Parliamo di Sua Eccellenza Reverendissima il Vescovo Terence Drainey della diocesi di Middlesbrough in Inghilterra.
Poveri fedeli inglesi.
Luigi
Di Sabino Paciolla|7 Gennaio, 2020
Il vescovo Terence Drainey si rifiuta di incontrare le persone preoccupate per il sostegno della diocesi di Middlesbrough all’agenda del “Pride”.
Di seguito l’articolo scritto da Paul Smeaton pubblicato su LifeSiteNews.
Eccolo nella mia traduzione.
I fedeli laici cattolici della diocesi britannica di Middlesbrough lanciano un allarme sulle attività incontrollate del “ministero” LGBT+ nella loro diocesi. L’anno scorso, il “ministero” ha ospitato una bancarella in occasione di un evento locale “Pride” omosessuale, e il suo sito web e le pagine dei social media mostrano una croce con i colori della bandiera arcobaleno.
LifeSite ha recentemente riportato il crescente numero di “Messe LGBT” celebrate nelle diocesi cattoliche in Inghilterra. Middlesbrough è una di queste diocesi, con una Messa LGBT+ mensile che si svolge dal dicembre 2017. La celebrazione avviene presso il famoso York Bar Convent, il più antico convento cattolico d’Inghilterra, risalente al 1686.
La diocesi di Middlesbrough promuove il sito web Middlesbrough Diocese Diocese LGBT+ Ministry sulla sua pagina ufficiale della diocesi. La stessa pagina web promuove anche un gruppo Facebook dedicato al “ministero”. Nel giugno 2019, su questa pagina Facebook è stato pubblicato un album di foto che mostrava la partecipazione del gruppo all’evento “Pride” a York. Questo evento è stato condotto da scolari della zona.
Il sito web del Ministero LGBT+ della Diocesi di Middlesbrough chiarisce che il ministero è un’iniziativa dell’ordinario locale, il vescovo Terence Drainey, e che il gruppo ha il suo sostegno. Lo dichiarano sulla loro homepage:
Il nostro Padre in Dio, il Vescovo Terence (Terry) Drainey, è chiaro [nel dire che] che qui nella diocesi c’è una calorosa accoglienza per tutti, e ciò include in modo esplicito i membri della comunità LGBT+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, e coloro che si identificano sotto il segno “più”), così come i loro amici e le loro famiglie.
LifeSite è stata ora informata di una serie di altre attività del ministero LGBT nella sua diocesi di Middlesbrough, tra cui la pubblicazione di posts sui social media da parte di membri di spicco del ministero LGBT+, la loro associazione con gruppi che promuovono idee in contraddizione con l’insegnamento cattolico e l’evidenza che le scuole all’interno della diocesi potrebbero utilizzare controversi programmi educativi pro LGBT+.
I fedeli cattolici hanno scritto una serie di lettere al vescovo Drainey, ma ritengono che le loro preoccupazioni non siano state adeguatamente affrontate. Il vescovo Drainey si è rifiutato di incontrarli. Ha detto a LifeSite che sentiva che qualsiasi cosa avesse detto “non sarebbe stata soddisfacente ai loro occhi” ed era chiaro che “un incontro non avrebbe offerto loro una soddisfazione maggiore della mia lettera”.
Nelle lettere a Mons. Drainey, i fedeli cattolici hanno sottolineato la loro preoccupazione per la partecipazione dei gruppi diocesani agli eventi locali “Pride” e per alcuni post sui social media di padre Tony Lester e Dr. Johan Bergström-Allen, le due persone elencate come contatti sul sito web della Diocesi di Middlesbrough LGBT+ Ministry.
Il Dr. Bergström-Allen, presidente del Consiglio Pastorale del Ministero LGBT+, ha pubblicato sulla sua pagina di Instagram le foto del suo coinvolgimento nell’evento “Pride” di Hull nel luglio 2019. La sua pagina include una serie di immagini e video tratti dall’evento di luglio, tra cui diverse immagini e video di una rappresentazione sovradimensionata di Gesù Cristo che indossa una fascia arcobaleno.
