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martedì 12 novembre 2019

Marcotullio e la Pachamama a Radio Maria?

Siamo sempre stati personalmente degli estimatori di Radio Maria. Riprendiamo spesso le sue iniziative (una delle ultime QUI)
Come diceva Romano Amerio, "la tastiera del pianoforte della Chiesa è molto lunga". e c'è spazio per chiunque voglia bene alla Chiesa e sia dottrinalmente ortodosso.
Questo a prescindere dalle opinioni nostre e dei lettori sulle apparizioni di Medjugorje: su questo deciderà la Chiesa che è Mater et Magistra.
Abbiamo persone che stimiamo come collaboratori della Radio (inter alia, Agnoli, Puccetti, Gandolfini, Bux,  e tanti altri) e abbiamo sempre apprezzato la franchezza di Padre Livio, soprattutto nella sua rassegna stampa quotidiana e nelle sue trasmissioni dottrinali (l'ultima, egregia e in corso, sui pericoli del modernismo).
Siamo pure grati a Radio Maria che ha sempre accettato, a richiesta, celebrazioni in rito tridentino nelle sue trasmissioni (anche recentemente da Modena),
Siamo perciò rimasti stupiti e addolorati ascoltando domenica scorsa 10 novembre alle 21 la Tavola Rotonda (QUI fino a ieri sera, ma felicemente ci pare sia stata tolta stamattina) dedicata al Sinodo sull'Amazzonia e coordinata dal giornalista Giovanni Marcotullio.
Marcotullio tristemente noto ultimamente  per la difesa strenua delle cerimonie idolatriche in Vaticano e della Pachamama (inter alia QUI ma ormai da tempo su posizioni moderniste), assieme a degli ospiti TUTTI su posizioni moderniste (inter alia il progressista Fabio Colagrande di Radio Vaticana, il vescovo Ciocca Vasino (ci pare fosse lui, anche se nel programma doveva essere Ambrogio Spreafico e ora Radio Maria ha oscurato la trasmissione) seguace della Teologia della Liberazione,  il comboniano Padre Bossi, vedere per inorridire il suo Blog) , ha inanellato una serie di banalità ed eresie per tutta la trasmissione.

E' stata rivalutata la Teologia della Liberazione ("riabilitata da Giovanni Paolo II"!!!), si è invitato a non usare l'oro per la liturgia, è stato un inno continuo alla deindustrializzazione e alla "decrescita felice" in un orgia di luoghi comuni vetero progressisti che neanche la CGIL o don Ciotti dicono più.
Hanno avuto molto più senso cattolico gli ascoltatori intervenuti. 
Persino il famigerato Patto delle Catacombe è stato osannato.

Se qualche nostro lettore l'ha sentita (ora, dicevamo, felicemente, non sembra più disponibile nell'archivio della radio) scriva pure le sue impressioni a Radio Maria.
Padre Livio, siamo gli ultimi a poter parlare di una iniziativa importantissima come la sua, ma tolga certi relatori dalla sua radio: lupi travestiti da agnelli. Non basta togliere dall'archivio la trasmissione. Occore togliere il relatore.... Anche le offerte alla radio ne gioveranno.
Caro padre Livio e cara Radio Maria, ad multos annos nella difesa di Maria Santissima e della Santa Chiesa di Dio!
Luigi