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mercoledì 24 marzo 2021

Papa Francesco ha escluso il ruolo di "corredentrice" (e di Mediatrice?) per la B. Maria Vergine

E così il Papa ne fa un'altra delle sue, e, ribadendo se stesso, ignora e dimentica non solo la teologia mariana dei grandi santi (San Luigi Maria Grignion de Montfort), non solo il Magistero di Pio IX (Ineffabilis Deus) Leon XIII (Ubi primumPio X (Ad diem illum) e Pio XI (Explorata res) e di Giovanni Paolo II (inter alia qui), non solo il Concilio Vaticano II (Lumen Gentium, 56, "Maria cooperò alla salvezza dell’uomo" e 62 "cooperò all'opera del Salvatore", “Maria Mediatrice”, capitoloVIII) ma addirittura le apparizioni di Amsterdam (riconosciute nel 2002 dal Vescovo di Haarlem, se pur non ancora dalla S. Sede) alla veggente Ida Peerdeman, avrebbe chiesto espressamente di proclamare un nuovo (ed ultimo) dogma con i titoli di “CorredentriceMediatrice Avvocata” coi quali Ella avrebbe salvato il mondo.

(si veda sulla vexata quaestio del titolo di Corredentrice e sul dogma l’articolo di LanuovaBussolaQuotidiana, e un altro qui - sulla disputa tra dontenuto e terminologia -, e qui sulla cooperazione di salvezza).

Dopo aver letto sopra,  suonano davvero incredibili  le parole del papa (e quasi si resta increduli a leggerle) che vi proponiamo come pubblicate dal sito della S. Sede, sull'udienza generale di oggi, mercoledì 24 marzo 2021. (sottolineato nostro). 

Roberto
Catechesi sulla preghiera - 27.
Pregare in comunione con Maria
Papa Francesco, 24 marzo 2021

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi la catechesi è dedicata alla preghiera in comunione con Maria, e ricorre proprio alla vigilia della solennità dell’Annunciazione. Sappiamo che la via maestra della preghiera cristiana è l’umanità di Gesù. Infatti, la confidenza tipica dell’orazione cristiana sarebbe priva di significato se il Verbo non si fosse incarnato, donandoci nello Spirito la sua relazione filiale con il Padre. Abbiamo sentito, nella lettura, di quel raduno dei discepoli, le pie donne e Maria, pregando, dopo l’Ascensione di Gesù: è la prima comunità cristiana che aspettava il dono di Gesù, la promessa di Gesù.

Cristo è il Mediatore, il ponte che attraversiamo per rivolgerci al Padre (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 2674). È l’unico Redentore: non ci sono co-redentori con Cristo. È il Mediatore per eccellenza, è il Mediatore. Ogni preghiera che eleviamo a Dio è per Cristo, con Cristo e in Cristo e si realizza grazie alla sua intercessione. Lo Spirito Santo estende la mediazione di Cristo ad ogni tempo e ogni luogo: non c’è altro nome nel quale possiamo essere salvati (cfr At 4,12). Gesù Cristo: l’unico Mediatore tra Dio e gli uomini.

Dall’unica mediazione di Cristo prendono senso e valore gli altri riferimenti che il cristiano trova per la sua preghiera e la sua devozione, primo tra tutti quello alla Vergine Maria, la Madre di Gesù.

Ella occupa nella vita e, quindi, anche nella preghiera del cristiano un posto privilegiato, perché è la Madre di Gesù. Le Chiese d’Oriente l’hanno spesso raffigurata come l’Odigitria, colei che “indica la via”, cioè il Figlio Gesù Cristo. Mi viene in mente quel bel dipinto antico dell’Odigitria nella cattedrale di Bari, semplice: la Madonna che mostra Gesù, nudo. Poi gli hanno messo la camicia per coprire quella nudità, ma la verità è che Gesù è ritratto nudo, ad indicare che lui, uomo nato da Maria, è il Mediatore. E lei segnala il Mediatore: lei è la Odigitria. Nell’iconografia cristiana la sua presenza è ovunque, a volte anche in grande risalto, ma sempre in relazione al Figlio e in funzione di Lui. Le sue mani, i suoi occhi, il suo atteggiamento sono un “catechismo” vivente e sempre segnalano il cardine, il centro: Gesù. Maria è totalmente rivolta a Lui (cfr CCC, 2674). A tal punto, che possiamo dire che è più discepola che Madre. Quella segnalazione, alle nozze di Cana: Maria dice “Fate quello che Lui vi dirà”. Sempre segnala Cristo; ne è la prima discepola.

