Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato e per via diplomatica attraverso il Cancelliere Don Pietro Zecchini, abbiamo ricevuto la seguente segnalazione cronichistica da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella, per grazia di Dio e della Sede Apostolica Arcivescovo di Synossi in partibus, Assistente al Sacro Soglio e Giudice Ordinario della Curia Romana e suo Distretto, nonché Abate Commendatario di Santa Cecilia in Urbe.
La «magniffica cronica di Roma» segue la notizia resa nota dalla Prefettura della Casa Pontificia secondo cui nel pomeriggio di sabato 19 novembre, in occasione del 90º compleanno di una sua cugina, Papa Francesco si recherà ad Asti per incontrare i familiari in visita riservata (QUI).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare le «magniffiche croniche di Roma, de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario», che altrimenti passerebbero inosservate o non verrebbero evidenziate come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.
L.V.
«Si ebbe grande alegria in tutta Roma pella notitia dell’apostolicho viaggio del Ss.mo Signor papa Francisco nelle terre del Re di Sardegna, ov’aveano i natali gli augustissimi avi et anchor havvi una coggina, donna Carla de Bergolleis che tiene massaria nel borgo avito et castello et terre et non puote scender in Urbe a cagion della decrepitezza laonde la Santità Sua s’è degnata d’andar lui, con corteggio basso sibben tratto da’ più nobbili & lustrissimi della pomtifical fameglia & corte, per incontrar ditta Bergoglia, ma certi abbatini par abbiano detto ad un de’ cardenali dubiosi essere vero motivo dell’augusto andare in Asti, non la detta visitatione bensì la ratifica del concordato infra il magn.co Duca di Savoja et hora Re di Sardinia et la mensa epicopale astigiana, di talché quel presule verrà ora nomato prence della Chiesa in terra sabaudia, et non tanto pelli honori & glorie & privileggi ch’el Ser.mo Duca et sovrano ha conceduto all’episcoppo d’Aste, che a dir del Beatissimo Pomtiffice sono cose riggide & pelagiane, bensì per inchamerar parte della rendita sovranamente concessa al ditto presule dalla Real Camera in cambio delli feudi di Vezza, Castagnola, di Morra d’Alba e dell’intero Roero, over 100 varrili di vino dolce d’Asti et 100 varrili di vino de Roero, 300 libbre de tartuffi d’Alba sceltissimi, duodeci carrette de nocciuole di prima scelta, cento rotoli di salumi finissimi de’ Langa, la fornitura perpettua de sìdetti Plin alla mensa episcopale astiggiana, tutte cose ch’esso papa ha fatto sequestrar alla mensa episcopal d’Asti a garentia del pagamento di certi censi dovuti alla Rev.da Camera per pontatico & focatico & baliaggio & cullagio dovuti da quella rev.da Diocese et unqua versati da’ tempi del papa todesco, sibben l’Augusto regnante fosse di natali pedemontani, et che d’ora innanti se godrà il sig. Papa presso il desco augustissimo martalense, cum gran di lui satisfactione, et che pertanto la visita alla mentovata coggina donna Carla, che Sua Beatitudine, ai camerieri intimi disse esser veglia insopportabbil et incartapecorita jam a juventute sua, invero è schermo & paravento di cotanta sapientissima amministratione de’ dritti della Giesa et della Santa Sedia da parte del Sovrano Pomtiffice felicemente regnante, che Dio salvi et conservi etc.».
da «Le magniffiche croniche di Roma sotto l’augustissimo ponteficato del Ss.mo Signor Nostro papa Francesco» de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario, appresso la stamperia Medicea, con privileggio - Libro VI
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