Il post che proponiamo sembrerebbe tratto da uno dei tanti episodi tristemente accaduti durante la persecuzione dei cristiani ai tempi della rivoluzione francese: un anzianissimo Sacerdote e una decina di fedeli sono stati messi alla pubblica gogna... pronti per essere ghigliottinati.
E' accaduto che a Castello di Agogna la comprensibile paura del contagio del coronavirus, ma anche uno strisciante anticlericalismo, non hanno risparminato l'anzianità e la dignità di un anziano prete che, per diritto divino, deve svolgere il svolgere il proprio ministero sacerdotale non facendo mancare ai suoi figli d'adozione il Santo Sacrificio della Messa del precetto domenicale.
E' accaduto che a Castello di Agogna la comprensibile paura del contagio del coronavirus, ma anche uno strisciante anticlericalismo, non hanno risparminato l'anzianità e la dignità di un anziano prete che, per diritto divino, deve svolgere il svolgere il proprio ministero sacerdotale non facendo mancare ai suoi figli d'adozione il Santo Sacrificio della Messa del precetto domenicale.
Su pressione di alcuni cittadini il Sindaco del paese dov'è stata celebrata la Messa "illegale", è stato costretto a denunciare ai carabinieri quel grande reato accaduto nel suo comune per non rischiare una denuncia per omissione di atti d’ufficio.
Siamo seri: una manciata di fedeli che hanno assistito alla Messa all'interno della loro spaziosa chiesa parrocchiale ( v. foto sotto) avrebbero costituito una credibile minaccia di contagio per la popolazione oppure, con la scusa del coronavirus, siamo arrivati alla delazione e alla denuncia dei preti e dei fedeli che fanno il loro dovere?
Maria Madre e Regina dei Sacerdoti prega per noi!
AC
Parroco vìola il divieto e celebra la messa a Castello d'Agogna (Pavia):
segnalazione al sindaco
Restrizioni, e veri e propri divieti.
L'Italia, soprattutto quella del Nord, vive da due settimane una realtà mai affrontata prima. Colpa del coronavirus, la cui diffusione il governo ha il dovere di contenere prima che diventi pandemia.
Tanti sforzi si sono resi necessari, eppure c'è chi non ha voluto rispettare le limitazoni imposte dal periodo.
Come Don Antonio Lunghi, parroco di 87 anni, che domenica 1 marzo, a Castello d'Agogna (Pavia), piccolo comune della Lomellina, ha celebrato la messa con la presenza dei fedeli, non rispettando il divieto inserito nell'ordinanza sul Coronavirus.
Dopo il suono delle campane Don Antonio ha raggiunto l'altare senza però chiudere le porte della chiesa.
Così circa venti fedeli sono entrati e hanno seguito la funzione.
Il fatto non è passato inosservato.
Il fatto non è passato inosservato.
Qualche residente di Castello d'Agogna l'ha segnalato al sindaco.
Don Antonio, dal canto suo, si è giustificato dicendo che non aveva ben compreso il contenuto dell'ordinanza.
Fonte: TGcom 24 QUI
Le immagini della ( grande e spaziosa ) chiesa Parrocchiale della Natività di Maria a Castello d'Agogna, Diocesi di Vigevano
Le immagini della ( grande e spaziosa ) chiesa Parrocchiale della Natività di Maria a Castello d'Agogna, Diocesi di Vigevano
Il video delle campane della chiesa
(saranno incriminate anche le campane?)
Leggere anche l'articolo de Il Giornale
sulla triste vicenda di Castello di Agogna
Non so se le autorità civili possano impedire ai fedeli di radunarsi in chiesa per la messa. Avevo letto in rete un articolo dove si sosteneva che, in base al Concordato e alla Costituzione, ciò non sarebbe possibile. Ora non ricordo dove fosse quell'articolo, ma dovreste provare a chiedere a qualche giurista esperto in materia. Infatti la decisione di non celebrare le messe è stata presa dai vescovi, per venire incontro alle richieste delle autorità civili, ma non so se queste abbiano il potere di intervenire su cosa si fa in chiesa.
RispondiEliminaLa rivoluzione francese è ancora in pieno svolgimento: "Nel distruggere la religione imitate la Francia, ma con prudenza. Eccitate la discordia tra i preti. cercate fra di essi i più nemici della religione, e in questi troverete gli apostoli della filosofia" (Napoleone Bonaparte, lettera a Gia Galeazzo Serbelloni). Massoni e comunisti, con l'ausilio dei cattocomunisti, stanno portando a termine il piano rivoluzionario.
RispondiEliminaA parte la psicosi dell'untore di manzoniana memoria, tutti i pretesti, anche più ignobili, sono buoni per aggredire la Chiesa cattolica; è una emergenza mondiale, accettata supinamente e lasciata correre,come " segno dei tempi" spesso subdolamente aiutandola, consapevolmente, senza alcuna difesa e abbandonando i fedeli alle forze del male.
RispondiEliminaQuesto parroco dovrebbe andare a scuola dal "teologo" Vito Mancuso, secondo il quale, dal basso psicopatico della sua insipienza , ha così twittato: "In realtà la messa è un'invenzione della Chiesa".
RispondiEliminaDavvero triste questa vicenda che infonde però in noi la considerazione che vista la gravità della situazione sanitaria dovremo abituarci all'idea di ascoltar messa in condizioni di sicurezza: l'uno lontano dall'altro. Che il Signore ci aiuti!
RispondiEliminaEh sì...proprio gravissima la situazione sanitaria! Una boccata d'aria fuori casa e si rimane secchi! Ma per favore!
EliminaAlla faccia del coraggio... Ma un po' di spina dorsale non ce l'avete?
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