Su uno di questi post il dottor Bergström-Allen ha pubblicato il messaggio “La vostra Chiesa ha questo aspetto? #GodisInclusive #Pride”.
La sua pagina mostra anche una serie di immagini dell’evento “Pride” di York del giugno 2019, dove il “ministero” diocesano ha ospitato la propria bancarella. Una di queste immagini mostra una “drag queen” raffigurata in una cornice di cartone ritagliata in modo da assomigliare a un post di social-media con il marchio “Middlesbrough Diocese LGBT+ Ministry”, insieme all’immagine di una croce riempita con i colori dell’arcobaleno. L’immagine della croce arcobaleno appare sul sito web del ministero, sulle pagine dei social media e sulle pubblicità. Accompagnando il post, il Dr. Bergström-Allen ha scritto: “50 anni fa le drag queen hanno guidato le rivolte di Stonewall e dato il via al moderno movimento LGBT+. Stanno ancora combattendo e sono favolose”. Diverse altre immagini di membri del pubblico che posano per foto simili sono pubblicate sulla pagina Facebook del ministero LGBT+ della diocesi di Middlesbrough. I nostri contatti nella diocesi di Middlesbrough ci dicono che questa immagine era originariamente anche sulla pagina Facebook del “ministero”, ma non viene più visualizzata.
Stonewall è un gruppo di lobby LGBT leader nel Regno Unito, più o meno equivalente alla Human Rights Campaign (HRC) negli Stati Uniti, che l’anno scorso ha proposto nuove linee guida per introdurre temi ed esempi di gay, lesbiche e transgender in ogni area del programma scolastico, a partire dalle lezioni per bambini di 5 anni.
La pagina Instagram del Dr. Bergström-Allen include anche video di lui che frequenta il Black Orchid York – Gentlemans Club & Whisky Lounge, con uno dei suoi video che include una nota descrittiva del Dr. Bergström-Allen che dice: “Drag discoteca per iniziare il 2019”.
Nelle lettere al vescovo Drainey, i cattolici hanno anche espresso una serie di preoccupazioni su padre Lester, un sacerdote cattolico della diocesi e coordinatore del Ministero LGBT+. Padre Lester può essere visto nella foto qui sotto in occasione di un evento del “Pride” (“Gay Pride”, ndr) nel 2018, in piedi nell’angolo in basso a sinistra della grande bandiera arcobaleno.
Uno dei problemi evidenziati nella corrispondenza con il vescovo Drainey è stato che nel dicembre 2018, padre Lester ha ritwittato un post del personale del Sistema Sanitario Nazionale al fine di lodare il personale di salute sessuale, che includeva una foto di alcuni preservativi gonfiati disposti in modo da assomigliare ad un albero di Natale.
I cattolici preoccupati hanno inoltre fatto notare al vescovo Drainey che la chiesa di Nostra Signora ad Acomb, dove padre Lester è parroco e il Dr. Bergström-Allen è membro del consiglio pastorale, si è registrata presso l’organizzazione Inclusive Church. Una parte della “visione condivisa” di Inclusive Church è quella di “sfidare la chiesa laddove continua a discriminare le persone per motivi di disabilità, potere economico, etnia, genere, identità di genere, disabilità di apprendimento, salute mentale, neurodiversità o sessualità”. Nel 2018, la loro conferenza annuale è stata tenuta da Ruth Hunt, CEO di Stonewall, che afferma di essere anche “cattolica praticante”.
I cattolici hanno anche evidenziato le prove che il controverso programma scolastico pro-LGBT “No Outsider” può essere utilizzato in una scuola cattolica della diocesi.
Il programma “No Outsiders” ha ricevuto una significativa copertura mediatica l’anno scorso, quando i genitori musulmani di Birmingham hanno protestato contro il suo utilizzo per l’insegnamento ai loro figli. Il programma promuove gli stili di vita LGBT come normali, con l’introduzione in un libro che spiega che “essere una persona gay o lesbica o transessuale o bisessuale è normale, accettabile e ok”. Il suo autore, Andrew Moffatt, ha guidato la marcia annuale omosessuale “Pride” a Birmingham l’anno scorso.
