Facciamo nostro questo scritto di un lettore di Stilum Curiae.
Dal 19 luglio i Vescovi inglesi QUI hanno deciso di tornare alla S. Comunione in bocca: e in Italia?
Luigi
3 Agosto 2021 Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, un lettore di SC ha inviato questo appello, che mi sembra giusto condividere con voi, nella speranza che i destinatari, o almeno alcuni di loro, ne giungano a conoscenza, e toccati dalla sincerità e dalla fede della richiesta agiscano di conseguenza. Buona lettura.
Appello ai vescovi italiani, successori degli apostoli.
Eccellenze reverendissime,
vi scrivo umilmente con amore e rispetto filiale questo accorato appello per sottoporre alla vostra attenzione una questione sulla quale sembra calato un tremendo silenzio, una questione che taluni reputano marginale ma che, sono convito, sia di fondamentale importanza per i fedeli, per la liturgia e per la vita della chiesa italiana !
A più di un anno dalla data del 18 Maggio 2020 permane, quasi ovunque nelle chiese italiane, l’obbligo di ricevere la Divina Eucarestia sulle mani (sebbene il cardinale Sarah allora prefetto per il Culto Divino e la disciplina dei sacramenti avesse ribadito più di una volta che la legge della Chiesa in vigore non si poteva annullare o sospendere). La mia riflessione e il conseguente appello però partono da un altro punto di vista, essa è incentrata sul fatto che la situazione, da quel lontano 18 maggio, è oggettivamente e notevolmente cambiata…i casi diminuiti, ospedali vuoti, riaperture varie, festeggiamenti piacevoli e festosi per la vittoria dell’europeo, milioni di persone vaccinate (soprattutto anziani che, ahimè, sono i principali frequentatori delle messe specialmente quelle feriali ) tuttavia , nonostante tutto questo, l’unico luogo dove sembra che la situazione sia esattamente identica a quel 18 maggio è la chiesa in cui non mancano mai mascherine, distanziamento, gel sanificante – a volte in bella mostra sull’altare dove proprio non potrebbe stare- e attenzioni di ogni tipo…
Arrivati a questo punto vi imploro, anche a nome di tutti quei fedeli che per la loro sensibilità eucaristica desiderano poter tornare a ricevere Gesù nel modo ordinario, di eliminare l’obbligo di riceverlo nella modalità che sapete benissimo essere stata introdotta attraverso un indulto…
Mi permetto, umilmente di esporre anche un suggerimento pratico ed efficace che tenga conto di quei fedeli i quali, temendo di essere contagiati non vogliono assolutamente che il sacerdote distribuisca l’Eucarestia senza distinguere quei fedeli che desiderano una modalità diversa rispetto all’altra…per evitare ciò basterebbe predisporre in ogni chiesa un inginocchiatoio dietro il quale si stabilisce che si pongano in fila solo ed esclusivamente i fedeli che desiderano comunicarsi in bocca (magari se lo desiderano anche in ginocchio) così che qualora ci fosse un solo sacerdote questi dopo aver fatto comunicare i fedeli sulle mani passerà nel luogo dove lo attendono i fedeli presso l’inginocchiatoio; qualora ci fossero due ministri allora sarebbe ancora più agevole la distribuzione della Santissima Eucarestia. In questo modo sarebbe evitata la possibilità di mescolare i fedeli e sarebbe garantito a tutti la possibilità di comunicarsi secondo quanto stabilisce l’articolo 92 della Redemptionis Sacramentum.
Prima di concludere ritengo doveroso ricordare come dal 18 maggio ad oggi in tutta Italia ci siano stati abusi, irriverenze nei confronti del Santissimo Corpo del Signore Gesù per non parlare dei tanti episodi di frammenti di ostie rinvenuti a terra, caduti, o magari rimasti nelle mani dei fedeli distratti ( di alcune gravi irriverenze sono stato testimone in prima persona e di molte altre ne ho ricevuto notizia da persone affidabili e credibili, di molte altre ci sono anche le foto, prove e testimonianze…ma preferisco su questo ora tacere).
Prego affinchè la Vergine Santissima, Madre dell’Eucarestia, riporti nella Chiesa italiana quell’amore, quell’adorazione che Gesù Sacramentato merita ma che da decenni abbiamo visto affievolirsi sempre di più!
Eccellenze reverendissime, vi imploro di ascoltare questo appello e nel ringraziarvi invoco su di me, sulla mia famiglia e su tutto il popolo di Dio italiano la vostra apostolica benedizione.
Nei Tre con la Piena di Grazia,
Piergiorgio Cesario.