La notizia, che sta girando nei social, che "le Sante Reliquie della Culla di Gesù torneranno a Betlemme" merìtava un approfondimento: la notizia così come è stata diffusa (v.sotto AGGIORNAMENTO ANSA) ha suscitato legittimamente grandi apprensioni da parte dei fedeli che da tanti secoli venerano nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore la più significativa reliquia della Natività di Nostro Signore.
Le"nostre informazioni" raccolte "intra moenia" per capirne di più.
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La storia
La Sacra Culla era venerata già dai primi secoli della nostra era nella basilica della Natività di Betlemme e così lo racconta, fra altri testimoni, San Girolamo che passò praticamente tutta la sua vita accanto alla grotta di Betlemme.
L’arrivo della reliquia a Roma si fa risalire verosimilmente ai tempi di papa Teodoro I (642-649), che era figlio di un vescovo di Gerusalemme, e che l’avrebbe avuta in dono da
l patriarca di quella città, San Sofronio, per salvarla dall’invasione maomettana.
l patriarca di quella città, San Sofronio, per salvarla dall’invasione maomettana.
Questa è una delle ipotesi, perché purtroppo questa tradizione non è documentabile.
La scelta della basilica per custodire questa reliquia non è casuale.
Fu costruita nell’anno 432 da papa Sisto III come tempio dedicato alla Vergine dopo il Concilio di Efeso del 431 in cui venne proclamato il dogma della maternità divina di María. Inizialmente venne chiamata ‘Santa Maria ad Praesepem’ perché il papa fece costruire nella primitiva basilica una ‘Grotta della Natività’ identica a quella di Betlemme, e dove probabilmente fu collocata inizialmente la reliquia.
L’attuale reliquiario è una magnifica opera d’arte opera del celebre Giuseppe Valadier (Roma, 14 aprile 1762 – Roma, 1º febbraio 1839) architetto, orafo e argentiere italiano, uno dei più importanti del periodo neoclassico. (leggi sotto)
Dal secolo XII in poi vi sono numerose fonti che documentano la grandissima devozione, che sussiste fino ad d’oggi, per questa reliquia.
Anche Francesco Petrarca, affermava che a Roma il pellegrino può venerare “Cunabula Salvatoris”… ( Cfr.Reliquiosamente QUI )
L’attuale reliquiario è una magnifica opera d’arte opera del celebre Giuseppe Valadier (Roma, 14 aprile 1762 – Roma, 1º febbraio 1839) architetto, orafo e argentiere italiano, uno dei più importanti del periodo neoclassico. (leggi sotto)
Dal secolo XII in poi vi sono numerose fonti che documentano la grandissima devozione, che sussiste fino ad d’oggi, per questa reliquia.
Anche Francesco Petrarca, affermava che a Roma il pellegrino può venerare “Cunabula Salvatoris”… ( Cfr.Reliquiosamente QUI )
La notizia di Aleteia
(*)
Le sante reliquie della culla di Gesu’ torneranno a Betlemme
I frammenti di legno sono stati custoditi a Roma una volta portati via dopo la conquista musulmana della Terra Santa Tra le reliquie più sante di tutta la cristianità ci sono i frammenti lignei della culla del nostro Salvatore, Gesù Cristo.
Ora torneranno a Betlemme, dove il Santo Bambino è nato.
La sacra culla è stata riverita e custodita dai cristiani finché non è stata portata a Roma nel VII secolo, dopo la conquista della Terra Santa da parte dei musulmani.
I frammenti lignei si trovavano sotto l’altare principale della basilica romana di Santa Maria Maggiore. Secondo il sito web della basilica, il reliquiario di cristallo è modellato a forma di una culla e “contiene pezzi di legno antico che secondo la tradizione fanno parte della mangiatoia in cui venne adagiato il Bambino Gesù”.
Il sindaco di Betlemme, Anton Salman, ha riferito all’agenzia di notizie palestinese WAFA che la decisione di restituire le reliquie è giunta dopo la recente visita del Presidente Mahmoud Abbas in Vaticano.
