Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?
Tanto per cambiare un altro liturgista che scrive eresie: "Gli omosessuali hanno lo stesso diritto a un partenariato responsabile degli eterosessuali”.
Prima o poi Gesù perderà la pazienza.
Luigi
Informazione Cattolica, 5-6-20
Padre Ewald Volgger, un sacerdote austriaco, spera che sia solo questione di tempo prima che la Chiesa “riconosca una relazione tra persone dello stesso sesso come sviluppo comune della vocazione battesimale”.
“Il nocciolo della questione è, ovviamente, il riconoscimento del rapporto sessuale come un prezioso bene umano”, ha spiegato il liturgista. “È quindi utile per la discussione che descriviamo questa benedizione come un sacramentale, in modo da non anticipare i progressi equiparandolo subito al sacramento del matrimonio”.
Secondo Volgger quando il magistero della Chiesa “riconosce una relazione omosessuale come uno sviluppo comune della vocazione battesimale, esprime che Dio è presente e attivo in Gesù Cristo. Questo costituisce il carattere sacramentale della relazione. La designazione non è l’obiettivo principale; ciò che è essenziale è il riconoscimento del modo di vivere comune di due partner dello stesso sesso che Dio riunisce”.
Naturalmente Volgger non è riuscito a spiegare come la grazia entrerebbe in gioco nel contesto di una relazione basata sull’attività genitale tra due persone dello stesso sesso che la Chiesa insegna essere oggettivamente e gravemente peccaminoso. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, infatti, afferma: “L’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati». Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati” (n. 2357)
Secondo Volgger, il Catechismo deve semplicemente essere cambiato. “Anche se il Catechismo lo formula ancora in modo molto apodittico, ciò non significa che non possa essere rivisto”, ha affermato spavaldo.
Volgger ha anche fatto riferimento a “nuove intuizioni” in teologia biblica, teologia morale ed etica e allo stesso tempo, ha ammesso che “abbiamo una lunga strada da percorrere”, date le differenze da paese a paese, così come nel dialogo ecumenico e interreligioso, aggiungendo che c’è un percorso da seguire e un “obiettivo è in vista”.
“Benedicendo le relazioni omosessuali”, la Chiesa “mostrerebbe apprezzamento per questa relazione” e “esprimerebbe simbolicamente l’amore di Dio per l’uomo”, secondo Volgger che ha sottolineato che le persone attratte dallo stesso sesso sono già integrate nella vita della Chiesa, “dalla parrocchia ai massimi livelli della gerarchia ecclesiastica”. Sulla base di questa affermazione, ha affermato, “Se la Chiesa lo riconosce apertamente e riconosce il carattere di queste persone, allora anche la Chiesa aprirà la strada a una vita in coppia omosessuale”.
“Gli omosessuali hanno lo stesso diritto a un partenariato responsabile degli eterosessuali”, ha concluso Volgger.
E’ inutile sottolineare che questo sacerdote va contro la Sacra Scrittura, sia veterotestamentario che neotestamentaria, Parola di Dio che condanna senza mezzi termini la pratica dell’omosessualità, come è stata ampiamente condannata dalla Tradizione della Chiesa e dal Magistero bimillenario della Chiesa Cattolica.
Adesso si spera che qualcuno intervenga affinché questo sacerdote accetti gli insegnamenti della Chiesa Cattolica oppure venga sospeso a divinis. Ma dubitiamo, purtroppo, che questo accadrà!
ANGELICA LA ROSA
Un sacerdote (omosessuale) della Chiesa Cattolica...
RispondiEliminaSospeso a divinis? Farà carriera!
RispondiEliminama nella chiesa cattolica si sono sempre annidati i gay . era l'unico posto fino a poco tempo fa che i maschi dormivano coi maschi. e infatti decidevano di non sposarsi perché così gli andava bene. e diventavano preti forse anche papi tra cui anche paolo vi di cui si dice che con un attore, leggete leggete. non so se accanirsi così tanto contro i gay. a me non interessa facessero ciò che vogliono.
RispondiEliminaIeri girando percaso sono capitato in alcune tv private ed anche a Tv2000, vedo questi pretini televisivi tutti agghindati come showman del Grande Fratello che esageratamente effemminati parlavano di Chiese e Santi....solo allora mi sono reso conto conto del perchè questa gentaglia ha cosi preso potere nella Chiesa tanto da sovvertire le norme fondamentali del Cristianesimo.
RispondiEliminaÈ vero. È già nauseante un certo modo di parlare e di atteggiarsi. Credono di essere "alla moda" (quando questo modo antipatico di porsi, nella società, comincia a stancare e ad essere desueto; nella Chiesa le mode arrivano sempre in ritardo, e c'è sempre qualcuno che, soffrendo di un complesso d'inferiorità verso il "mondo esterno", tenta goffamente di adeguarsi).
EliminaMa perché per tutti costoro, per i Martin e i Vollger e Zanchetta eccetera continuate a usare le apposizioni Padre e Sacerdote e Monsignore? Io non ci sprecherei nemmeno un generico Signor. Tale Martin, Tale Vollger… fin troppo.
RispondiEliminacerto che nelle caserme e nei seminari si sono sempre rifugiati i mezzi e mezzi. non biasimo nessuno ma adesso che nelle caserme ci sono lr femmine c'è da divertirsi
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