Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi
Benedetto XVI, utilizzando la metafora applicata da san Basilio al post-concilio di Nicea, ha paragonato il nostro tempo a una battaglia navale notturna nel mare in tempesta e nell’omelia per la festa dei santi Pietro e Paolo, il 29 giugno 2006, ha descritto la navicella della Chiesa come «squassata dal vento delle ideologie» , ma inaffondabile e sicura nel suo cammino…
La storia, che è maestra di vita e di fede cristiana, ci insegna, attraverso l’esempio dei martiri, come la Verità non sia negoziabile e debba essere testimoniata, se necessario, con il sangue. I monaci e gli eremiti ci ricordano il rifiuto del mondo e la necessità di un’unione costante con il Signore, nel silenzio e nella preghiera. L’azione degli apologisti ci mostra come l’apostolato si eserciti non solo esponendo positivamente la fede, ma anche confutando i pregiudizi e gli errori con le armi della polemica e della controversia.
Nel primo millennio di storia furono gettate le fondamenta e le radici della cristianità e i sovrani e i principi cristiani che hanno creato le nazioni europee ci offrono l’esempio di come si può cristianizzare il mondo, senza appartenervi. L’esempio dei crociati è, tra tutti, quello più generoso perchè essi offrirono la loro vita alla Chiesa, ignorando quali prove avrebbero dovuto subire per compiere fino in fondo la propria vocazione.
Lo spirito con cui si lanciarono alla liberazione del Santo Sepolcro è lo stesso che oggi dovremmo chiedere per liberare la Chiesa e la civiltà cristiana dai mali che la affliggono.
Anno edizione: 2012
Pagine: 170