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mercoledì 6 novembre 2019

Loreto. Persino mons. Bugnini e il "Consilium" confermarono il "proprium" della Messa della Traslazione della Santa Casa.

Dopo il "messaggio (del 18 settembre 2019 alla Provincia picena dei Frati Minori) di Sua Santità Papa Francesco, nel quale dice: "La città di Loreto, dove ho desiderato firmare l’esortazione postsinodale Christus Vivit, custodisce un tesoro prezioso: “alcune pietre della casa della famiglia di Nazareth”…" (Cfr. Stilum Curiae di Marco Tosatti QUI ) ci si aspettava un'ulteriore stilettata contro  l'autentica tradizione lauretana sopravvissuta agli attacchi dei negatori del trasporto angelico della Santa Casa.
Così purtroppo è avvenuto con la pubblicazione del "decreto del 7 ottobre 2019 , firmato dal Card Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto divino. Con questo decreto il Prefetto concede di festeggiare il 10 dicembre quello che già esisteva : la festa mariana della Beata Vergine di Loreto e abroga la festa della Traslazione Miracolosa della Santa Casa di Loreto, celebrata come festa liturgica da centinaia di anni." 
( Cfr. Stilum Curiae di Marco Tosatti QUI ).
"Per i tanti devoti della Madonna di Loreto sembrerebbe una bella notizia, ma così non è. Infatti il decreto elimina la celebrazione liturgica del miracolo riferito alla traslazione della Santa Casa e la sostituisce con la celebrazione di una festa mariana come tante altre. In
questo modo ignora la Santa Casa come reliquia, la descrive semplicemente come “Santuario che ricorda l’Incarnazione” e di fatto abroga la celebrazione liturgica della traslazione miracolosa della Santa Casa. Un decreto “inaspettato e inopinato” lo definisce il professor Giorgio Nicolini, massimo studioso della Santa Casa e del miracolo della traslazione. “È documentato – spiega Nicolini – che questa festa liturgica a Loreto e nelle Marche era celebrata sin dal XIV secolo. La Chiesa, nell’ambito della festa autorizzò anche la celebrazione della traslazione della Santa Casa da parte degli angeli, inserendola nel Martirologio romano già dal 1669, con un decreto di Clemente IX”. (Cfr. Duc in altum di A.M.Valli QUI )
Ringraziamo il Prof. Giorgio Nicolini, instancabile  attento studioso e difensore nell'autenticità del miracoloso trasporto angelico del Sacro Sacello di Nazaret sul colle lauretano nel territorio recanatese per averci gentilmente fornito la documentazione che in tempi recenti il  Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia  confermò l'antico "proprium" della Missa in Translatione Almae Domus Lauretanae (ed è tutto un dire...) specificando pure (v.nota sotto) che la " versione della Messa della Traslazione della S. Casa di Loreto, è quella approvata ufficialmente dal « Consilium », come versione unica, il 31 gennaio 1967".
Pur rimandendo intatto il testo latino dell'antico "proprium"della Messa della Traslazione della Santa Casa di Loreto compaiono già le nuove terminologie adottate dal Consilium " oratio super oblata" - invece che "secreta" e "oratio post communionem" - invece che "postcommunio".
Non sappiamo perchè il Decreto del Consilium è stato rivolto all'Arcidiocesi di Ancona e Numana (nel 1967 non ancora sede metropolitana) anzichè all'Arcivescovo-Prelato di Loreto poichè il Santuario lauretano fa parte dell'omonima Prelatura che allora era immediatamente soggetta alla Santa Sede.
 AC

***

CONSILIUM AD EXSEQUENDAM CONSTITUTIONEM DE SACRA LITURGIA 
Prot n. A 548/07 

ARCHIDIOECESIS ANCONITANAE ET NUMANENSIS 

Testus " Proprii „ Missarum Ecclesiae Anconitanae et Numanensis lingua italica exaratus. 
Probatum seu confirmatum 
E Civitate Vaticana, die 21 novembris 1967 
De mandato Em.mi Praesidis
 (A. Bugnini, CM) 
a Secretis 

10 Dicembre 
TRASLAZIONE DELLA S. CASA DI LORETO 
Patrona del Piceno 
I classe 
Ant. ad introitum 
Terribilis est locus iste: hic domus Dei est et porta coeli: et vocabitur aula Dei T. P. Alleluia, alleluia).  

Ps. 83, 2-3 Quam dilecta tabernacula tua, Domine virtutum! Concupiscit et deficit anina mea in atria Domini. Gloria Patri. Terribilis. 

Quant'è sacro questo luogo. E' la Casa di Dio, la porta del cielo. E il tempio di Dio (T.P. (Alleluia, Alleluia) Quanto amabile è la tua dimora, o Signore degli eserciti! L'anima mia anela verso il tempio del Signore. Gloria al Padre. Quanto amabile. 

