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venerdì 25 febbraio 2022

Il nuovo arcivescovo di Torino sosteneva la “dignità cristiana” (?) delle coppie omosessuali. E ora?

Il post allegato risale a qualche anno fa (vedi qui sito Centro Studi Ferruccio Castellano) ma crediamo sia significativo dell approccio di tipo aperturista al tema delle unioni omosessuali da parte del nuovo arcivescovo di Torino don Roberto Repole. 
Si trattava di un incontro del 23 febbraio 2015 presso il ben noto Gruppo Abele dedicato a “alla dignità e al valore della relazione di coppia fra persone del medesimo sesso in ottica cristiana” 

Chissa se la pienezza della grazia di stato che assisteva i vescovi e alla quale un tempo credeva la Chiesa, ne modificherà il pensiero?

Lo capiremo presto.

Michele Di Pietro

2 commenti:

  1. Signor Michele Di Pietro, ogni uomo ed ogni donna dal momento del proprio concepimento riceve la dignità che spetta ad essere umano e che rimane fino al momento della morte naturale.
    Nostro Signore Gesù Cristo con la Sua Incarnazione ha nobilitato maggiormente l'essere umano finno al punto di dargli la possibilità di farlo diventare figlio adottivo del Padre e conseguentemente "figlio di Dio" mediante il Battesimo e l'inserimento nella Santa Chiesa.
    I Pastori, mediante il mandato della sacra ordinazione, hanno l'obbligo della pastoralità: un grave e irrinciabile compito legato indissolubilmente con la trasmissione dell'Ordine Sacro. Il pastore deve occuparsi di TUTTI i suoi fratelli anche di quelli, presenti in ogni componente ecclesiale - comprese quelle di impostazione tradizionalista-, che presentano alcune "varianti" affettive.
    Il pastore deve guidare con amore per ottenere il risultato finale: la richiesta di perdono di coloro che si sono distaccati dal percorso evangelico per spalancare loro la beata speranza del Paradiso.
    Tutti coloro che fanno finta di scandalizzarsi per questo tipo di percorso catechetico e pastorale prettamente in linea con il Vangelo di Cristo dovrebbero fare un serio esame di coscienza.

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  2. Il vescovo giusto per una chiesa allo sbando... Per una diocesi così disastrata ci sarebbe voluto un vescovo all'opposto, ammesso che ce ne sia qualcuno

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