Nulla ci viene risparmiato neppure sotto la sacra cupola del Palladio.
L'esposizione all'interno della palladiana Basilica di San Giorgio Maggiore di Venezia del manufatto riprodotto in fotografia sta destando sconcerto fra i fedeli soprattutto tra i turisti
che si recano per una sosta spirituale di raccoglimento nella celebre chiesa abbaziale benedettina.
Per tentare di comprendere il significato del colorato parallelepipedo è necessario leggere la "spiegazione":
"La ratio sottesa al
lavoro di Sean Scully (Dublino, 1945) risiede nella “libertà spirituale” che l’artista irlandese da sempre persegue con immutato e sincero slancio. È quanto emerge con luminosa chiarezza dalla mostra site specific realizzata da Scully nell’Abbazia di San Giorgio Maggiore, a Venezia. Un coinvolgimento totale di tutti gli spazi, interni ed esterni: sculture, dipinti, acquarelli, sono ben quaranta le opere che abitano gli ambienti secolari così carichi di radiosa spiritualità mai scevra di dialogo e sempre pronta ad abbracciare l’umanità, pure nel complesso mondo contemporaneo.
La prima imponente opera in cui ci imbattiamo è Opulent Ascension, coloratissima scultura che ci riporta, con la mente, all’opera quasi omonima (Ascension) ma assolutamente antitetica, composta di grigio fumo, evanescente, che Anish Kapoor realizzò nel 2011, ponendola esattamente, come ora Scully, sotto la Cupola palladiana, simbolo di eternità e di ascensione all’infinito". (link sotto)
Non ci interessa particolarmente coonoscere chi ha promosso l'esposizione dell'irriverente esposizione del manufatto colorato di Sean Scully all'interno della chiesa: teniamo conto che tutto il complesso abbaziale a seguito delle confische statali del 1861 dopo la soppressione degli Ordini religiosi è proprietà del demanio dello stato.
I monaci di San Benedetto, che officiano l'Abbazia, coabitano gli spazi isolani con la prestigiosa Fondazione Giorgio Cini , che ha encomiabilmente riportato la piccola isola lagunare agli antichi splendori .
Non conosciamo i termini degli accordi protocollari fra Stato/Comunità Monastica e Fondazione.
Non conosciamo i termini degli accordi protocollari fra Stato/Comunità Monastica e Fondazione.
Sta di fatto che il posizionamento del colorato manufatto sotto la cupola palladiana, che terminerà il 13 ottobre prossimo, è pubblicizzato nella Home - QUI - del Sito ufficiale dell'Abbazia benedettina di San Giorgio Maggiore.
Per dirla in parole semplici secondo noi quel manufatto piazzato all'interno della chiesa abbaziale è un pugno sullo stomaco alla spiritualità e un pugno sull'occhio alla bellezza del meraviglioso luogo di culto che la grandezza dei padri ha lasciato solo in prestito ai contemporanei.
Per dirla in parole semplici secondo noi quel manufatto piazzato all'interno della chiesa abbaziale è un pugno sullo stomaco alla spiritualità e un pugno sull'occhio alla bellezza del meraviglioso luogo di culto che la grandezza dei padri ha lasciato solo in prestito ai contemporanei.
Anche il sacro coro dei Monaci e l'Antifonario monastico sono stati contaminati...
Nulla ci viene risparmiato neppure sotto la sacra cupola del Palladio.
Sancte Benedicte, ora pro nobis!
La "libertà spirituale" dell'impostore Sean Scully. Ma fatemi il piacere? Ehi, Bergoglio, di che ti occupi oltre che di migranti?
RispondiEliminaContinua subdolamente l'offensiva profanatrice di edifici religiosi e consacrati da secoli alla fede cattolica,da parte di organizzazioni laiciste che comandano, a soldoni, istituzioni pubbliche e private, senza alcun rispetto per i fedeli e i semplici visitatori; iniziative fatte passare per arte mentre al più sono espedienti pubblicitari da quartiere fieristico al Lido. Il tutto nel vergognoso silenzio della gerarchia cattolica, ormai ubriacata dal ' dialogo' e dalla miscredenza.
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