclusa, già guarda all’ edizione 2023, che si terrà a novembre del prossimo anno.
Va da sé che la Diocesi non ha in oggi concesso e non può concedere il patrocinio diretto o indiretto o qualsivoglia forma di appoggio ad altre iniziative di musica cristiana o christian music diverse da Jubilmusic, che venissero organizzate a Sanremo nel 2023 o negli anni a venire.”
Qui l'intervista a Mons. Suetta a La Nuova Bussola Quotidiana.
E' notizia di ieri (qui, da Sanremonews) che Luxuria, pur a malincuore ha preso la decisione di rinunciare alla partecipazione, a seguito della presa di posizione della Curia diocesana. Nella sua dichiarazione non tralascia la polemica: "Questa porta chiusa in faccia non è nel segno della Chiesa inclusiva, auspicata da Papa Francesco e mi auguro che ognuno abbia il diritto alla fede e che tutti siano considerati figli di Dio" (scontato ogni nostro commento al riguardo).
Se veramente la sua conversione si concluderà felicemente (come dice), anche abbandonando le teorie abortiste e omosessualiste - ed eventualmente anche le pratiche - e il provocatorio nome d'arte (che, essendo quello di un peccato capitale striderebbe un po' troppo su un palco "cristiano"), allora a nostro sommesso avviso potrebbe essere il benvenuto alla kermesse e dare splendida testimonianza del suo cammino di fede.
Se veramente la sua conversione si concluderà felicemente (come dice), anche abbandonando le teorie abortiste e omosessualiste - ed eventualmente anche le pratiche - e il provocatorio nome d'arte (che, essendo quello di un peccato capitale striderebbe un po' troppo su un palco "cristiano"), allora a nostro sommesso avviso potrebbe essere il benvenuto alla kermesse e dare splendida testimonianza del suo cammino di fede.
Roberto
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