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domenica 29 settembre 2019

Trento: lo slogan “accogliere per crescere" allontana di fedeli dai Sacramenti

Su segnalazione di alcuni sacerdoti del posto pubblichiamo l'ultima "trovata" ( ma che noia!) dell'Arcivescovo di Trento. 
Dovremmo essere abituati agli sproloqui vescovili che "per il prurito di udire qualcosa... si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità".
Pieni di boriosa autoreferenzialità i loro interventi, basati esclusivamente sul "sociale" ( leggasi politica) sono pure privi delle salutari  citazioni evangeliche e  del Magistero immutabile della Chiesa. 
I risultati pratici di tanto piattismo orizzontale: la diocesi che va a rotoli e molti sacerdoti giovani vanno in crisi e abbandonano il ministero... già sei in pochi anni...  Questa sarebbe la "crescita"?
Eccellenza concordiamo solo sull'ultima parte della sua riflessione "Il Cristianesimo è altro": per grazia di Dio!
AC

Il vescovo Tisi: ''Chi non accoglie va contro il vangelo, ogni intervento contrario mi trova in dissonanza'' e su chi ostenta simboli religiosi: ''Il Cristianesimo è altro''  

Le parole del vescovo in occasione della presentazione dell'indagine “Accogliere per crescere” condotta dalla Chiesa trentina tra Comuni e parrocchie. 
In riferimento a chi ostenta simboli religiosi, tema all'ordine del giorno quando Salvini
saliva sui palchi baciando il rosario, Tisi spiega: "Il Cristianesimo lo si accredita con i gesti della vita e non certo con altro" TRENTO. 

Chi non accoglie è contro il vangelo”, il vescovo di Trento Lauro Tisi lo ripete come quasi un mantra da ormai tre anni e anche oggi in occasione della presentazione dell'indagine “Accogliere per crescere” condotta dalla Chiesa trentina tra Comuni e parrocchie ha voluto sottolinearlo. 
Lo ha fatto perché era inevitabile il collegamento tra l'indagine condotta proprio nei luoghi del Trentino nei quali la precedente giunta provinciale aveva avviato dei progetti accoglienza e la successiva azione di smantellamento portata avanti dalla giunta Fugatti. 
Dal vescovo nessuna “intromissione” politica ma solo un ribadire quello che dice il vangelo. “Io non voglio assolutamente entrare – spiega Lauro Tisi – nelle varie decisioni politiche che sono state prese perché non spetta ad un vescovo entrare nel dettaglio e dire come si fa una cosa o l'altra. Quello che però voglio ribadire è che in una prospettiva evangelica e di Chiesa, non accogliere un migrante è andare contro il vangelo”. 
Quindi, precisa il vescovo “Tutto quello che va in direzione opposta mi vede certamente in dissonanza”. 
Tisi non sembra però tirarsi indietro nemmeno nel commentare chi ostenta i simboli religiosi. 
Un tema al centro delle cronache anche politiche quando l'ex ministro Salvini si presentava sui palchi baciando il rosario. “Non voglio finire dentro la polemica dei simboli religiosi a cui abbiamo assistito – ha affermato l'arcivescovo – però il Cristianesimo lo si accredita con i gesti della vita e non certo con altro”. 

Fonte: Dolomiti QUI

7 commenti:

  1. E' vero: "il Cristianesimo è altro" da quello che tisicamente propone il Tisi.

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  2. vescovo????? porto la corona del Rosario intorno al collo...... che fa, mi fa mettere su un asino e mi fa fare il giro del paese e gente che mi lancia ortaggi come nel film il marchese del grillo a quell'ebreo?????? mi fa mettere alla gogna?????? ma perchè non segue il tedesco Marx o tutta le teologia della liberazione e ci libera un èpo' d'Italia?????

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  3. Vera ossessione deliroide l'insistenza bergogliana, ossessiva e martellante, sull'accoglienza di estranei che postulano indiscriminata, e quindi contro l'identica cattolica italiana che sta scomparendo con la relativa morale, insultando di razzismo il popolo italiano che ha accolto già oltre cinque milioni di stranieri. I signori mitrati non si preoccupano affatto, come loro vincolante dovere pastorale verso il popolo di Dio, che stanno rimanendo sempre più soli a sparare proclami socio-politici contrabbandati per Vangelo, nelle chiese svuotate di sacerdoti e fedeli le quali saranno trasformate in moschee. A Trento poi sono insulti alla millenaria della Chiesa che ha evangelizzato senza farsi invadere da nemici di Cristo, contro i quali ha difeso la fede.

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  4. "Accogliere per crescere": sì, crescere nel meticciato. "mescolare ... mescolare" dice Bergoglio.

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    1. Alla fine una motivazione razionale del perché dobbiamo prenderci qualche milione di africani non sono stati in grado di darla. Si da "fenomeno inarrestabile" a "meticcio è più bello". Trovo interessante che l'élite non sia riuscita a trovare un argomento, trovo tragico che la Chiesa di Roma attuale sia alleata di questa élite...

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    2. L'élite, più o meno inconsciamente (ma certamente vi è in essa qualche lucido manipolatore) non ha bisogno di argomentare: il suo scopo è quello di annientare definitivamente in Europa quanto resta del Cristianesimo ed instaurare il culto di Gea e del Meticcio.

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  5. " I gesti della vita". E quali sarebbero ? Ovviamente, non sembrano quelli propriamente cristiani ma quelli ingannevoli liberalmassonici e marksisti, visto che, bergoglianamente, non parlano d'altro che di fratellanza universale compresa l'immigrazione disordinata e nociva anche alla Chiesa, trascurando il primato della fede in Cristo e annacquando la morale con le aperture, fino all'approvazione, a omosessuali ed abortisti e parlando solo flebilmente e tardivamente d'ufficio contro l'eutanasia quando ormai siamo vicini all'approvazione legislativa, trascurando il deciso e profetico magistero della Chiesa da Pio XII a papa Benedetto. Il vescovo di Trento non vuol " entrare nelle varie decisioni politiche ( attenti a quel 'varie' che sa tanto di politicamente corretto e relativistico!)" ma, insieme all'ineffabile CEI, demonizza quei politici ( non certo santi come non lo siamo noi e lui ) che vogliono difendere la tradizione cristiana che è un tutt'uno con la cultura e la civiltà italiana e occidentale che sta scomparendo.

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