per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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mercoledì 23 ottobre 2019
Portone d'ingresso della chiesa di S. Agostino a Cremona: migranti, Patria, presunti oppressi e invito alla disobbedienza
"Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e opprressori dall'altro. Gli uni sono la mia Patria, e gli altri i miei stranieri". "Don Lorenzo Milani" "l'obbedienza non è più una virtù".
Neanche gli ultracomunisti scrivono più queste cose.
Affisso al portone di ingresso della chiesa di S. Agostino a Cremona a metà ottobre: il vescovo non ha nulla da dire?
Luigi
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"L'obbedienza non è più una virtù": se lo dice don Milani tutti i modernisti si scappellano, se lo dice un Cattolico fedele alla Tradizione nei confronti di Bergoglio è un'eresia: ma come! ti metti contro il papa! Cari cattocomunisti ecumenisti postconciliari amazzonici e spiritisti di Assisi, decidetevi! Se l'obbedienza non è più una virtù vale per tutti!!! Non fate gli ipocriti!
RispondiEliminaMilani: un prete alla rovescia. Invece di amare i suoi "stranieri", ossia quei peccatori incalliti di privilegiati e oppressori evidentemente bisognosi di misericordiosa redenzione, si accompagna ai diseredati e oppressi che sono già beati e non abbisognano della sua assistenza. Critica la divisione ma poi a sua volta divide i mondo in buoni (ovviamente i "suoi") e cattivi. Insomma il Milani è un vero comunista.
RispondiEliminalettera del 10 novembre 1959 di don Milani all'amico giornalista Giorgio Pecorini:
RispondiEliminaChe se un rischio corre per l'anima mia non è certo quello di aver poco amato, ma piuttosto di amare troppo (cioè di portarmeli anche a letto! (...)
E poi chi potrà mai amare i ragazzi fino all'osso senza finire col metterglielo anche in culo, se non un maestro che insieme a loro ami anche Dio e tema l'Inferno e desideri il Paradiso? (Maria Cristina Carratù, Giorgio Pecorini. «Ricostruzioni becere: l'amore di Lorenzo era senza secondi fini», "la Repubblica", 21 aprile 2017, p. 39).
Bergoglio a Barbiana nel 2017: «Pregate perché io prenda esempio da don Milani". Ci mancherebbe solo questo!
EliminaDavvero fuori di cervello e disperato il commento di "la Repubblica"...
C'è da chiedersi come un psicopatico come il Milani possa essere preso come esempio. E' vero, però, che il simile cerca il simile.
EliminaLa citazione l'avevano messa in bella vista l'anno scorso anche nel calendario pubblicato dal santuario della Madonna del Divino Amore presso Roma. Io scrissi per protestare, ma non ebbi risposta.
RispondiEliminaLa psicopatia è contagiosa.
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