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giovedì 12 maggio 2022

Tre prime Comunioni durante la Santa Messa tradizionale a Bergamo

Domenica 8 maggio è stato un giorno di grande festa per il coetus fidelium di Bergamo: durante la Santa Messa, ben tre fedeli – Diego di 10 anni ed i fratelli Beatrice Maria di 10 anni ed Emanuele Angelo Maria di 8 anni – hanno ricevuto la prima Comunione dalle mani di don Battista Ferrari.
In una Chiesa di San Bernardino gremita di fedeli come al solito (ci piace sottolineare come Bergamo rappresenti un’«isola felice» per la tradizione, sia come partecipazione sia nei rapporti con la Diocesi), don Battista ha iniziato la celebrazione delle ore 9, rivestito di un prezioso piviale bianco, rivolgendosi direttamente ai tre comunicandi, attenti e compostamente seduti in transetto. Nel suo paterno fervorino, si è complimentato per la loro preparazione e la consapevolezza che ha riscontrato durante gli incontri e – ricordando con commozione la sua prima Comunione – li ha esortati a chiedere al Signore cosa Egli voglia da loro ed a mettersi a Sua disposizione senza timore e con fiducia.
La Santa Messa – arricchita dalla presenza della rinnovata Schola cantorum – è poi proseguita e ancora nell’omelia, riprendendo con forza il fervorino iniziale, il celebrante si è rallegrato con i comunicandi, ha ripercorso il loro cammino di preparazione e soprattutto si è soffermato sull’ultimo atto del pomeriggio precedente, in cui hanno pronunciato l’atto di consacrazione davanti all’immagine della Madonna del Carmelo; ha poi ricordato loro che l’Eucarestia, che essi stavano per ricevere per la prima volta, è il dono più grande, ammonendoli che chi ha tanto ricevuto debba essere disposto a donare altrettanto.
Da parte loro, i giovani comunicandi talvolta si voltavano rapidamente verso i genitori per condividere con essi la gioia del momento.
Tutti i fedeli presenti si sono uniti nella preghiera ed in particolare i genitori, visibilmente emozionati.
«La preparazione ed il catechismo sono svolti in famiglia – raccontano i genitori di Diego, la cui sorella maggiore Cinzia ha ricevuto la Cresima in rito antico lo scorso anno (QUI) – sotto l’attenta guida di don Battista e di don Michele Carrara [i due sacerdoti della Comunità missionaria Preti del Sacro Cuore cui il Vescovo di Bergamo, quattordici anni fa, delegò la celebrazione nella forma straordinaria], ai quali siamo grati, che hanno consigliato le letture e verificato la preparazione. Alcuni mesi fa abbiamo chiesto il permesso per la prima Comunione a don Doriano Locatelli [direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, anch’egli Prete del Sacro Cuore], che ci è stata accordata senza alcuna esitazione, mostrando benevolenza e confermando il legame del coetus con la Curia».
Un po’ diverso, ma altrettanto significativo, il percorso di Beatrice ed Emanuele, che con i genitori si sono avvicinati più di recente alla Santa Messa tradizionale: «Assieme all’istruzione catechistica, in famiglia abbiamo iniziato a recitare il Rosario in latino e poi la scorsa estate ci siamo avvicinati a questa realtà, che si è affiancata alla continua frequentazione della parrocchia di Cassano d’Adda [provincia di Milano e diocesi di Cremona] e del catechismo parrocchiale. Poi a settembre – continuano i genitori – ci siamo rivolti a don Battista per chiedere di poter far ricevere la prima Comunione ai nostri figli durante una Santa Messa in rito antico e sia il nostro Parroco sia le catechiste di Cassano sono stati felici di acconsentire a questa scelta».
Il celebrante ha infine augurato a Diego, Beatrice ed Emanuele che questo primo incontro con il Corpo di Cristo si possa continuamente rinnovare e dia loro la forza di scegliere sempre al meglio nella loro vita.

Condividiamo alcune fotografie della Santa Messa (con autorizzazione dei genitori dei comunicati).

L.V.
















3 commenti:

  1. Speriamo che riescano ad amare Dio con semplicità, lontani dalle strutture asfissianti del tradizionalismo radical-chic che passa in tante famiglie.

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    1. Quando se ne sono viste di tutti i colori, si impara a conoscere i propri polli.

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