Alcune interessanti considerazioni sull'argomento, principalmente per i sacerdoti che celebrano anche il novus ordo.
Luigi
25 Maggio 2020 Pubblicato da Marco Tosatti
Cari amici Stilumcuriali, ci sembra utile e interessante portare a conoscenza la risposta che don Nicola Bux ha dato a sacerdoti e fedeli che gli chiedevano delucidazioni e chiarimenti sulle disposizioni relative all’Eucarestia in questo periodo di riapertura della messa al popolo. Buona lettura.
§§§
Suscita grande discussione l’uso del guanto per amministrare la Comunione, ritenuto
indegno ovvero sacrilego, perché – annota il Catechismo della Chiesa Cattolica (2020) – riguarda maxime l’Eucaristia, e tutt’altro che sicuro dal lato igienico. Il punto è che i ministri sacri, sacerdoti in primis, magari non hanno intenzione di profanare il Sacramento, ma non sanno cosa voglia dire trattare degnamente, cioè in rapporto al valore intrinseco della realtà in questione. Chi porterebbe a tavola un piatto di minestra con guanti di lattice? Finirebbe per suscitare sospetto nei commensali. Quindi, perché stupirsi dei fedeli che si sdegnano per simile trattamento riservato all’Eucaristia?
Dunque, siamo dinanzi a carente formazione umana e cristiana a riguardo. Eppure le precauzioni a cautela ovvero custodia del Santissimo esistono. Invece sembra che oggi, al contrario, ci si voglia cautelare da esso. Basterebbe quindi attuarle attentamente, o ripristinarle se abbandonate inopinatamente, perché sono confermate o non smentite dall’Ordinamento Generale del Messale Romano (OGMR ed.it. 2004). Esse sono finalizzate a trattare con devota dignità i vasi sacri che contengono l’Eucaristia, cosa che implica anche la purezza igienica delle mani; e questo sin dai tempi antichi. Per esempio, nella forma straordinaria del rito romano, dopo aver consacrate le specie, il sacerdote mantiene i pollici e gli indici uniti, onde non toccare altro fino alla Comunione dei fedeli conclusa. Per non dire dell’incenso, che ha potere sanificante; anche per questo gli Orientali lo usano, in molti momenti del rito, incensando il luogo sacro, oltre che persone e oggetti sacri. Ciò è previsto anche nei riti romano e ambrosiano, ma da taluni è ritenuto segno di trionfalismo.
indegno ovvero sacrilego, perché – annota il Catechismo della Chiesa Cattolica (2020) – riguarda maxime l’Eucaristia, e tutt’altro che sicuro dal lato igienico. Il punto è che i ministri sacri, sacerdoti in primis, magari non hanno intenzione di profanare il Sacramento, ma non sanno cosa voglia dire trattare degnamente, cioè in rapporto al valore intrinseco della realtà in questione. Chi porterebbe a tavola un piatto di minestra con guanti di lattice? Finirebbe per suscitare sospetto nei commensali. Quindi, perché stupirsi dei fedeli che si sdegnano per simile trattamento riservato all’Eucaristia?
Dunque, siamo dinanzi a carente formazione umana e cristiana a riguardo. Eppure le precauzioni a cautela ovvero custodia del Santissimo esistono. Invece sembra che oggi, al contrario, ci si voglia cautelare da esso. Basterebbe quindi attuarle attentamente, o ripristinarle se abbandonate inopinatamente, perché sono confermate o non smentite dall’Ordinamento Generale del Messale Romano (OGMR ed.it. 2004). Esse sono finalizzate a trattare con devota dignità i vasi sacri che contengono l’Eucaristia, cosa che implica anche la purezza igienica delle mani; e questo sin dai tempi antichi. Per esempio, nella forma straordinaria del rito romano, dopo aver consacrate le specie, il sacerdote mantiene i pollici e gli indici uniti, onde non toccare altro fino alla Comunione dei fedeli conclusa. Per non dire dell’incenso, che ha potere sanificante; anche per questo gli Orientali lo usano, in molti momenti del rito, incensando il luogo sacro, oltre che persone e oggetti sacri. Ciò è previsto anche nei riti romano e ambrosiano, ma da taluni è ritenuto segno di trionfalismo.
Ecco in breve alcune precauzioni esistenti:
- i vasi (patena, pisside, calice) e i lini sacri(corporale, palla,purificatoio)a contatto con le Specie consacrate devono essere coperti. Soprattutto il corporale, nella borsa. Poi coprire lodevolmente il calice con un velo OGMR 118 e 183.
- Purificare attentamente le mani con acqua (si potrebbe aggiungere un igienizzante, oppure fette di limone e mollica di pane) e asciugarle per bene col manutergio(ovvero asciugamano liturgico) 145.
- Purificare le dita nel calice onde disciogliere eventuali frammenti consacrati 163. Si osservi il titolo ‘La purificazione’ : 278-279-280.
- Asciugare col purificatoio (lino liturgico per astergere il calice) (ivi).
Se si mettessero in pratica queste norme, il Santissimo Sacramento verrebbe trattato come si conviene e i fedeli ne sarebbero rasserenati nello spirito e nel corpo.
bux un modrrnista come tanti
RispondiEliminaLa comunione sulla mano venne approvata da Paolo VI nel 1966 e confermata da Giovanni Paolo II nel 1983. Ci sono migliaia di articoli a riguardo.
RispondiEliminaEra comunque un indulto alla prassi di riceverla in bocca
EliminaEra il Cavallo di Troia a quello che è successo dopo!
EliminaEra inconcepibile cose del genere se i protestanti non fossero entrati in Chiesa col Conciliabolo II e i due "Santi" lo hanno approvato!
S.Paolo VI era contrario alla comunione e in mano.
EliminaFu approvata dopo vari tentativi votazioni contrarie a stento solo nel 1989.
S.Paolo VI e'morto nel 1978.
San Paolo VI ha picconato la Chiesa nelle fondamenta facendola tremare e Woytilia ha fatto l'equilibrista tra conservatori e progressisti....Bergoglio ha invece applicato il Concilio.
Eliminase la chiesa ha approvato significa che si può fare. se no fatevi protestanti
RispondiEliminaQuesta Chiesa è già diventata protestante, non occorre diventarlo, si informi!
Eliminalo dice lei, ma la Chiesa non ha ancora comunicato questo cambio di religione. forse lei volendo rimanere legato agli antichi merletti, e comunione sulla lingua pensa ciò. ma tutti i documenti di modifica sono stati approvati dai papi o ero leggi della chiesa. se lei non vuole rispettare le leggi è un bandito. nel linguaggio della chiesa è eretico. e menomale che la chiesa è cambiata se no sarebbe stato arso vivo. accetti la Misericordia e la dispensi ai suoi fratelli vivrà più felice.
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