Una recente indagine di ChurchMilitant.TV ha mostrato che almeno 10 scuole dell’arcidiocesi cattolica di Liverpool hanno utilizzato il programma “No Outsiders”. In una newsletter estiva, il dipartimento per l’educazione dell’arcidiocesi di Liverpool ha dato i seguenti consigli alle scuole:
“Le informazioni di No Outsiders sono ancora attuali e vanno bene per la scuola. Dato il clima attuale, potrebbe essere meglio non pubblicare sui social media e usare il termine ‘Tutti sono benvenuti’ per il momento per evitare pubblicità negativa”.
Nelle lettere al vescovo Drainey, i cattolici hanno sottolineato che un tweet della parrocchia della Chiesa di Nostra Signora ad Acomb (dove padre Lester è parroco) ha mostrato un poster ufficiale “No Outsiders” esposto nella scuola elementare Nostra Signora Regina dei Martiri, una scuola cattolica della diocesi di Middlesbrough. Questo tweet che mostrava il poster nella scuola è stato poi ritwittato da Emma Barrs, la direttrice della scuola.
LifeSite ha contattato la signora Barrs per sapere se il programma “No Outsiders” viene utilizzato nella scuola e, in caso contrario, perché il poster è stato esposto, ma finora non è stata data alcuna risposta.
La risposta del vescovo Drainey
Nella risposta del Vescovo Drainey ai cattolici interessati, egli ha sottolineato in diverse occasioni che il ministero LGBT+ è stato istituito in linea con varie dichiarazioni di Papa Francesco, compreso l’appello contenuto del nella sua Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium a raggiungere le “periferie” della società.
Il vescovo Drainey ha affermato nelle sue lettere di risposta ai cattolici che il “ministero” diocesano LGBT+ è “pienamente all’interno dell’insegnamento della Chiesa cattolica” e che non ha preso parte a una vera e propria parata del “Pride”, ma è stato semplicemente presente all’evento per motivi pastorali.
In una delle sue lettere di risposta ai cattolici, il vescovo Drainey ha affermato che una delle ragioni per cui la diocesi ha iniziato il “ministero” LGBT+ è stata la sua preoccupazione per i gruppi “anticattolici” e i loro tentativi di “cambiare completamente o distruggere la bussola morale della nostra società”.
I cattolici hanno fatto notare a Mons. Drainey che le immagini disponibili sulle pagine dei social media del “ministero” indicano che l’evento è stato accolto dalla diocesi. Sulla pagina Facebook del “ministero” ci sono alcune immagini della sfilata “Pride” di York dell’anno scorso, così come le immagini della loro bancarella. Inoltre sottolineano che l’evento è sostenuto da una serie di sponsor, molti dei quali sono espliciti nel loro sostegno agli stili di vita omosessuali, contrariamente al chiaro insegnamento cattolico.
I cattolici restano preoccupati. Ritengono che il ministero LGBT+ (diocesano, ndr)continui a promuovere immagini, letteratura, organizzazioni ed eventi che promuovono uno stile di vita LGBT e non rendono chiaro l’insegnamento cattolico.
Nella “Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica del 1986 sulla Pastorale per le Persone Omosessuali” il Cardinale Joseph Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, scrisse quanto segue riguardo alle organizzazioni pastorali per le persone omosessuali:
Incoraggiamo i Vescovi, quindi, a fornire una cura pastorale in pieno accordo con l’insegnamento della Chiesa per le persone omosessuali delle loro diocesi. Nessun autentico programma pastorale includerà organizzazioni in cui le persone omosessuali si associano tra loro senza affermare chiaramente che l’attività omosessuale è immorale. Un approccio veramente pastorale apprezzerà la necessità per le persone omosessuali di evitare le occasioni prossime di peccato.