Oratio 
Deus, qui beatae Mariae Virginis domum per incarnati Verbi mysterium misericorditer consecrasti, eamque in sinu Ecclesiae tuae mirabiliter collocasti: concede; ut segregati a tabernaculis peccatorum, digni efficiamur habitatores domus sanctae tuae. Per Dominum nostrum. 

O Dio, che hai benignamente consacrato la Casa della Vergine Maria con il mistero dell'Incarnazione, concedi a noi di vivere lontani dal peccato e di diventare degni di abitare la tua santa casa. Per il nostro Signore. 

Epistola 
Lectio libri Sapientiae Eccli. 24, 11-13 et 15-20 
In omnibus requiem quaesivi et in haereditate Domini morabor. Tunc praecepit et dixit mihi Creator omnium et qui creavit me, requievit in tabernaculo meo et dixit mihi: In Jacob inhabita et in Israel hereditare et in electis meis mitte radices, Et sic in Sion firmata sum et in civitate sanctificata similiter requievi et in Jerusalem potestas mea. Et radicavi in populo honorificato et in parte Dei mei hereditas illius et in plenitudine Sanctorum detentio mea. Quasi cedrus exaltata sum in Libano, et quasi cypressus in monte Sion. Quasi palma exaltata sum in Cades, et quasi plantatio rosae in Jericho. Quasi oliva speciosa in campis et quasi platanus exaltata sum juxta aquam in plateis. Sicut cinnamomum et balsamum aromatizans odorem dedi: quasi myrra electa dedi suavitatem odoris. 

Dal libro della Sapienza.  Eccli. 24, 11-13 et 15-20
Cercai fra tutti un luogo di riposo; l'ho trovato nel Signore, .mia eredità e mia dimora. Colui che ha creato me e tutte le cose ha manifestato il suo comando e ha preso dimora nella mia tenda. Mi disse: dimora presso Giacobbe, abbi la tua eredità in Israele e affonda le tue radici tra i miei eletti! E così mi stabilii in Sion e parimenti la città santa fu luogo del mio soggiorno Gerusalemme fu la mia reggia. Affonda le radici tra un popolo glorioso e nei possedimenti del mio Signore. Nei suo retaggi e tra la moltitudine degli eletti sta la mia dimora. Mi eressi verso il cielo qual cedro del libano, come cipresso nel monte Sion. Stesi i miei rami come palma di Cades, come un roseto in Gerico. M'innalzai come bell'ulivo nei campi, come platano irrigato nelle piazze. Come cinnamomo e balsamo aromatico spirai odore; fragranza soave spirai come di mirra scelta.  

Graduale 
Ps. 26, 4; Ps. 83, 5 
Unam petii a Domino, hanc requiram, ut inhabitem in domo Domini omnibus diebus vitae meae. y) Ut videam voluptatem Domini et visitem templum eius.  
Alleluia, alleluia, y) Beati qui habitant in domo tua, Domine: in saecula saeculorum laudabunt te.  Alleluia

Una cosa domando al Signore, questa sola vado cercando: abitare nella Casa del Signore ogni giorno dalla mia vita, per gustare la dolcezza del Signore e contemplare la sua dimora. Alleluia Alleluia. Beati coloro che abitano nella tua Casa, o Signore: ti loderanno per i tutti i secoli. Alleluia. 

Sequentia sancti Evangelii secundum Lucam, Luc. 1, 26-38
In illo tempore: Missus est Angelus Gabriel a Deo in civitatem Galilaeae, cui nome Nazareth, ad Virginem desponsatam viro, cui nomen erat loseph, de domo David, et nomen Virginis Maria. Et ingressus Angelus ad earn, dixit: Ave, gratia plena: Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus. Quae cum audisset, turbata est in sermone eius: et cogitabat qualis esset ista salutatio. Et ait Angelus ei: Ne timeas, Maria, invenisti enim gratiam apud Deum: ecce concipies in utero, et paries filium, et vocabis nomen eius Jesum. Hie erit ma-gnus, et Filius Altissimi vocabitur, et dabit illi Dominus Deus sedem David patris eius: et regnabit in domo lacob in aeternum, et regni eius non erit finis. Dixit autem Maria ad Angelum: Quomodo fiet istud, quoniam virum non cognosco? Et respondens Angelus, dixit ei: Spiritus Sanctus superveniet in te, et virtus Altissimi obumbrabit tibi. Ideoque et quod nascetur ex te Sanctum, vocabitur Filius Dei. Et ecce Elisabeth cognata tua, et ipsa concepii filium in senectute sua: et hic mensls sextus est illì, quae vocatur steriiis: quia non erit impossibile apud Deum omne verbum. Dixit autem Maria: Ecce ancilla Domini, fiat mihi secundum verbum tuum.

