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lunedì 19 ottobre 2020

Orrori architettonici… e dove trovarli #6 a Lleida (Spagna)

Santa Maria dell’arch. Laia Renalias Esteve (anno 2016).

Lorenzo

Descrizione del progetto: «La vecchia chiesa di Vilanova de la Barca (Lleida, Spagna) è un edificio gotico del XIII secolo che fu parzialmente demolito nel 1936 a seguito dei bombardamenti durante la guerra civile spagnola. Da allora la chiesa era in generale stato di rovina, conservando solo l’abside, alcuni frammenti delle navate e la facciata ovest. Obiettivo principale del progetto è stato il ripristino dell’aspetto originario della chiesa e la sua trasformazione in una nuova sala polifunzionale. Il progetto mira a stabilire un dialogo architettonico tra le parti antiche e gli elementi nuovi, tra il passato e il presente.
La chiesa originaria ha pianta basilicale a due navate, presbiterio e cappelle laterali. L’edificio è lungo 22 metri e largo 7, con uno spazio interno che sale fino a 10 metri. Nella parte orientale, la costruzione superstite conserva due imponenti contrafforti laterali, probabilmente di origine romanica, e una volta a crociera del XVII secolo in stile tardo gotico nell’abside. L’intera chiesa è stata realizzata con un bugnato in pietra della zona che è stata in gran parte danneggiata dalle intemperie e dall’erosione del tempo. Più recentemente la chiesa è stata gravemente interessata dalla costruzione di una casa unifamiliare annessa nell’ex cimitero.
La parte più importante del progetto si è concentrata sugli elementi di rivestimento: la facciata e il tetto. Il progetto stabilisce una nuova facciata in mattoni basata su una trama a traliccio e un nuovo tetto in tegole arabe a due falde. L’intero sistema è concepito come un nuovo involucro ceramico architettonico che viene appoggiato dolcemente sui resti delle antiche mura. La facciata esterna si eleva ermetica e opaca, priva di finestre, come uno sfondo materico che riproduce la trama rugosa, densa e irregolare dei conci di pietra dell’antica chiesa, propugnando una continuità visiva e l’integrazione con il tessuto originale. La facciata interna è invece disegnata con un mattone bianco forato che rafforza il contrasto e la discontinuità tra le parti vecchie e quelle nuove. Dall’esterno viene ripristinata la percezione della vecchia chiesa, mentre all’interno l’edificio conserva l’atmosfera di riposo e introspezione dell’originario spazio sacro.» (trad. it.)

Foto esterni:





Foto interni:






1 commento:

  1. Ne hanno fatto una bella palestra. A chi servono più le chiese? Del resto la (ex) cattolicissima Spagna si è scelta come capo un centrosocialaro come Sanchez. Auguri!

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