Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

mercoledì 12 agosto 2020

Lo squallore della demagogia: la cattedrale di Sheffield ha sciolto il coro "per tenere conto delle diversità"

Il "modus canendi" dei cori  inglesi, eccelsi interpreti delle immortali pagine polifoniche antiche o moderne, suscita universalmente   grande  ammirazione  per le tante istituzioni corali del Regno Unito.
Papa Benedetto XVI, fine musicista, ha più volte espresso il suo compiacimento nei confronti dei c0mplessi corali inglesi che aveva avuto il piacere di ascoltare. 
La stampa inglese ha  riportato in questi giorni la notizia che i canonici della cattedrale di Sheffield, approfittando della forzata interruzione delle prove di canto a causa della pandemia  del "coronavirus",
hanno sciolto il rinomato coro della cattedrale, vanto di quella popolosa città industriale: una nota stonata che riflette lo stato confusionale che affligge , da tempo, anche il clero anglicano. 
Dopo 490 anni  assistiamo dunque alla fine dell'abile equivoco della chiesa riformata d'Inghilterra che ha sempre "giocato" sul mantenimento di alcune forme liturgiche esterne per nascondere il vuoto sacramentale  della perdita  del sacerdozio ministeriale e della successione apostolicaanche  i gloriosi complessi corali anglicani sono travolti dalla vuota demagogia dei loro pastori che invece che lodare e pregare Dio vogliono "tenere conto delle diversità e dell'inclusione". Una fetta di clero che, visti i tempi, è alla ricerca di  un nuovo "mestiere sociale e alla moda": una costante per i protestanti di ieri e di oggi "abyssus abyssum invocat"!
Il decano  Peter Bradley, al pari di tanti pastori cattolici,  s'è infatti messo in testa che la musica chiesastica deve riflettere i cambiamenti che la città sta subendo a causa dei rapidi cambiamenti demografici, etnici e culturali: un tipo di linguaggio "umanissimo" ( che si riscontra purtroppo anche in taluni settori cattolici) che ha in odio  il residuo simbolismo liturgico e con esso il canto e la musica sacra, complementari alla preghiera, che fanno pregustare il mistero della liturgia celeste.
I "tradizionalisti" anglicani si sono ribellati per tale assurda decisione che cancella secoli di storia: verranno abbandonati i "volti angelicati dei ragazzi del coro in gorgiera bianca che hanno fatto parte della cultura della chiesa". (link sotto
La stampa progressista e di sinistra sostiene ovviamente i canonici distruttori: "i coristi di solito provenivano da ambienti privilegiati (sic! N.d.R.), venivano istruiti da esperti maestri di musica in scuole a pagamento annesse alle cattedrali e alle parrocchie offrendo agli spettatori della squisita musica corale, spesso in latino. ( una grave colpa per i giornalisti demagogicamente progressisti N.d.R.) Alcune di queste cose sono mutate. Ad esempio quasi 30 anni fa furono ammesse le prime ragazze nel coro della cattedrale di Salisbury determinando il cambiamento della struttura di molti cori (fino ad allora basati sulle soli voci bianche dei bambini N.d.R.). Ora la cattedrale di Sheffield (diocesi dal 1914 N.d.R) sta facendo un ulteriore passo avanti, sciogliendo il suo coro per fare un percorso " completamente nuovo" con una nuova squadra di coristi che possa riflette l'impegno in una città che cambia. ( la demagogia sinistrosa è euguale in tutto il mondo: si affida alle chimere incantatrici! N.d.R.)
La cattedrale perseguirà "un nuovo modello per la vita corale anglicana qui, con una rinnovata ambizione di impegno e inclusione" ( da queste vuote parole  non ci aspettiamo nulla di buono. N.d.R.) , si legge in una dichiarazione sul suo sito web
L'improvvisa chiusura del coro ha gettato sconcerto nei genitori dei coristi e ha fatto inalberare i tradizionalisti nella Chiesa d'Inghilterra e dei circoli di musica classica. 
La questione è  venuta nel mezzo a una tensione più ampia sulla sua direzione futura che la Chiesa d'Inghilterra vorrà intraprendere. 
Molti nella leadership della Chiesa d'Inghilterra e nei ranghi clericali sognano una chiesa che sia rivolta all'esterno, diversificata, impegnata nell'azione sociale e accessibile a tutti. (esattamente quel che sta avvendo in tanti settori cattolici... N.d.R.)
Ma altri temono che la modernizzazione possa abbandonare tradizioni secolari che credono siano l'essenza della chiesa: musica corale, abiti e paramenti clericali, edifici antichi, ritualità e liturgia. 
Peter Bradley, il decano della cattedrale di Sheffield, ha dichiarato: “La città ( realtà industriale di 552 000 abitanti N.d.R.) sta cambiando abbastanza rapidamente e riteniamo che la musica della cattedrale debba avere una portata più ampia. Vogliamo essere più ambiziosi, e questo significa impegnarci con un gruppo più ampio di bambini e raggiungere alcune parti della città che non abbiamo mai toccato prima ".(Cfr.Articolo di Harriet Sherwood su The Guardian QUI

