Nuovo centro parrocchiale San Biagio dell’arch. Roberto Stella (anno 2010).
Lorenzo
Descrizione del progetto: «Il luogo scelto per la realizzazione della nuova struttura è a poca distanza dal centro storico di Maiolo ed è costituito dall’aggregazione di alcuni terreni di proprietà della Diocesi. Il nuovo Centro Parrocchiale nasce quindi dalla volontà di dotare la Comunità ecclesiale della Parrocchia di San Biagio di una nuova struttura formata dall’aula liturgica, dagli ambienti per le attività e per l’abitazione del clero. Il complesso è a servizio sia degli abitanti del centro storico sia di quelli presenti nell’esteso comprensorio.
Il progetto pertanto è il risultato sia di tali presupposti sia dell’esigenza di rappresentare nell’architettura ecclesiale un segno visibile della fede vissuta dalla Comunità di quel luogo che in quel “segno” si riconosce riscoprendone quotidianamente l’appartenenza. Per tali presupposti il nuovo organismo architettonico propone un dialogo con il contesto urbano limitrofo inserendosi, al contempo, nell’insieme paesaggistico-naturale dell’area. La scelta della “forma” è quindi la sintesi tra i contenuti propri dell’identità del luogo e gli elementi simbolici dell’Ekklesìa che, in quel luogo, vive e celebra. Come accennato in premessa l’area individuata per l’edificazione è composta da due porzioni di lotti di terreno: una, adiacente alla strada provinciale di ingresso al centro storico di Maiolo, presenta un’ovvia relazione diretta con la viabilità e, quindi, una maggior potenzialità di accesso e di una rilevante componente di “visibilità” mentre l’altra porzione di terreno, affacciata sulla prospiciente vallata con vista panoramica verso la Rocca di San Leo, presenta, oltre all’evidente valore panoramico, una maggior “riservatezza” rispetto all’altra porzione dell’area poiché confina con terreni liberi da edificazioni ed è servita da una piccola strada di lottizzazione che la collega alla strada provinciale. Il complesso edilizio parrocchiale è inserito come elemento di “relazione” tra le differenti vocazioni presenti nelle due aree ed è costituito da un “continuum” architettonico formato dal grande volume edilizio dell’aula ecclesiale, collocata nella zona più “visibile” e più facilmente accessibile, e dagli ambienti per le attività parrocchiali e la canonica ubicati nella zona più panoramica e maggiormente integrata con il verde. L’aula ecclesiale, segnalata anche dalla presenza degli elementi del sagrato e del campanile, emerge come elemento di testata della composizione edilizia. Le linee-forza della direzionalità architettonica ed il dinamismo compositivo sono evidenziati nel sistema delle coperture che si armonizza con l’andamento altimetrico dei volumi. La pendenza ed il dislivello presente nel terreno ha reso necessaria l’articolazione degli spazi su più livelli e, pertanto, l’edificio è strutturato su tre piani anche diversificati funzionalmente. A Sud, a concludere la composizione architettonica, è collocato lo spazio del sagrato che da luogo di accoglienza si prolunga con il portico fino a raggiungere il portone centrale dell’aula liturgica. La relazione tra esterno ed interno, tra sagrato ed aula ecclesiale, è sottolineata dalla presenza del campanile. Le strutture in elevazione sono realizzate in cemento armato e le tamponature esterne in laterizio con finitura ad intonaco e tinteggiatura. La copertura è realizzata con profili metallici, lamiera grecata e getto in c.l.s. e sovrastante strato di isolante rivestito in lamiera zinco-titanio a doppia aggraffatura. Le pavimentazioni interne degli ambienti sono in gress porcellanato, mentre nell’aula ecclesiale lo spazio del presbiterio è rivestito in pietra naturale. Gli infissi sono in alluminio a taglio termico con vetri camera. […]
Il Secondo livello (piano terra), dove è presente la maggior parte della superficie edilizia realizzata, è in relazione diretta con l’area esterna circostante e contiene sia le aule per le attività parrocchiali sia l’aula ecclesiale con annessa Cappella feriale e sacrestia. L’ingresso principale alle aule parrocchiali ed alla Canonica è collocato in posizione centrale rispetto alla distribuzione planimetrica degli ambienti. Dalla zona di ingresso si sviluppa lo spazio di distribuzione longitudinale al corpo edilizio che realizza il collegamento con le aule, i servizi igienici, l’ufficio del Parroco, la Sacrestia, la Cappella feriale e all’ingresso interno dell’Aula ecclesiale. La sacrestia è collocata accanto all’ufficio del Parroco ed è in relazione con i locali ad uso deposito e servizio igienico. Lo stesso ingresso principale alle aule è utilizzato per l’accesso quotidiano alla Cappella feriale, evitando in tal modo l’uso dell’aula-ecclesiale nei giorni non festivi. L’aula liturgica si presenta come uno spazio unitario con l’asse centrale ruotato di 90° rispetto alla direzione principale della composizione architettonica del complesso edilizio. La copertura, senza appoggi intermedi, evoca la semplicità dei tetti a doppia falda e introduce nella spazialità una forte componente verticale mentre le superfici murarie perimetrali all’aula ecclesiale imprimono un dinamismo orizzontale espandendosi e raccogliendosi nella conformazione ellittica dello spazio. L’aula liturgica sviluppata lungo la dimensione trasversale maggiore aumenta l’espansione laterale dell’assemblea a vantaggio di una più coinvolgente partecipazione alla celebrazione. L’“orientamento” dell’aula liturgica mette in risalto l’“origine della luce”, riscopre il contenuto archetipo del ciclo della luce solare che, nel percorso quotidiano dall’alba al tramonto, “ri-genera” lo spazio interno dell’aula divenendo esperienza viva e presenza “significante” dei luoghi liturgici. L’orientamento dell’asse dell’aula ecclesiale assume una valenza simbolica rilevante che è evidenziata dalla composizione volumetrica della copertura che innalza consistentemente l’altezza interna, che permette alla luce di entrare dall’alto e che si origina dal luogo del Fonte Battesimale.
