Una inquietante riflessione di Padre Julio Meinvielle (per approfondire vedere anche QUI, QUI , QUI e QUI), pubblicata da Stilum Curiae
Luigi
Marco Tosatti, 21-9-19
Caro Tosatti, leggendo i commenti dei suoi lettori, ho da tempo notato sconcerto e confusione legate al vostro attuale pontificato. Vorrei proporre una chiave di lettura che ho tratto da un libro che è custodito gelosamente nella nostra biblioteca marziana.
Si tratta di un libro scritto nel 1970 da uno dei maggiori teologi del XX secolo, Padre Julio Meinvielle, argentino anche lui (1905-1973).Il titolo originale è “De la Càbala al Progresismo”. Edizioni del Verbo Incarnato. Nella Conclusione del libro (500 pagine) Padre Meinvielle fa una profezia sulla chiesa di oggi. La riassumo per punti essenziali scelti e ricomposti da me (mantenendo inalterato il senso), con traduzione mia.
<Potremo presto avere due Chiese, una Chiesa della Propaganda e una Chiesa del Silenzio. La Chiesa della Propaganda potrà esser conquistata dal nemico e convertirsi da Chiesa Cattolica in Chiesa gnostica.Questa Chiesa sarà magnificata dalla propaganda, avrà vescovi, sacerdoti e teologi. Avrà un Pontefice dalle attitudini ambigue. La Chiesa del Silenzio avrà un Papa fedele a Gesù Cristo nei suoi insegnamenti, e avrà sacerdoti, vescovi e fedeli, dispersi come un piccolo gregge (pusillus grex)in tutta la terra. Ma (attenzione) un solo e medesimo Papa presiederà entrambe le due chiese, che apparentemente quindi sembreranno una sola. Il papa, con la sua attitudine ambigua, darà ragioni per mantenere l’equivoco, perché da una parte professerà una dottrina corretta, inattaccabile; dall’altra parte, producendo fatti equivoci a talvolta riprovevoli, apparirà voler incoraggiare la sovversione della chiesa gnostica della propaganda.
Commenta poi padre Meinvielle: <L’ecclesiologia non ha studiato sufficientemente la possibilità di una ipotesi come quella qui proposta, però se ci pensiamo bene, la promessa di Assistenza della Chiesa, si riduce (…) al fatto che la Chiesa non scompaia ,né sia distrutta dai suoi nemici. (Mt 16, 13-20; Mt 28,118-20; Giov 14,16-26). Questa ipotesi esposta non invalida la promessa (non praevalebunt), se si tiene conto di vari passaggi evangelici sulla defezione della fede. Questa defezione dovrà coincidere con la perseveranza della Chiesa fino alla fine. Dice il Signore (Vangelo di Luca 18,8) “ Ma quando il Figlio dell’ Uomo tornerà, troverà ancora fede sulla terra ?”. San Paolo chiama apostasia universale questa defezione della fede, che coinciderà con la manifestazione dell’uomo della iniquità, del figlio della perdizione. (2 Tess 2,3). L’unica alternativa all’Anticristo sarà Cristo. (…) Ma non è stato annunciato che Cristo salverà – tanti o tutti –. Salverà la sua Chiesa – piccolo gregge – pusillus grex (Luca 2.32), a cui il Padre ha promesso il Regno>.