Per "tener conto delle diversità" i canonici anglicani silenzieranno anche le campane della Cattedrale per dare concretamente "nuovo inizio"  al "muezzin" che dal campanile  inviterà alla preghiera i sempre più numerosi fedeli musulmani?
"Motus in fine velocior!
AC




La cattedrale di Sheffield scioglierà il coro per tenere conto delle diversità 

Mettendosi in rottura con secoli di tradizione, la cattedrale di Sheffield vuole abbandonare il suo coro per iniziare un "nuovo inizio" con un nuovo ensemble di coristi che riflette e interagisce con una città sempre più diversificata. 
Una dichiarazione pubblicata mercoledì sul sito web della cattedrale afferma che è necessario un "cambiamento significativo". 
Il Capitolo,  che amministra la cattedrale, ha aggiunto di aver  ideato "un nuovo modello per la vita corale anglicana qui, con una rinnovata ambizione di impegno e inclusione".
Sebbene il dipartimento di musica della cattedrale fosse stato oggetto di una revisione, la chiusura del coro è stata inaspettata e probabilmente farà infuriare i tradizionalisti nella Chiesa d'Inghilterra e nei circoli di musica classica. 
A parte una manciata di cantanti adulti, l'attuale coro proviene in gran parte dalle scuole della zona di Sheffield (comprese le scuole private) e offre principalmente musica della tradizione corale anglicana. Peter Bradley, il decano della cattedrale, ha dichiarato: "La città sta cambiando abbastanza rapidamente e riteniamo che la musica della cattedrale debba avere una portata più ampia. Vogliamo essere più ambiziosi, e questo significa impegnarci con un gruppo più ampio di bambini e raggiungere parti della città cosa che non abbiamo mai fatto prima ". 
Il decano ha aggiunto che in  futuro, potrebbe esserci più di un coro tratto da un numero maggiore di bambini e di studenti universitari. 
Il decano Bradley sostiene che la popolazione di Sheffield e dell'area circostante sta crescendo, diventando più giovane e diversificata ( sottolineatura nostra N.d.R.) tanto che  negli ultimi anni la cattedrale ha accolto i rifugiati e sostenuto le persone che vivono per strada: “dobbiamo impegnarci con le persone che fanno parte di questa città che cambia. Crediamo fortemente nell'uguaglianza e nel dare a quanti più bambini possibile l'opportunità di cantare al massimo livello ". 
Il fascino della musica sacra, ampiamente apprezzato dai fedeli, secondo Bradley era a volte "presentato in un modo che può essere visto come elitario". (L'ideologia falsifica ed umilia la realtà: i fedeli hanno sempre amato il "loro" coro sostenendolo generosamente! N.d.R.)
Bradley ha riconosciuto che la decisione di chiudere l'attuale coro avrebbe "causato un vero dolore" ed ha espresso la speranza che alcuni  coristi attualmente in servizio diventeranno membri del nuovo coro, che si formerà questa estate dopo la nomina di un nuovo canonico precentore. ( Quante analogie con il destino di alcune rinomate cappelle musicali italiane distrutte in brevissimo tempo dopo il Concilio Vaticano II. N.d.R.)
