Un interessante stralcio di una intervista, a latere della Lectio Inauguralis del Card. Ladaria, Prefetto CdF, sulla situazione con la FSSPX.
Luigi
Il Timone, 11-10-21
Card. Ladaria: “Il dialogo con i lefebvriani è in stallo, ma non sono separati dalla Chiesa”
Il 1 ottobre il cardinale Luis F. Ladaria, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha pronunciato la lectio inauguralis per l’anno accademico 2021/22 presso l’ Università Ecclesiastica San Dámaso di Madrid.
A margine il prefetto Ladaria ha concesso una breve intervista alla rivista spagnola Ecclesia, di seguito riportiamo alcuni stralci delle parole del cardinale.
«Lo studio della Teologia è sempre stato importante», ha risposto Ladaria a una prima domanda sullo stato della teologia. «A volte sembrava che solo i candidati al sacerdozio dovessero studiarla. Ciò potrebbe significare che era destinato a coloro che devono esercitare un ministero sacerdotale, perché devono predicare o perché devono insegnare… Ma in questo momento, siamo giunti alla conclusione che la Teologia illustra la nostra fede, ci fa “vivere meglio la nostra fede”, ci fa conoscere meglio Nostro Signore e, quindi, ci rende capaci di seguirlo e amarlo di più. Pertanto, deve essere a disposizione di tutti e si deve garantire che la maggior parte dei battezzati possa accedere a questi studi. Le nostre facoltà di teologia, grazie a Dio, sono oggi piene di laici e laiche, e questo è un progresso molto grande di cui dobbiamo ringraziare il Signore».
Dalla pubblicazione della Lettera apostolica di Papa Francesco sotto forma di motu proprio sulla Pontificia Commissione Ecclesia Dei, i compiti di questa commissione istituita da Giovanni Paolo II sono passati alla sua Congregazione. Com’è il dialogo con i lefebvriani?
«Abbiamo solo la competenza dottrinale, non abbiamo più la competenza liturgica e non abbiamo più la competenza della vita religiosa o delle associazioni. Dobbiamo chiedere al Signore che ci illumini tutti perché il dialogo è un po’ stagnante, non c’è stato progresso per molto tempo. Per questo dobbiamo chiedere al Signore di aiutarci, perché l’unità è un dono che viene da Dio, non dipende da noi e che con questo aiuto si possono superare queste difficoltà. È qualcosa che dipende da Nostro Signore e dobbiamo chiedere che ci apra la strada per raggiungere l’unità più piena, perché non è che siano separati dalla Chiesa cattolica, ma l’unione non è perfetta in questo momento. Per questo cercheremo con la preghiera e il nostro spirito di accoglienza che questo possa essere fatto quanto prima».
Eminenza, la questione è semplice: dichiarate, magari per via di fatto, come cassati tutti gli errori del Concilio Vaticano II, e la questione è risolta. Non esiste altro modo di risolverla, e lei lo sa bene.
RispondiEliminaGesù, Maria SS.ma, San Giuseppe, illuminate e date la forza d'animo necessaria per cassarli al prossimo Papa (sperando che sia tradizionale, anche se sarebbe davvero un miracolo)!
don Andrea Mancinella, eremita della Diocesi di Albano
"perché non è che siano separati dalla Chiesa cattolica, ma l’unione non è perfetta in questo momento", questa non l'ho proprio capita: lo sono o non lo sono ? io dico che sono una comunità scismatica, per effetto dello scisma consumato da Mons. Lefebvre.
RispondiEliminaGli si è voluto a tutti i costi tendere la mano "remissione della scomunica etc." Ma loro ogni volta su questa mano ci hanno sputato sopra. Troppa misericordia ha avuto la Chiesa ufficiale verso questa congregazione di nostalgici di un passato che non hanno mai visto né vissuto.
EliminaAnonimo, non c'è mai stato nessuno 'scisma', come lo chiama lei.
EliminaMons. Lefebvre lo escluse in modo estremamente chiaro durante l'omelia della consacrazioni episcopali nel 1988, e lo stesso Cardinal Ratzinger, che aveva condotto la trattativa con lui, poi fallita anche per le sue lentezze ed ambiguità (perché non concedergli SUBITO il Vescovo desiderato, e invece tirare in lungo esasperando il Presule francese?) riconobbe, in un'intervista rilasciata in seguito, che in lui vi era perfetta buona fede, era solo traumatizzato per la situazione della Chiesa, e aveva ritenuto che non vi fosse altro modo di rimediare che col procedere alle consacrazioni.
Personalmente ritengo che avrebbe dovuto aspettare ancora un po', insomma avere più pazienza, ma lo 'scisma' da lei invocato non è mai esistito.
"Io dico che...": ma, mi scusi, lei che informazioni ha assunto prima di sparare le sue sentenze? Ha un titolo canonico in materia teologica? Oppure ha fatto una specie di 'fai da te' culturale prima di avventurarsi in un campo in cui - abbia pazienza - il Cardinale Ladaria, anche se filovaticano II, è senz'altro più attrezzato di quanto lo possa essere lei?
Si informi meglio, per favore.
don Andrea Mancinella, eremita della Diocesi di Albano
E così dicendo (non che il suo parere interessi qualcuno o glielo abbia chiesto), dimostra un'imbarazzante ignoranza riguardo allo scisma.
Eliminanon è così facile inserire chiaramente certi gruppi nella piena comunione o nello scismatico
Eliminaesempio storico: la Chiesa dell'Oriente (assira), autoproclamatasi totalmente indipendente dal resto della Chiesa nel V secolo con il catholicos di Seleucia come 'Pietro tra noi', ma che ha continuato sempre a credere nel Primato del Vescovo di Roma sulla Chiesa universale e i cuoi membri sono stati ben felici di ristabilire relazioni con la Chiesa di Roma quando potevano
i preti della FSSPX poi possono addirittura confessare validamente, quindi non sono chiaramente scismatici
Mi impressiona sempre molto la sicumera con cui molti laici (presumo che tali siano alcuni dei post precedenti) che discettano di cose di cui capiscono poco o nulla. In specie poi, quando trattano con dei sacerdoti, che di teologia se ne intendono certo più di loro.
EliminaQui poi abbiamo addirittura il Cardinale Prefetto dell'ex S.Uffizio, che dice chiaramente che NON C'E' NESSUNO SCISMA per quanto riguarda Mons. Lefebvre e la FSSPX: ma eccoli subito pronti, nella loro ignoranza, a contraddirlo. Anche perchè se no si diventa ridicoli.
Un po' di umiltà non guasterebbe...
don Andrea Mancinella, eremita della Diocesi di Albano
Post scriptum: anzi, già che ci siete, scrivete una bella email al Cardinal Ladaria, redatta più o meno in questi termini:
RispondiElimina"Caro Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, visto che Lei non capisce nulla di teologia, a differenza di me ovviamente, sono disposto a darle qualche lezione in merito, del tutto gratuitamente. Pregandola di notare, in modo particolare, il mio enorme grado di umiltà, raggiunto dopo anni di faticosa ascesi, La saluto.".
Che ne dite, va bene così?...
Gesù, Maria SS.ma, San Giuseppe, salvateci dai laici (o dai chierici, forse) palloni gonfiati e ultrasaccenti!
don Andrea Mancinella, eremita della Diocesi di Albano