In quell’occasione, Abbas ha chiesto a Papa Francesco la restituzione delle reliquie, secondo la Reuters.
Si è discusso a lungo sul fatto che i collezionisti e i musei occidentali dovessero trattenere o restituire gli oggetti considerati sacri ai loro Paesi d’origine. ( ??? N.d.R.)
Si è discusso a lungo sul fatto che i collezionisti e i musei occidentali dovessero trattenere o restituire gli oggetti considerati sacri ai loro Paesi d’origine. ( ??? N.d.R.)
Le reliquie arriveranno il 30 novembre, il giorno in cui la cittadina palestinese illumina tradizionalmente l’albero di Natale nella Piazza della Mangiatoia.
Tra i tanti eventi è prevista una processione che onorerà l’arrivo dei frammenti, che verranno esposti nel complesso di Notre Dame, vicino alla Porta Nuova della Città Vecchia di Gerusalemme.
Sabato un’altra processione scorterà le reliquie a Betlemme, da dove provengono e dove rimarranno.
“Siamo emozionati e grati al Papa, il Santo Padre Francesco, per questo dono e per il diritto di preservare questa santa reliquia”, ha affermato il Custode di Terra Santa, fr. Francesco Patton, secondo quanto riferisce Haaretz.com.
“È molto significativo per noi che una reliquia della culla del bambino Gesù, che ha lasciato Betlemme nel VII secolo, torni in Terra Santa. Il suo ritorno è un evento gioioso in vista del Natale, che segna la nascita di Gesù Cristo nostro Salvatore, ed è un grande onore per i credenti e i pellegrini nella regione”. “È qualcosa di storico. Torna nel suo luogo originario, e questo attirerà i credenti della Palestina e i turisti di tutto il mondo”, ha affermato Amira Hanania, membro dell’Abbas’s Higher Committee of Churches Affairs.
“Celebrare il Natale alla presenza di parte della mangiatoia in cui Gesù Cristo è nato sarà un evento splendido e decisivo”.
“È molto significativo per noi che una reliquia della culla del bambino Gesù, che ha lasciato Betlemme nel VII secolo, torni in Terra Santa. Il suo ritorno è un evento gioioso in vista del Natale, che segna la nascita di Gesù Cristo nostro Salvatore, ed è un grande onore per i credenti e i pellegrini nella regione”. “È qualcosa di storico. Torna nel suo luogo originario, e questo attirerà i credenti della Palestina e i turisti di tutto il mondo”, ha affermato Amira Hanania, membro dell’Abbas’s Higher Committee of Churches Affairs.
“Celebrare il Natale alla presenza di parte della mangiatoia in cui Gesù Cristo è nato sarà un evento splendido e decisivo”.
Fonte: Aleteia QUI
(*) Le nostre informazioni vaticane
Fin qui la notizia che ha fatto ovviamente il giro del web suscitando legittimamente l'apprensione dei fedeli non solo quelli romani.
Da nostre certe informazioni vaticane abbiamo appreso che andranno in Terra Santa solo le reliquie prese e collocate nel reliquiario di cui si vede la foto a sinistra. (sotto dei particolari del nuovo reliquiario che SER Mons. Piero Marini , custode del Sacro Presepio, recherà in Terra Santa )
Il Reliquiario gigantesco di Valadier con le assi della Santa Culla resta dov’è in Basilica Liberiana.
Le foto
Foto 1: (Il reliquiario della Sacra Culla ) "è una magnifica opera d’arte. E’ di cristallo a forma di culla, sorretto da quattro putti dorati. Nella parte superiore, il bambinello benedicente è adagiato su un suolo di paglia. In passato la Sacra Culla veniva spostata durante le feste natalizie nella navata centrale. Ma attualmente, dovuto al cattivo stato di conservazione dei resti, viene spostata sola la notte di Natale, durante la messa."