Dal Vangelo secondo Luca. 
Luc. 1, 26-38 
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu inviato da Dio in una città della Galilea, di nome Nazareth, ad una vergile sposa di un uomo di nome Giuseppe, della stirpe di Davide; e il nome della vergine era Maria. L'angelo, entrando da lei, disse: « Ave, piena di grazia; il Signore è con te; tu sei benedetta fra le dorine ». Mentre l'udiva, fu turbata alle sue parole, e si domandava cosa significasse quel saluto. E l'angelo le disse: « Non temere, Maria, perchè hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio e gli porrai nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide, suo padre: e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà fine ». Allora Maria disse all'angelo: « Come avverrà questo, poiché non conosco uomo? ». 
L'angelo le rispose dicendo: « Lo Spirito santo .scenderà su di te ela potenza dell'Altissimo ti coprirà della sua ombra. Per questo il Santo, che nascerà da te, sarà chiamato Figlio di Dio 
Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha con cepito anch'essa un figlio nella sua vecchiaia ed è già al sesto mese, lei che era detta sterile: poiché niente è impossìbile a Dio ». Allora Maria disse: « Ecco la serva del Signore: sia fatto a me secondo la tua parola ».  

Ant. ad offertorium 
Introibo in domum tuam, adorabo ad templum sanctum tuum, et confitebor nomini tuo. 

Entrerò nella tua Casa, mi prostrerò verso il tuo santo tempio e inneggerò al tuo nome. 

Oratio super oblata 
Accipe, quaesumus, Domine, muñera in hac sacra domo dignante oblato, et, baetae Mariae Virginis suffragantibus meritis, ad nostrae salutis auxilium provenire concede. Per Dnm. 

Accogli, o Signore, i doni che devotamente ti offriamo in questa santa Casa: e, per i meriti della beata sempre Vergine Maria, diventino per noi un mezzo di salvezza. Per il nostro Signore. 
  
Ant. ad Communionem 

Prov. 8,34 - 35 Beatus qui audit me et qui vigilat ad fores meas quotidie et observât ad postes ostii mei Qui me invènerit, inveniet vitam et hauriet salutem a Domino. 

Beato l'uomo, che mi ascolta e veglia in attesa su la porta della mia Casa: . chi troverà me, avrà trovato la vita e otterrà la salvezza da! Signore.  

Oratio post Communionem 
Quaesumus, Domine Deus noster: ut sacrosancta mysteria, quae pro reparationis nostrae munimine contulisti, interceden-te beata Maria Semper Virgine, et praesens nobis remedium esse facias, et futurum. 
Per Dominum. 

O Signore, Dio nostro: tu ci hai dato questi santi misteri per confermare in noi 1'opera della tua redenzione; fa che, per intercessione della beata sempre Vergine Maria, siano a noi rimedio nella vita presente e nella futura. Per il nostro Signore. 


Prot. n. A 548/67  
OSSERVAZIONI 
La versione della Messa della Traslazione della S. Casa di Loreto, è 
quella approvata ufficialmente dal « Consilium », come versione unica, 
il 31 gennaio 1967, Prot. n. A 32/67. 

 Città del Vaticano, 21 novembre 1967. 
 (A. Bugnini, CM) 
Segretario 



( continua ...)

4 commenti:

  1. Bergoglio che occulta il miracolo della traslazione della Santa Casa da Nazareth a Loreto ha il suo precedente in Roncalli che occulta il miracolo della apparizione dell'Effigie della Madre del Buon Consiglio che si staccò dal suo Santuario di Scutari (Albania) per sfuggire ai Turchi e il 26 aprile 1467 venne ad apparire sulla parete del santuario di Genazzano (Roma) dove tuttora è venerata.

    https://www.radiospada.org/2019/11/loccultamento-dei-miracoli-dalla-madonna-del-buon-consiglio-a-loreto/?fbclid=IwAR0jyyXMo50IxNyUkMekNCDF68CYECXPwhzbU2lWyun2CGApOgbfb_OSVYg

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  2. "Con questo decreto il Prefetto concede di festeggiare il 10 dicembre quello che già esisteva : la festa mariana della Beata Vergine di Loreto e abroga la festa della Traslazione Miracolosa della Santa Casa di Loreto, celebrata come festa liturgica da centinaia di anni". Per scrivere questo, bisogna non avere letto il decreto, che stabilisce per la Chiesa universale la memoria della Beata Vergine di Loreto, che andrà inserita nel Messale Romano (dove finora era assente!) e nella Liturgia delle Ore (dove pure non era prevista). La denominazione della memoria è analoga a quelle finora già inserite nel Messale Romano: Beata Vergine di Lourdes (11 febbraio), Beata Vergine di Fatima (13 maggio), Beata Vergine di Guadalupe (12 dicembre). Il decreto, contrariamente a quanto assurdamente si sostiene, di certo non abroga il "Proprio" delle Messe della Prelatura di Loreto, che conserva quindi la denominazione finora in uso della Solennità della Traslazione della Santa Casa

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    1. Ma il decreto del Prefetto della CCDDS sostituisce, di fatto abrogando, quello precedente in tutta la Chiesa universale. O sbaglio?

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