Non siamo su Scherzi a parte.
Luigi
13 Aprile 2022, Marco Tosatti
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Da CWR 8 aprile 2022
La diocesi tedesca assume un uomo autoidentificato transgender per insegnare religione nelle scuole
Friburgo in Brisgovia, Germania, 8 aprile 2022 / 10:28 (CNA).
Una diocesi tedesca ha difeso la propria decisione di concedere a una donna biologica, che si identifica come un uomo transgender, [Theo Schenkel] il permesso di insegnare la religione cattolica agli scolari.
Tra le domande poste, una riguardava il fatto che si stia tentando di eludere il diritto canonico e l’insegnamento della Chiesa cattolica sulla moralità sessuale. “Posso confermare che al signor Theo Schenkel è stata concessa una licenza di insegnamento permanente per l’istruzione religiosa cattolica nelle scuole statali”, ha detto alla CNA il 7 aprile un portavoce dell’arcidiocesi di Friburgo.
Poiché il diritto canonico precludeva all’aspitante insegnante di ricevere la necessaria Missio Canonica del vescovo, la diocesi ha affermato di aver rilasciato all’insegnante un “permesso di insegnamento illimitato”, firmato dal vicario generale. Sia la diocesi che l’autorità scolastica statale considerano questa autorizzazione sufficiente per Schenkel per insegnare la religione cattolica, secondo quanto riportato dai media.
Tuttavia, il caso potrebbe creare ulteriori problemi, visto quanto affermato da Schenkel ai media locali a febbraio, sui piani per il matrimonio dell’insegnante con una sua compagna di sesso femminile. Questo sarebbe considerato, dalla Chiesa cattolica, un matrimonio tra persone dello stesso sesso, ha detto Schenkel a un quotidiano regionale. Secondo i media, l’insegnante tirocinante aveva iniziato gli studi di francese e cattolicesimo quando viveva ancora come donna eterosessuale ed aveva una relazione con un uomo.
In risposta a una richiesta via e-mail di CNA Deutsch, la diocesi ha affermato che la decisione di consentire al trans, che si autoidentifica come uomo, di insegnare la religione cattolica è stata presa soltanto per il caso individuale di quella persona.
Alla domanda su come ciò possa essere congruente con il diritto canonico e le normative sul lavoro, la diocesi ha detto alla CNA che “le leggi sul lavoro all’interno della Chiesa sono attualmente in fase di rielaborazione da parte dei vescovi tedeschi”.
Diverse diocesi tedesche hanno già annunciato di non voler più precludere, al personale che si identifica come LGBT, di lavorare per la Chiesa.
Questi annunci fanno seguito a una giornata di sfida contro il Vaticano da parte di sacerdoti e operatori pastorali che hanno benedetto le unioni omosessuali in Germania il 10 maggio 2021. Si inquadrano anche in una campagna di alto profilo “Out in Church“, un’iniziativa sostenuta da un documentario trasmesso in prima serata dai media statali tedeschi.
Theo Schenkel era una delle persone presenti nel filmato.
La campagna è stata presentata con favore dal vescovo Helmut Dieser di Aquisgrana a nome della Conferenza episcopale tedesca in un video per celebrare l’occasione.
Questa iniziativa è stata anche pubblicizzata da un “manifesto” che chiedeva, tra l’altro, “un cambiamento del diritto discriminatorio del lavoro all’interno della chiesa”.
A febbraio, i partecipanti al “Cammino sinodale” tedesco, hanno votato a favore di una bozza di documento dove si chiedevano benedizioni per unioni tra persone dello stesso sesso come anche la revisione dell’insegnamento cattolico sull’omosessualità.
Nello stesso mese, l’agenzia di stampa cattolica tedesca KNA ha chiesto a un altro importante leader della Chiesa europea, il cardinale Jean-Claude Hollerich, SJ, come avesse affrontato l’assunto che “secondo l’insegnamento della Chiesa l’omosessualità è un peccato”.
Rispose : “Ritengo che questo sia sbagliato. Ma credo anche che qui stiamo pensando ad una dottrina in divenire. Il modo stesso con cui il papa si è espresso in passato può portare a un cambiamento di dottrina. Credo che il fondamento sociologico-scientifico di questo insegnamento non sia più corretto».
Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo, svolgerà un ruolo centrale nel prossimo Sinodo sulla sinodalità a Roma, ricoprendo l’incarico di relatore generale. Hollerich è anche presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece).
Il Catechismo, che papa Giovanni Paolo II ha definito «una norma sicura per insegnare la fede», afferma: «Basandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta gli atti omosessuali come atti di grave depravazione, la tradizione ha sempre affermato che «gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati .”Sono contrari alla legge naturale. Chiudono l’atto sessuale al dono della vita. Non procedono da una genuina complementarietà affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati”.
Come spiega il Catechismo, “il numero di uomini e donne che hanno tendenze omosessuali profondamente radicate non è trascurabile. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro un percorso di verifica. Devono essere accettati con rispetto, compassione e sensibilità”.
E prosegue: “Va evitato ogni segno di ingiusta discriminazione nei loro confronti. Queste persone sono chiamate a compiere la volontà di Dio nella loro vita e, se sono cristiane, ad unire al sacrificio della Croce del Signore le difficoltà che possono incontrare a causa della loro condizione».
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