Non chiedono scusa per i riti pagani ma il “vescovo di Roma” (sic!) chiede scusa per la pachamana".
Cose... dell’altro mondo. E qui mi taccio.
Qui la notizia commentata da Avvenire
Roberto
Il Papa, in qualità di Vescovo di Roma, chiede perdono e annuncia il ritrovamento delle
statuette raffiguranti donne amazzoniche gravide.
+ Papa: statue nel Tevere, come vescovo chiedo perdono ++ (ANSA) - CITT+ DEL VATICANO, 25 OTT - "Come vescovo di questa diocesi chiedo perdono alle persone che sono state offese". Lo ha detto il Papa questo pomeriggio alla fine della preghiera del Sinodo riferendosi a quanto avvenuto nei giorni scorsi, quando alcune statuette indigene sono state gettate nel Tevere: statuette che "hanno creato tanto clamore mediatico", esposte "senza intenzioni idolatriche", e che "sono state trovate e non sono danneggiate". (ANSA). TU 25-OTT-19 17:19 NNN
Calpestati nella dignità i benemeriti Carabinieri
RispondiEliminaChissà se a Bergoglio verrà in mente di chiedere scusa ai cardinali che gli hanno posto hanno i dubia e che egli ha fatto piombare in uno sprezzante e "misericordioso" silenzio.
RispondiEliminaMamma mia! Avvenire non si può leggere! E'un giornale serpentesco!
RispondiEliminaSi metta i pupazzi nella sua stanza e non offenda la fede autentica dei cattolici e, in particolare, dei missionari che hanno predicato il Vangelo fino al sacrificio della vita per estirpare l'idolatria, liberare dai sacrifici umani quelle popolazioni e restituire loro la dignità voluta dal Creatore. Tutto si spiega con la distorta ideologia gesuitica che vorrebbe subordinare l'evangelizzare alla cultura ( sic !)di quei popoli. Ne risulta un Vangelo travisato e superstizioso che di cattolico non ha più nulla. Pensi piuttosto al grave regresso del cattolicesimo in Sud America e ne esamini senza nasconderle, le cause.
RispondiEliminaSenza intenzioni idolatriche !?!. Nessuno ci crederà ! Chi le guarda ne ricava un significato sicuramente idolatrico e non le pretese rette intenzioni di chi le ha messe. Le raffigurazioni indios son ben conosciute ed inconfondibili e non possono essere spacciate per qualcosa di diverso.
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