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lunedì 4 ottobre 2021

Orrori architettonici… e dove trovarli #56 a Sesto San Giovanni (Milano)

Chiesa della Resurrezione di Cristo dell’arch. Cino Zucchi (anno 2010).

Lorenzo

Descrizione del progetto: «Il luogo, una periferia industriale, e l’edificio esistente da sostituire, una chiesa-capannone costruita neglianni sessanta da alcuni preti-operai, hanno generato un progetto asciutto, che affronta il difficile tema di un edificio di culto contemporaneo senza indulgere in esibizionismi strutturali o in ricerche figurative “libere”. Il semplice rettangolo dell’aula centrale è inflesso dalle due “vele” affrescate da Hélenè Delprat e attorniato da una serie di spazi di transizione con la città, il centro parrocchiale, il campo sportivo. Facciata e campanile sono trattati come elementi autonomi che abbracciano lo spazio concavo del sagrato, proteggendolo dal “rumore di fondo” della città.»

Foto esterni:





Foto interni:








4 commenti:

  1. Non e una chiesa, ma un salone di preghiera protestante.

    Ci stanno convertendo in luterani poco a poco e senza saperlo.

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  2. Beh, per sostituirlo con quella "roba" lì, tanto valeva lasciare il capannone... E poi chissà quanto è costato il progetto di quell'orrore e la sua realizzazione... Ma il problema è che i cosiddetti 'fedeli'
    non protestano contro lo sperpero delle loro offerte per costruire quegli obbrobri.
    don Andrea Mancinella

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  3. L'altare non è nemmeno un altare, ma in tavolo riadattato
    Questa struttura sarà costata parecchio ma non hanno trovato soldi per fare un altare degno di questo nome in pietra o materiale degno
    E sapete perché, a mio avviso? Perché non era nel progetto originale, che era di una sala convegni, solo che l'architetto non è riuscito a farselo fare, allora lo ha proposto come chiesa ai soliti chierici

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  4. "Il luogo, una periferia industriale",
    Appunto, dal momento che e' una periferia industriale gia' con edifici squallidi mettiamo qui la classica ciliegina sulla torta.Dov'e' scritto che squallore chiama squallore.Direi che c'e' stato un green pass mondiale degli architetti e dei committenti chiese. Qui, stride il forte contrasto tra il delirio del cemento armato, pur bello,che sembra soffocare i fedeli e gli arredi (le seggioline precarie da cinema all'aperto, forse richiudibili).Concordo con i due commento gia' esposti: e' un salone multifunzionale,non invita alla preghiera alla intimita' con Dio, probabilmente era meglio lasciare un "caldo"capannone.

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