Ringraziamo l'amico Giampaolo Barra e Il Timone per l'articolo apparso sulla rivista di settembre 2022 (p.57).
Una Chiesa alla deriva che mette fuori squadra i suoi "attaccanti migliori".
Quod Deus perdere vult, dementat prius.
Luigi
Attaccanti “tradizionali”
A volte, immaginare aiuta a capire.
Immaginiamo dunque una leggendaria squadra di calcio, dall’ineguagliabile palmares, che però è in crisi da tempo.
Il portiere ha limiti evidenti: posizionamento inadeguato, presa e uscite insicure. La difesa è carente nella marcatura, sia a uomo che a zona, non applica la tattica del fuorigioco e fatica nella costruzione del gioco da dietro. Il centrocampo difetta nell’interdizione e nell’impostazione. Le ali mancano di mobilità, di velocità e raramente dribblano l’avversario.
In questa zoppicante compagine, il reparto offensivo fa eccezione: gli attaccanti hanno una certa età e appartengono alla vecchia guardia, quella tradizionale e per molti superata. Anche loro – sia chiaro – non sono esenti da difetti, ma se ricevono un pallone decente e possono muoversi liberamente, lo insaccano spesso in rete. I tifosi, almeno quelli che di calcio se ne intendono, li apprezzano e amano. Sanno che la scampata retrocessione è dovuta ai loro gol e glielo riconoscono.
Come sempre, dopo il campionato s’apre il mercato estivo e i tifosi sperano che la proprietà s’adoperi per rinforzare i punti deboli della squadra. Con costernazione, però, vengono a sapere che quegli attaccanti – e solo loro – non rientrano più nei piani di gioco del Presidente, dell’allenatore e dei preparatori.
I tifosi non capiscono come sia possibile dubitare di un intero reparto, che è il vero punto di forza, su cui ricostruire la squadra.
Provano a farsi sentire, implorano e protestano, ma la società è irremovibile e ordina ai goleador di adeguarsi al nuovo corso, diversamente si cerchino un’altra sistemazione.
È, questo, un quadretto fantasioso. Ma dal quale sembra emergere una domanda seria: non pensate che stia succedendo qualcosa di simile in casa cattolica? Potrei sbagliare, ma a me pare di sì.
Raramente gli esempi calzano, questo calza perfettamente. Guido Tesi
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