Questo è il ruolo che Maria ha occupato per tutta la sua vita terrena e che conserva per sempre: essere l’umile ancella del Signore, niente di più. A un certo punto, nei Vangeli, ella sembra quasi scomparire; ma ritorna nei momenti cruciali, come a Cana, quando il Figlio, grazie al suo intervento premuroso, fece il primo “segno” (cfr Gv 2,1-12), e poi sul Golgota, ai piedi della croce.

Gesù ha esteso la maternità di Maria a tutta la Chiesa quando le ha affidato il discepolo amato, poco prima di morire in croce. Da quel momento, noi siamo collocati tutti sotto il suo manto, come si vede in certi affreschi o quadri medievali. Anche la prima antifona latina – Sub tuum praesidium confugimus, sancta Dei Genitrix: la Madonna che, come Madre alla quale Gesù ci ha affidati, avvolge tutti noi; ma come Madre, non come dea, non come corredentrice: come Madre. È vero che la pietà cristiana sempre le dà dei titoli belli, come un figlio alla mamma: quante cose belle dice un figlio alla mamma alla quale vuole bene! Ma stiamo attenti: le cose belle che la Chiesa e i Santi dicono di Maria nulla tolgono all’unicità redentrice di Cristo. Lui è l’unico Redentore. Sono espressioni d’amore come un figlio alla mamma – alcune volte esagerate. Ma l’amore, noi sappiamo, sempre ci fa fare cose esagerate, ma con amore.

E così abbiamo cominciato a pregarla con alcune espressioni a lei dirette, presenti nei Vangeli: “piena di grazia”, “benedetta fra le donne” (cfr CCC, 2676s.). Nella preghiera dell’Ave Maria sarebbe presto approdato anche il titolo “Theotokos”, “Madre di Dio”, sancito dal Concilio di Efeso. E, analogamente a come avviene nel Padre Nostro, dopo la lode aggiungiamo la supplica: chiediamo alla Madre di pregare per noi peccatori, perché interceda con la sua tenerezza, “adesso e nell’ora della nostra morte”. Adesso, nelle concrete situazioni della vita, e nel momento finale, perché ci accompagni – come Madre, come prima discepola – nel passaggio alla vita eterna.

Maria è sempre presente al capezzale dei suoi figli che partono da questo mondo. Se qualcuno si ritrova solo e abbandonato, ella è Madre, è lì vicino, come era accanto al suo Figlio quando tutti l’avevano abbandonato.

Maria è stata ed è presente nei giorni di pandemia, vicino alle persone che purtroppo hanno concluso il loro cammino terreno in una condizione di isolamento, senza il conforto della vicinanza dei loro cari. Maria è sempre lì, accanto a noi, con la sua tenerezza materna.

Le preghiere rivolte a lei non sono vane. Donna del “sì”, che ha accolto con prontezza l’invito dell’Angelo, risponde pure alle nostre suppliche, ascolta le nostre voci, anche quelle che rimangono chiuse nel cuore, che non hanno la forza di uscire ma che Dio conosce meglio di noi stessi. Le ascolta come Madre. Come e più di ogni buona madre, Maria ci difende nei pericoli, si preoccupa per noi, anche quando noi siamo presi dalle nostre cose e perdiamo il senso del cammino, e mettiamo in pericolo non solo la nostra salute ma la nostra salvezza. Maria è lì, a pregare per noi, a pregare per chi non prega. A pregare con noi. Perché? Perché lei è la nostra Madre.

20 commenti:

  1. e il Santo Padre ha ragione, e gli argomenti teologici che porta sono concreti: Gesù è l'unico mediatore tra Dio e gli uomini, e solo da lui traggono senso le 'mediazioni' della Deipara, degli Angeli e dei Santi
    la proclamazione del 'dogma della corredenzione' mariana oltre che teologicamente errato rischia solo di provocare confusione nei fedeli, in quanto in gran parte poco catechizzati e incapaci di cogliere tutti i dettagli (non necessità, subordinazione etc) che accompagneranno la definizione per chiarirla, con risultati probabilmente non piacevoli...

    le apparizioni di amsterdam sono stato solo riconosciute dal vescovo locale nel 2002, ma erano già state condannate dai suoi predecessori e dalla CDF nel '74 (http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19740525_signora-amsterdam_it.html). ma anche se fossero vere non possono costituire argomento in quanto non fanno parte del deposito della fede

    per il resto mi pare che il testo di Bergoglio trasudi di devozione verso Maria e incentivi il popolo ad affidarsi a Lei con fiducia

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    1. Ciò che crea confusione nei fedeli è ben altro. Si sa bennissimo che Cristo è il Redentore, ma Maria è a tutto titolo co-redentrice. Lei ha partecipato con i suoi dolori alla nostra redenzione, riconoscerlo con un dogma mi sembra il minimo, amche per distinguerci dai protestanti. O si vorrà assomigliare a loro? Anche noi, nel nsotro piccolo, siamo chamati a co redimere i peccatori con la nostra preghiera e le nostre opere.

