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domenica 4 ottobre 2020

Auguri Italia! Oggi è la festa di San Francesco d'Assisi : "il suo saio ha ricamate le bellezze delle nostre terre dalle Alpi alla Sicilia!"

«Sono in te tutte le mie sorgenti» (Salmo 86 -87): fra le fonti sempre vive, culturali e artistiche degli italiani c'è Serafico Padre San Francesco d'Assisi , Pio XII, nel 1939, lo ha proclamato patrono d'Italia assieme a Santa Caterina da Siena. 
Non dimentichiamo mai che San Francesco con i fratelli e sorelle della penitenza pose le basi del movimento confraternale! Un "esercito" di donne e di uomini che hanno impreziosito con le opere di carità e di culto le terre italiane!  
"Di Francesco c'è n'è solo uno. Ed è italiano. E come gli italiani amava la bellezza. Per questo la sua povertà fu vera bellezza. Pura bellezza. Chi guarda il suo saio sentirà il profumo della bellezza. Vi vedrà ricamate le bellezze delle nostre terre dalle Alpi alla Sicilia. Vi troverà il bel canto. La semplicità dei bambini, il lavoro e l' ingegno degli italiani. Quando Francesco si spoglio' non fece altro che dare la possibilità a Gesù di incidere sul suo corpo la bellezza della Trinità. Egli la portò così bene addosso che ogni uomo e donna ancora oggi la possono ammirare nel saio esposto.
Quel saio che coprì il corpo del più Santo degli italiani. 
Se ci commoviamo dinanzi alle consumate vesti di Francesco non siamo lontani dal riconoscere la più alta bellezza: il Gesù Crocifisso e Risorto. Unico Signore e Salvatore della storia. La tunica di Francesco solo questo grida al mondo e null' altro" (C.F. un fedele di  un Coetus siciliano, che ringraziamo)
AC

" Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso".

Auguri Italia! Auguri Italiani!

 

San Francesco d’Assisi“la santità dell’Eucaristia ci chiede di essere puri, di vivere in modo coerente con il Mistero che celebriamo"  

Oggi vorrei presentarvi la figura di Francesco, un autentico “gigante” della santità, che continua ad affascinare moltissime persone di ogni età e di ogni religione. “Nacque al mondo un sole”.

... 

Per tre volte il Cristo in croce si animò, e gli disse: “Va’, Francesco, e ripara la mia Chiesa in rovina”. 

 

Questo semplice avvenimento della parola del Signore udita nella chiesa di S. Damiano nasconde un simbolismo profondo. Immediatamente san Francesco è chiamato a riparare questa chiesetta, ma lo stato rovinoso di questo edificio è simbolo della situazione drammatica e inquietante della Chiesa stessa in quel tempo, con una fede superficiale che non forma e non trasforma la vita, con un clero poco zelante, con il raffreddarsi dell’amore; una distruzione interiore della Chiesa che comporta anche una decomposizione dell’unità, con la nascita di movimenti ereticali. 

Tuttavia, in questa Chiesa in rovina sta nel centro il Crocifisso e parla: chiama al rinnovamento, chiama Francesco ad un lavoro manuale per riparare concretamente la chiesetta di san Damiano, simbolo della chiamata più profonda a rinnovare la Chiesa stessa di Cristo, con la sua radicalità di fede e con il suo entusiasmo di amore per Cristo. 

Questo avvenimento, accaduto probabilmente nel 1205, fa pensare ad un altro avvenimento simile verificatosi nel 1207: il sogno del Papa Innocenzo III. 
Questi vede in sogno che la Basilica di San Giovanni in Laterano, la chiesa madre di tutte le chiese, sta crollando e un religioso piccolo e insignificante puntella con le sue spalle la chiesa affinché non cada. 
E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita. Innocenzo III era un Papa potente, di grande cultura teologica, come pure di grande potere politico, tuttavia non è lui a rinnovare la Chiesa, ma il piccolo e insignificante religioso: è san Francesco, chiamato da Dio. Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo in comunione con lui. 


Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. 

 

 

 

 

Benedetto XVI, Udienza Generale 27 gennaio 2010, tutta la catechesi  QUI

 


L'esterno della chiesa di San Francesco d'Assisi di Montegiorgio (Fermo) dopo il terremoto del 2016 icona della condizione spirituale attuale dei cattolici in ogni parte del mondo.