Il nuovo coro continuerà a eseguire musica della tradizione corale anglicana ma amplierà il suo repertorio. "Questo tipo di cambiamento nel nostro tipo di istituzione può essere immensamente doloroso, ma non è un motivo per non andare avanti. La mia opinione è che molte cattedrali apporteranno cambiamenti simili nei prossimi anni. "Sarà un'estate un po' torrida per noi, ma non ci rifugeremo in un bunker." 
La decisione di sciogliere il coro non è legata tuttavia alla pandemia Covid-19, che ha minacciato il futuro di diversi cori delle cattedrali, ha voluto replicare una fonte. 
Tuttavia, il recente blocco, durante il quale i cori non sono stati in grado di esercitarsi insieme, ha fornito l'opportunità di avviare un cambiamento radicale. ( si tratta invece di un atto di schifoso sciacallaggio contro i cantori e contro quella storica istituzione corale! N.d.R.)
"Non pensavamo  ad un risultato così sorprendentemente  veloce", ha detto Bradley,  i cori hanno degli schemi fissi : è bastato scardinarli gradatamente" (è stato facile distruggere un'istituzione! E' stato "facile" perpetrare il velocissimo scioglimento del coro quando , a causa delle disposizioni sanitarie, i fedeli non si potevano ribellare essendo l'opinione pubblica concentrata sull'emergenza sanitaria. Facile no? N.d.R.)
James Bingham, ex membro del coro della cattedrale di Sheffield che ora lavora nell'Irish National Opera, s' è detto sconvolto per la decisione della cattedrale, twittando: "Ciò implica che la ricca tradizione corale della chiesa anglicana è da biasimare per la sua influenza in declino". 
"La musica corale è una delle grandi eredità culturali della Chiesa d'Inghilterra", ha dichiarato James Bingham al Guardian agggiungendo che l'idea che la musica classica fosse elitaria era fuorviante.
"A Sheffield [cattedrale]  ogni giorno viene eseguita gratuitamente della musica "straordinaria"  nel centro della città : tutti ne possono usufruire." 
Da studente all'Università di Sheffield, Bingham aveva alternato il suo impegno musicale nel coro cantando cinque volte a settimana per tre anni. 
Bingham ha sottolineato che i  cori sono delle comunità fortemente affiatate: la coesione è determinata dalle  frequenti esibizioni e dalle prove di canto. “Il coro della cattedrale occupa ancora un posto importante nel mio cuore. Se ciò fosse accaduto mentre ero ancora lì, avrei il cuore spezzato. " 

Fonte : The Guardian QUI 

Foto 1: Alcuni bambini coristi della cattedrale di Sheffield in una foto del 1985. Photograph: JPIMedia/SWNS.com (da The Guardian cit.)

2 commenti:

  1. Se è per quello, da noi hanno smantellato tutto molto prima.

    RispondiElimina
  2. Quello che è stato descritto nell'articolo de The guardian è avvenuto di recente , solo qualche mese fa, prima dello svilupparsi della tremebonda pandemia letale del covid-19 nella prelatura di Loreto: in barba alla tradizione secolare è stata in malo modo distrutta la cappella musicale vanto di quel santuario mariano. Anche i prelati cattolici, come quelli anglicani, hanno salutato festanti l'arrivo del virus mortale per dare attuazione concreta alle loro macchinazioni carbonare: continuare a sfasciare quel che poco è rimasto di bello e di liturgicamente apprezzabile nelle loro comunità. Saranno le nuove generazioni a soffrire delle distruzioni senza senso degli attuali cospiratori rivestiti degli abiti clericali. Signore abbi pietà di noi!

    RispondiElimina