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martedì 7 giugno 2022

Tensione alla CEI quando il Papa definisce le e fabbriche italiane di armi “criminali di guerra”

Tira una brutta aria tra il S. Padre e la CEI.
Inter alia, il suo "vero" candidato (Lojudice) ha preso 40 voti (contro i più di 100 di Zuppi), tanti quanti quello (Castellucci) che il Papa, platealmente, ha cassato.
QUI il dettaglio in Silere non possum.
Luigi

Faro di Roma, 31/05/2022

Durante l’incontro del 23 maggio con i vescovi italiani, mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, ha domandato al Papa come mai non si è recato a Firenze per l’incontro dei sindaci e dei vescovi del Mediterraneo al quale Francesco aveva in programma di partecipare il 27 febbraio 2022. Lo rivela il sito Silere non possum.
Il Papa ha risposto dicendo che innanzitutto gli era stato consigliato dal medico di rinunciare alla celebrazione del mercoledì delle ceneri, 22 febbraio 2022, ed anche a quel breve viaggio perchè il ginocchio “gli dava problemi” ed “era il momento più acuto del dolore”. Poi ha aggiunto che gli è stato fatto presente che all’incontro erano presenti delle persone, fra cui Marco Minniti, che erano implicati nell’industria delle armi e pertanto “era meglio che il Papa non partecipasse”.
A questo punto è intervenuto l’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, il quale ha detto al Papa: “Padre Santo Lei è stato informato male perchè c’erano due convegno. C’era il convegno dei vescovi e quello dei sindaci che lo ha organizzato il sindaco Nardella. Ci siamo uniti solo successivamente, l’ultimo giorno”. Francesco ha quindi ribattuto: “No, no, tu puoi continuare a dire quello che vuoi, a me hanno detto che c’erano questi signori e ho visto i video di questi invitati, c’era anche Minniti”.

Il card. Betori ha continuato a dire al Papa che non era il medesimo convegno ma il Papa ha concluso dicendo: “No, no, io ho visto. Poi mi hanno fatto vedere quando erano al ministero quali leggi hanno fatto, sono dei criminali di guerra e ho visto anche i campi di concentramento in Libia dove tenevano questa gente che loro hanno respinto!”

Fra i vescovi è calato il gelo. Papa Francesco non solo non si presentò quella Domenica a Firenze ma non inviò neppure il Cardinale Pietro Parolin, come era stato anticipato e non salutò i vescovi italiani neanche durante l’Angelus.