Il vescovo Drainey ha sempre rifiutato di incontrare i cattolici per discutere di persona delle loro preoccupazioni. Quando hanno evidenziato i tweet che mostravano il poster “No Outsiders” esposto nella scuola elementare Nostra Signora Regina dei Martiri e il suo successivo re-tweet da parte della preside Barrs, il vescovo Drainey ha risposto affermando che avevano fatto “gravi accuse” sul preside, che avrebbe dovuto indagare e che avrebbe chiesto al reverendo Peter Warren, il legale diocesano, di contattarli per organizzare un incontro. Il reverendo Warren è anche il diacono della parrocchia della “Inclusive Church” di Nostra Signora ad Acomb, dove padre Lester è il parroco e ha fatto lui stesso da diacono alle Messe LGBT+ a York.
Dopo essere stati contattati dal reverendo Warren, i cattolici hanno fatto notare di non aver fatto alcuna “accusa grave”, ma di aver semplicemente fatto una domanda su un’informazione di pubblico dominio. Hanno continuato a cercare un incontro con il vescovo Drainey, poiché le loro preoccupazioni riguardano esclusivamente l’attività pastorale della diocesi di cui egli è l’autorità. Sono rimasti delusi dal fatto che, invece di poter spiegare le loro preoccupazioni direttamente al loro vescovo, sono stati informati di aver fatto “gravi accuse” su un insegnante della scuola locale e hanno chiesto di incontrare il legale diocesano, che era stato direttamente coinvolto con lo stesso gruppo diocesano di cui erano principalmente interessati.
I cattolici sono stati successivamente contattati telefonicamente il 21 dicembre dal canonico Derek Turnham, il Vicariato episcopale della diocesi per la strategia pastorale. Egli ha spiegato loro che la telefonata era un’opportunità per discutere delle loro preoccupazioni. I cattolici hanno detto a LifeSiteNews che hanno detto al canonico Turnham che dovevano discutere le loro preoccupazioni con il vescovo Drainey perché era lui il responsabile della diocesi. Il canonico Turnham ha risposto che non era normale avere un incontro con il “CEO di una grande azienda in questa fase”.
Il 19 dicembre LifeSite ha scritto al vescovo Drainey tramite l’indirizzo e-mail della sua segretaria, spiegando che LifeSite era stato contattato dai cattolici della sua diocesi preoccupati per le attività del ministero LGBT+ che aveva avviato e delusi dal fatto che non erano riusciti a incontrarlo per discutere delle loro preoccupazioni. LifeSite ha ricevuto una risposta automatica spiegando che non avrebbe ricevuto una risposta prima del 2 gennaio, e così LifeSite ha chiamato la residenza privata del vescovo al numero visualizzato sul sito web della diocesi per vedere se fosse possibile contattarlo tramite un altro indirizzo e-mail. Il vescovo Drainey ha risposto lui stesso al telefono e ha gentilmente dato a LifeSite il suo indirizzo e-mail personale.
Il 23 dicembre, il vescovo Drainey ha risposto all’e-mail di LifeSite. Ha spiegato che le Messe LGBT+ sono state istituite “in risposta alla proclamazione del Santo Padre dell’Anno della Misericordia nel 2016”. In quella e-mail, egli ha ripetuto la sua affermazione che era stata fatta una “grave accusa” da parte dei cattolici riguardo alle “persone nominate”. LifeSite ha visto la corrispondenza tra i cattolici e il vescovo e può affermare che le questioni da loro sollevate si basano su informazioni disponibili nel pubblico dominio – molte delle quali sono incluse in questo articolo.
Il primo uso del termine “accusa grave” è apparso nella corrispondenza dopo che i cattolici hanno avvisato il vescovo Drainey sui post di Twitter di un poster “No Outsiders” esposto alla scuola elementare Nostra Signora Regina delle Matrici. Quei tweet sono ancora sulle pagine Twitter sia della parrocchia di Nostra Signora ad Acomb che di Barrs, il preside di Nostra Signora Regina dei Martiri, al momento della pubblicazione di questo articolo.
Il vescovo Drainey ha detto nella sua e-mail a LifeSite che ha offerto ai cattolici l’opportunità di incontrare due chierici della diocesi che lo rappresentano e che sentiva che qualsiasi cosa dicesse “non sarebbe stata soddisfacente ai loro occhi” e che gli era chiaro che “un incontro non avrebbe offerto loro una soddisfazione maggiore della mia lettera”.
I sodomiti: gente strana.
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