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    2. Sappiamo bene che l'unico redentore è Cristo, mai incontrato uno che sostenesse il contrario. Le cose che creano confusione sono altre, tipo manipolazioni delle preghiere e dei sacri testi. Maria ha partecipato alla redenzione con i suoi dolori, mi sembra il minimo proclamarmo Urbi et orbi con un dogma. Anche per distinguersi dai protestanti. O si vuole diventare come loro?

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    3. in questo video può vedere Justin Welby, il cosiddetto 'primate' della Chiesa Anglicana, che partecipa un pellegrinaggio in onore dell'Assunzione di Maria https://twitter.com/justinwelby/status/1161972222392754177

      forse non lo sa, ma a parte le sette più radicali (calvinisti, zwingliani, battisti etc) molti protestanti non hanno problemi a onorare la Deipara e a riconoscere almeno due o tre dogmi legati a Lei
      quello che distingue da queste sette non è la venerazione verso la Tuttasanta, ma la fede riguardo all'azione della Grazia Divina, nella Presenza di Cristo nel Sacramento, nell'essenza del Sacrificio Eucaristico, nella natura dei Sacramenti e della Chiesa etc. tutte cose che sono state definite dai decreti del Tridentino, che bastano a distinguerci da loro

      ritengo che sia più che adeguata la definizione fatta da Paolo VI del Credo del Popolo di Dio riguardo Maria 'Associata ai Misteri della Incarnazione e della Redenzione con un vincolo stretto e indissolubile'

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    4. Non condannato, e falso
      Non constat de supernaturalitate non è constat de non supernaturalitate
      E un giudizio sospensivo di Romain

      E non si puo disprezzare la riconoscenza del vescovo locale.

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    5. il vescovo ha agito in contrasto con i suoi predecessori, e i giudizi negativi della CDF sono continuati, vedi:
      - 2005 http://www.miraclehunter.com/marian_apparitions/statements/amsterdam_statement_02.html
      - 2020 https://www.bisdomhaarlem-amsterdam.nl/?p=news&id=4486&t=Verduidelijking+ten+aanzien+van+de+Vrouwe+van+alle+Volkeren

      inoltre ha espresso dubbi dottrinali sul fatto che la Signora di Tutti i Popoli nelle apparizioni dica di sè 'che una volta era Maria'

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    6. Per Mauro: sul fatto che si sappia benissimo che Cristo è il Redentore, c'è da dubitare assai. Soprattutto che lo sappiano i preti di oggi. Si parte già dal presupposto che non ci fosse nulla da redimere, e che Cristo sia venuto per dirci di applicare un po' di giustizia sociale. Se gira un po' su fb in qualche profilo di prete, è così. Se ne leggono di ogni, e lo dico io che mi riconosco pienamente nella Chiesa del Vaticano II. Qualche prete nega perfino che Cristo sia Dio. Il documento della CdF sulle benedizioni li ha fatti sbarellare tutti. Un professore di teologia in seminario ha scritto che non è vero che l'umanità si divide in maschi e femmine: nella Genesi c'è scritto così perché era la mentalità del tempo e la Chiesa ha trasformato in dogma quel versetto "maschio e femmina li creò". Un altro prete-professore si fa fotografare mentre medita vestito da monaco buddista. Capirete che discutere di Corredenzione di Maria è come discutere del sesso degli angeli mentre Bisanzio è assediata, qua crolla tutto, e bisogna dire meno male che c'è Bergoglio che pone un freno.

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  2. Non è vero però che la Chiesa ha approvato tali apparizioni. Il giudizio ultimo della Congregazione per la Dottrina della fede è negativo!