Infatti l’Altare-Mensa, origine e fine della spazialità rituale, posizionato al sorgere della Luce acquista il significato di origine dello spazio liturgico e di tutta l’architettura dell’aula ecclesiale. Conseguentemente la posizione degli altri luoghi liturgici dell’aula è stata determinata in relazione all’Altare-Mensa. La valenza simbolica diviene in tal modo presenza mistagogica. Questa stessa presenza è rivelata dall’organizzazione assiale dell’aula. L’asse longitudinale (Est-Ovest), mettendo in relazione il portale di ingresso con l’Altare-Mensa e l’abside, segna il percorso dal sorgere della luce al suo tramonto. L’asse trasversale (Sud-Nord) originandosi nel luogo del Fonte Battesimale, punto di massima luce, attraversa tutta l’assemblea “illuminandola”. Il dialogo tra le assialità geometrico-simboliche struttura, inoltre, il dinamismo della composizione architettonica elaborata per la copertura. L’asse longitudinale (Est-Ovest) è riflesso in alto nella linea di colmo del tetto, mentre l’asse trasversale (Nord-Sud) è segnato in copertura dalla presenza di due grandi superfici finestrate che permettono l’ingresso dall’alto della luce naturale. Questa relazione tra “basso” e “alto” determina la percezione dell’assialità verticale, simbolo dell’unione Terra-Cielo. Questa dimensione verticale viene sottolineata mediante l’inserimento dell’elemento “abside” in stretto dialogo con il luogo dell’Altare-Mensa. L’abside, “seno del Padre”, stringe in un abbraccio trascendente il luogo del Mistero richiamando tutta l’assemblea alla “Luce che sorge”. Il richiamo alla Luce è presente anche nell’Ambone che, posizionato in prossimità della grande parete vetrata del luogo battesimale, è illuminato ed emerge dall’assemblea come luogo “alto” dell’Annuncio pasquale. A fianco dell’Ambone, in connessione con l’assemblea, è predisposto lo spazio per il coro e per l’organo. Sulla sinistra dell’abside è collocata la Sede del Presidente e, sul lato opposto, è prevista la posizione della credenza. All’interno dello spazio dell’assemblea troviamo il Battistero, Luogo del Fonte battesimale, che occupa una posizione ben visibile, vicino all’ingresso laterale, ed è immerso nella luce della grande parete vetrata, rivelando immediatamente il suo fondamento simbolico-liturgico di Luogo dell’Illuminazione. Sul lato sinistro dell’aula è collocata la Custodia eucaristica, anch’essa ben visibile da ogni punto dell’aula, contenuta nello spazio della Cappella feriale che è utilizzata per le celebrazioni quotidiane, la preghiera personale e l’adorazione eucaristica. In asse con l’Altare è posizionato il grande portone centrale utilizzato nelle festività solenni per l’ingresso processionale dal porticato esterno. A fianco del Portone centrale è collocato il Luogo per la Riconciliazione, predisposto come piccolo ambiente per le confessioni. […]»
Foto esterni:
Foto interni:
Una capanna sgangherata.
RispondiEliminaEcco l'immagine di una chiesa che tenta di reinventarsi dopo aver rigettato ogni forma di tradizione sia spirituale sia architettonica.
Un tempo le fabbriche sembravano chiese (vedi OGR Torino, alcune centrali elettriche di primo '900), ora le chiese sembrano fabbriche.
RispondiEliminaÈ bellissima! Purtroppo molti di voi sono dei fissati. Cosa darei per una messa tridentina in quella chiesa
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