Un grande pittore, un grande santo.
Luigi
Il Cammino dei Tre Sentieri, 10 GIUGNO 2022
Perché fra’ Giovanni di Fiesole (1395-1455) viene chiamato il Beato Angelico?
La risposta è facile per chi ha visitato qualche volta il famoso convento di San Marco in Firenze; per chi ha visto qualcuna delle sue meravigliose pitture, in cui tutti i voli degli angeli si specchiano nel volto ancor più delicato e angelico di Maria. Ma come fra’ Giovanni da Fiesole poté immaginare volti così celestiali? E’ presto detto: li aveva visti in una visione rimasta famosa.
Tornava fra’ Giovanni una sera verso il suo convento a Firenze. Recitava con amore grande il Rosario. Era così immerso in Dio, che ad ogni “Ave Maria” guardava le stelle, pensando al Paradiso. E il Paradiso gli si fece vicino, perché gli sembrò che il cielo s’aprisse. Vide Maria: che volto celestiale! Vide gli angeli: che volti delicati e meravigliosi! E gli angeli gentili offrivano a Maria rose, tra melodiosi canti di festa. Ma quasi d’incanto la festa del cielo si fermò, affinché il frate artista contemplasse meglio quei volti.
Quando fra’ Giovanni riprese a recitare le “Ave Maria”, la gloria intorno alla Vergine Santa si ravvivò, fino alla “Salve Regina”, quando divenne un vero trionfo.
Quei delicati volti di cielo rimasero così impressi nel cuore di fra’ Giovanni, da farlo diventare angelico e beato.
Egli li dipinse con il suo stupore, li fissò per sempre con la sua arte meravigliosa.