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  3. Maria Santissima è l'unica mediatrice tra noi e Cristo come Cristo è l'unico mediatore tra noi e il Padre. Vi è un ordine

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  4. Aggiungo pure che essendo Maria la unica mediatrice tra noi e Cristo, di riflesso è anche corredentrice, ma lo è di riflesso e quindi questa sottigliezza teologica va tenuta bene a mente per evitare confusione. L'unica adorazione infatti è a Dio

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    1. ho incontrato fedeli a cui ho dovuto spiegare il dogma dell'Incarnazione di Cristo, che essi non capivano (c'era addirittura chi credeva che la Gesù come persona avesse iniziato a esistere solo al momento del concepimento virginale, o addirittura che Dio avesse in qualche modo 'fatto sesso' con Maria...) perchè non gli era stato spiegato o spiegato male
      riusciranno loro a percepire questa sottigliezza? io non credo

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    2. Non lo capiscono e infatti nel commento a cui tu mi rispondi sto dicendo che il Papa non può fare passare Maria come una Dea. Un conto se avesse sconsigliato il rivolgersi a Maria e allora sarebbe stato grave, ma mettere al centro Gesù della nostra opera di redenzione è corretto. Maria stessa vuole che guardiamo suo figlio. Se poi in futuro, visto che stiamo in un cambio di era mostruoso, Maria assumerà Lei il ruolo di salvatrice non lo so ma per ora il piano di Dio è sempre quello legato all' incarnazione di Gesù.

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  5. Nostra Segnora Corredentora, canta un antico cantico satdo riorendendo ciò che la teologia e la Chiesa ha sempre creduto. Questa sterpaglia modernista verra raccolta e cosumata dal fuoco.

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    1. in contrario la anafore degli Orientali (Crisostomo, Basilio, Giacomo etc), pur onorando la Deipara con molti aggettivi teologicamente forti (gloriosissima, tuttasanta, stracolma di benedizioni etc) la commemorano in un mondo sostanzialmente simile a quello con cui commemorano i defunti o tutte le altre persone, ovvero chiedendo a Dio di ricordarsi di lei, con l'aggiunta di chiedere che le per le preghiere sue e dei santi di avere l'aiuto divino
      quindi la vedono come un membro eminente (il più eminente e vicino al Mistero di Dio) della Chiesa, ma ancora un membro e non la Corredentrice

      per dirla come un noto esperto di liturgia bizantina (che forse esagera): le anafore orientali pregano per la Madonna come pregano per i nostri nonni

      per il resto: Buona festa dell'Annunciazione

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  6. Qualunque maschio battezzato può essere eletto Papa: quando ci sarà il Conclave, presentate ai cardinali la vostra candidatura con i dogmi che vorreste proclamare e può darsi che se date prova di sapienza vi eleggano.. potete iniziare già adesso ad inviare al Sacro Collegio faldoni di studi e memorandum per farvi conoscere, così sarete già pronti quando sarà il momento.

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  7. Theotokos non è un "titolo" come quelli definiti titoli storici nell'annuario pontificio. Theotokos è il dogma fondamentale della dottrina cattolica su Maria Santissima, ed è vero che fu sancito nel Concilio di Efeso, ma come riconoscimento e sanzione definitiva di quello che i cristiani avevano creduto da sempre. L'amore dei figli non porta esagerazioni, "De Maria Numquam Satis".
    E tutto ciò è verità evangelica, prima e molto al di sopra di qualunque apparizione.

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    1. però Theotokos più che un dogma mariano è un dogma cristologico: Maria è vera e propria Madre di Dio perchè è Madre di Gesù, il quale è vero Dio e vero Uomo, con le due nature unite nella Persona del Verbo

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  8. Mi pare di capire che Maria spaventa molti, fuori e dentro la Chiesa... Altro segno della sua missione.

    Curioso anche che chi osserva lacune dottrinali nei fratelli, invece di evangelizzarli e confermarli nella fede, preferisca annacquare la verità, servire un brodo tiepido. Non sto a ricordare cosa dice l'angelo a proposito dei tiepidi nell'Apocalisse...

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    1. Maria non spaventa nessuno, ma chi la ama fa la sua volontà che è di seguire suo figlio. La religione cattolica è cristocentrica, la ha fondata Cristo, nessuno toglie i meriti a Maria Santissima ma non si può fare confusione

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  9. C'è più odio verso Maria SS. in tanti commentatori modernisti che pascolano da queste parti che nei luterani! Belli questi "frutti del concilio". Hanno posto così tanto l'accento sull'uomo che ormai si adorano da soli, quali uniche fonti di vita e verità. Mai visto tanto orgoglio e disprezzo.

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