"L’idea di collocare queste lignee reliquie in un tabernacolo venne dapprima a Gregorio XI (1370-78), ad oltre un secolo dal diffondersi dell’usanza lanciata a Greccio da San Francesco d’Assisi di realizzare il presepe nelle case.
Il reliquiario di Gregorio XI venne però distrutto nel Settecento, durante i lavori di ristrutturazione in cui fu eseguita la facciata principale della Basilica.
Ne fu dunque realizzato uno nuovo, che durò tuttavia pochi decenni, sino al trafugamento operato dalle truppe napoleoniche durante la loro occupazione della città nel biennio 1798-99.
Si impose allora un altro intervento, che avvenne grazie alla donazione della duchessa Maria Emanuela Pignatelli, ambasciatrice del Portogallo.
Il reliquiario che ancora oggi conserva le cinque assicelle di acero fu realizzato da Giuseppe Valadier. Un’opera assai pregiata: su di uno zoccolo di legno dipinto a mano, vi è un basamento parallelepipedo in argento con quattro bassorilievi.
Nel lato anteriore è rappresentato il presepe, in quello posteriore l’ultima cena, nei lati minori la fuga in Egitto e l’adorazione dei Magi.
Sopra questo elegante basamento poggia quindi il reliquiario in cristallo a forma di culla, sorretto da quattro putti dorati.
Infine, la rappresentazione di un suolo di paglia sul quale è adagiato il Bambinello benedicente in grandezza quasi naturale sormonta tutta la realizzazione." (Cfr.Cappuccini QUI )
Foto 2) A sinistra: il reliquiario della Santa Culla aperta per poter prelevare un frammento da collocare nel nuovo reliquiario che sarà venerato e e conservato a Betlemme.
In un twitter Fr. A. Damasus Karakatsanis-Schrenk, autore delle foto, ha scritto: "On November 22, Stanisław Card. Ryłko, Archpriest of the Basilica of S. Maria Maggiore, together with the Custodian of the Holy Crib, Piero Card. (sic! N.d.R.) Marini, prepared a portion of the relic of the Holy Crib of the Child Jesus to travel to Jerusalem and Bethlehem later this month."
Foto 2) A sinistra: il reliquiario della Santa Culla aperta per poter prelevare un frammento da collocare nel nuovo reliquiario che sarà venerato e e conservato a Betlemme.
In un twitter Fr. A. Damasus Karakatsanis-Schrenk, autore delle foto, ha scritto: "On November 22, Stanisław Card. Ryłko, Archpriest of the Basilica of S. Maria Maggiore, together with the Custodian of the Holy Crib, Piero Card. (sic! N.d.R.) Marini, prepared a portion of the relic of the Holy Crib of the Child Jesus to travel to Jerusalem and Bethlehem later this month."
Foto 3 e foto 4 ) Lo stesso religioso ha aggiunto " Notice the red thread and the wax seal in the above photo. Very rare to see an "in process" photo of how relics are sealed and authenticated!
Here's a closeup of the finished theca in place and an inscription plaque for the reliquary."
AGGIORNAMENTO ANSA 30 novembre 2019
" ... Una piccola parte di quella che, secondo la tradizione, fu la mangiatoia di legno dove nacque il piccolo Gesù è tornata dunque attraverso il Mediterraneo al luogo natio, Betlemme, affidata ai frati minori della Custodia di Terra Santa. Tutto è iniziato per volere del Papa, quando lo scorso 22 novembre, durante un rito presieduto a Roma dal cardinale Stanislaw Ryłko, arciprete di Santa Maria Maggiore, alcuni incaricati dei Musei vaticani hanno aperto l'urna posta sull'altare della cappella ipogea dedicata alla Culla e hanno tratto un frammento inserendolo nel reliquiario.
L'arrivo a Gerusalemme, ieri, presso il Centro Notre Dame, accompagnato da una messa presieduta dal nunzio apostolico in Israele e Cipro, delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina monsignor Leopoldo Girelli, nella cappella intitolata a Nostra Signora della Pace, in cui anche i fedeli hanno potuto venerare la reliquia. " ( Cfr.ANSA QUI )
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