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martedì 30 agosto 2022

Il Cardinale Burke resiste e combatte. "DOBBIAMO TORNARE ALLA SANTA TRADIZIONE".


Grazie all'amico Michelangelo per la segnalazione e la traduzione.
Dovremmo iniziare a far notare, almeno in Italia, che l'8 per mille i preti e la gerarchia devono meritarselo.
Luigi

26/08/22, Infocatolica

Il Cardinale Burke: rimane e combatte
Il Cardinale statunitense Raymond Leo Burke consiglia vivamente ai credenti delusi di non lasciare la Chiesa. Dice che "i fedeli hanno il diritto e il dovere di rendere note le loro preoccupazioni sulla Chiesa". I fedeli devono esercitare questo diritto - è nel diritto canonico - apertamente".
(Regina Einig/ Die Tagespost) La giornalista tedesca Regina Einig ha intervistato il Cardinale Burke per Die Tagespost in occasione della recente notizia dell'abbandono della Chiesa cattolica nel Paese, che sta nuovamente battendo dei record, con 360.000 persone che se ne andranno nel 2021.

Eminenza, in Germania molti cattolici stanno lasciando la Chiesa cattolica come una società pubblica. Anche i cattolici che sono fedeli alla Chiesa stanno pensando di lasciarla per non sostenere con le loro tasse progetti che non possono conciliare con la loro coscienza. Come valuta questo?

I cattolici devono testimoniare la verità della fede. Nella tradizione della Chiesa, un Sinodo è un modo per scoprire come difendere e promuovere la fede cattolica, non per creare un'altra Chiesa e un'altra fede. Credo che questi buoni cattolici - per quanto doloroso sia - dovrebbero rimanere nelle loro parrocchie e lottare per la verità della fede.
Altrimenti, se tutti se ne andassero, la Chiesa cadrebbe nelle mani di coloro che stanno distruggendo la fede cattolica e la sua pratica. È importante che i fedeli non lascino la Chiesa, perché Cristo ha promesso di rimanere sempre con noi nella Chiesa. Quindi rimaniamo con Cristo, anche se dobbiamo essere molto franchi con i nostri vescovi quando propongono qualcosa che non è in accordo con la fede cattolica. Dobbiamo tornare alla santa tradizione.

Come possono i fedeli affrontare in modo costruttivo il loro ruolo di minoranza nelle parrocchie?

Il dinamismo della fede cattolica deriva dalla sua continuità. La fede è opera di Dio e ci arriva attraverso la tradizione degli apostoli. Non si tratta di rigidità, ma di fedeltà alla Tradizione, e i vescovi vi sono vincolati dal giuramento che hanno fatto quando sono stati consacrati vescovi. Definire la fedeltà all'insegnamento cattolico come rigidità è semplicemente sbagliato. I fedeli hanno il diritto e il dovere di rendere note le loro preoccupazioni sulla Chiesa. I fedeli devono esercitare questo diritto - è nel diritto canonico - apertamente.
Nei casi in cui la fede viene tradita anche all'interno della Chiesa stessa, è ancora più importante insistere sull'insegnamento e sulla pratica cattolica. Devono capire che non sono liberi, ma obbligati a difendere la fede cattolica in questi tempi. L'obbedienza non può mai comandarci di fare qualcosa che va contro la fede e la morale.

Può dare qualche consiglio pratico?

Prima di tutto: utilizzare i media per diffondere il messaggio e pubblicare, ad esempio, le esposizioni classiche della fede cattolica dei Padri della Chiesa, dei grandi teologi e di autori contemporanei affidabili. Insista per parlare con il parroco di questi argomenti.