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lunedì 24 maggio 2021

Il Santo del giorno in Plinio Corrêa de Oliveira #7 San Gregorio VII (25 maggio)

Continuiamo i commenti del Santo del giorno del prof. Plinio Corrêa de Oliveira (QUI): San Gregorio VII (1015 circa-1085).

25 maggio. A Salérno la deposizione del beato Gregório settimo, Papa e Confessore, che fortissimamente propugnò e difese la libertà della Chiesa. (Martirologio Romano ed. 1955)
25 maggio. San Gregorio VII, papa, che, portando il nome di Ildebrando, condusse dapprima la vita monastica e con la sua attività diplomatica aiutò molto i pontefici del suo tempo nella riforma della Chiesa; salito alla cattedra di Pietro, rivendicò con grande autorità e forza d’animo la libertà della Chiesa dal potere secolare e difese strenuamente la santità del sacerdozio; per tutto questo, costretto ad abbandonare Roma, morì in esilio a Salerno. (Martirologio Romano ed. 2004)

L.V.

25 maggio
San Gregorio VII

In occasione della festa del Papa San Gregorio VII (1015?-1085) vorrei meditare su un testo attribuito al Santo Pontefice e che ne riflette comunque il pensiero, il «Dictatus Papae», la cui prima redazione nota è del 1090: un testo cordialmente detestato dai teologi progressisti. È una specie di sommario delle tesi che gli erano care.
Storicamente, la più significativa è la tesi – che ha una sua armoniosa bellezza, per quanto sia abitualmente disprezzata – relativa ai rapporti fra il Papa e l’Imperatore. Ricordiamo che l’Imperatore del tempo, Enrico IV, interveniva pesantemente negli affari della Chiesa e cercava di controllarla attraverso la nomina dei vescovi. San Gregorio VII combatté questa politica. Voleva eliminare questa pretesa del governo imperiale e dare una lezione all’Imperatore. E ci riuscì.
Il «Dictatus Papae» mostra le relazioni che devono esistere fra il Sacro Romano Impero e il Papato. La seconda proposizione afferma che solo la monarchia del Romano Pontefice “può a buon diritto essere chiamata universale”. Questa universalità si riferisce al campo spirituale. Il Papa non pretende affatto di governare direttamente l’Impero. Ma rivendica il diritto di esercitare un’influenza decisiva.
Nel Sacro Romano Impero il documento vede la spada del Papa: pronta a proteggere la Santa Chiesa Cattolica, a difendere la fede e a combattere i suoi nemici. Da una parte, il potere temporale deve governare in modo indipendente secondo il diritto naturale. Dall’altra, il Papato deve sorvegliare che questo effettivamente avvenga. In questo senso i due poteri sono diversi e indipendenti.
Ma il «Dictatus Papae» afferma pure che, se ci si chiede qual è il potere più elevato ed eminente in Terra, la risposta è chiara – e rappresentata anche nell’arte dell’epoca. Il Papa è sempre un gradino sopra; l’Imperatore sta alla sua sinistra, un gradino sotto, e ancora al di sotto dell’Imperatore stanno tutti i re e sovrani della sfera temporale. Alla destra del Papa, ma anche loro un gradino sotto, stanno tutti i membri della gerarchia cattolica che governa la sfera spirituale.
È certo che nella concezione di Gregorio VII dei due poteri il Papa ha un primato e una posizione centrale.
In questo giorno della sua festa possiamo chiedere a San Gregorio VII d’intercedere per il mondo perché si recuperi lo spirito della sua nozione di distinzione e insieme di unità dell’ordine spirituale e dell’ordine temporale. Se questa diventasse una nozione generalmente accettata ci troveremmo all’alba del Regno di Maria. È anche vero che se venisse l’alba di una nuova epoca assai favorevole per la Chiesa, appunto il Regno di Maria, questa nozione ne farebbe parte.
Preghiamo dunque San Gregorio VII perché chieda a Dio che questa sublime visione torni sulla Terra, in quanto ci è sommamente utile a trovare il giusto cammino.

Fonte: Plinio Corrêa de Oliveira, Cum Sanctis Tuis, ChoraBooks (QUI per acquistare)

1 commento:

  1. CERA L'INTERPRETAZIONE DI CONCILIO VATICANO II DI LIONEL ANDRADES E DI PLINIO CORREA DE OLIVEIRA.CI SONO DIFFERENTE.

    What's so special about the Lionel Andrades interpretation of Vatican Council II ?
    Ir does not use the common fake premise.It's a simple, rational and different way to read Vatican Council II.

    What's so special about the Lionel Andrades interpretation of extra ecclesiam nulla salus(EENS)?
    It does not use the common false premise to interpret the baptism of desire(BOD), invincible ignorance(I.I) and the baptism of blood(BOB).So there are no practical exceptions for EENS.EENS is traditonal and BOD, BOB and I.I are interpreted rationally.It's not EENS or BOB,BOB and I.I. Since the latter are not exceptions for the former.

    Is the Lionel Andrades interpretation of Magisterial documents copy writed or trademarked? No. Any one can use it. There is no charge.It is simply going back to the traditiional interpretation of Church documents, without the false premise. The false premise came into the Church in a big way, with the Letter of the Holy Office to the Archbishop of Boston relative to Fr. Leonard Feeney(1949).
    _________________

    Why should Catholics use an irrational premise to interpret Magsiterial documents, including Vatican Council II, as does Fr. John Zuhlsdorf ? There is a rational choice.The conclusion is traditional.
    Read Lionel's blog for more information.It is called Eucharist and Mission ( eucharistandmission ).
    __________________

    How did the Lionel Andrades interpretation of VC 2 emerge?
    He kept writing on his blog on EENS and then discovered that Vatican Council II does not really contradict EENS if the false premise is avoided.

    Is the LA interpretation of VC2 a new theology?
    No. It is going back to the old, traditional theology of the Catholic Church by avoiding the false premise.It is the false premise which has created the New Theology.Without the false premise there cannot be the New Ecumenism, New Evangelisation, New Ecclesiology etc.The New Theology is Cristocentric without the past ecclesiocentrism of the Church.Since exceptions were created to EENS, the Athanasius Creed, the Syllabus of Errors etc, by projecting a false premise.The error was overlookede by the popes.

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