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giovedì 15 agosto 2019

L’Assunzione di Maria Santissima: dogma di “ciò che era stato già celebrato nel culto e nella devozione del Popolo di Dio come la più alta e stabile glorificazione di Maria”

La glorificazione di Maria con l'Assunzione al Cielo in Anima e Corpo. "...Questa verità di fede era conosciuta dalla Tradizione, affermata dai Padri della Chiesa, ed era soprattutto un aspetto rilevante del culto reso alla Madre di Cristo. Proprio l’elemento cultuale costituì, per così dire, la forza motrice che determinò la formulazione di questo dogma: il dogma appare un atto di lode e di esaltazione nei confronti della Vergine Santa.
Questo emerge anche dal testo stesso della Costituzione apostolica, dove si afferma che il dogma è proclamato «ad onore del Figlio, a glorificazione della Madre ed a gioia di tutta la Chiesa». Venne espresso così nella forma dogmatica ciò che era stato già celebrato nel culto e nella devozione del Popolo di Dio come la più alta e stabile glorificazione di Maria: l’atto di proclamazione dell’Assunta si presentò quasi come una liturgia della fede. ...
Maria è aurora e splendore della Chiesa trionfante; lei è la consolazione e la speranza per il popolo ancora in cammino, dice il Prefazio di oggi.
Affidiamoci alla sua materna intercessione, affinché ci ottenga dal Signore di rafforzare la nostra fede nella vita eterna; ci aiuti a vivere bene il tempo che Dio ci offre con speranza. 
Una speranza cristiana, che non è soltanto nostalgia del Cielo, ma vivo e operoso desiderio di Dio qui nel mondo, desiderio di Dio che ci rende pellegrini infaticabili, alimentando in noi il coraggio e la forza della fede, che nello stesso tempo è coraggio e forza dell'amore. Amen." (Benedetto XVI, Omelia nella Solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, Parrocchia Pontificia San Tommaso da Villanova, Castel Gandolfo. Mercoledì, 15 agosto 2012
AC 

Fin dall’antichità si celebrava in Oriente e in Occidente una solenne festa liturgica a ricordo della Dormizione o Assunzione al Cielo della Vergine. 

Ad esempio nel Sacramentario che Papa Adriano I tra gli anni 784-790, mandò all’imperatore Carlo Magno, si legge: «Degna di venerazione è per noi, o Signore, la festività di questo giorno, in cui la santa Madre di Dio subì la morte temporale, ma non poté essere umiliata dai vincoli della morte colei che generò il tuo Figlio, nostro Signore, incarnato da lei».

Papa Pio XII fu colui che, tenendo conto delle innumerevoli richieste provenienti dall’intero
popolo di Dio: cardinali, patriarchi, arcivescovi, vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, associazioni, università e numerosissimi privati, che supplicavano la definizione del dogma di fede dell’assunzione corporea della beata Vergine Maria in Cielo, decise di indirizzare una lettera enciclica, denominata “Deiparae Virginis Mariae”, il 1° maggio 1946, ai venerabili fratelli Patriarchi, Primati, Arcivescovi, Vescovi e agli altri Ordinari locali che hanno pace e comunione con la Sede Apostolica, in merito ad una proposta di definizione del dogma dell’assunzione della Beata Vergine Maria.In questa lettera, il Santo Padre Pio XII leva a Dio insistenti preghiere, “affinché ci voglia chiaramente manifestare, a questo proposito, i disegni della sua sempre adorabile benignità”. 
A tal fine, il Papa chiede ai venerabili fratelli se essi ritengano che si possa proporre e definire come dogma di fede l’assunzione corporea della beatissima Vergine, e se ciò sia desiderato anche dal loro clero e dal loro popolo. 

Ecco il testo completo in italiano della Lettera Enciclica del Ven. Pio XII "Petizioni sempre più numerose per una definizione dogmatica dell'assunzione di Maria. 
Il papa chiede il parere all'episcopato cattolico e invita a pregare. Le risposte siano inviate con sollecitudine". 

"LETTERA ENCICLICA DEIPARAE VIRGINIS MARIAE 
DEL SOMMO PONTEFICE PIO XII 
AI VENERABILI FRATELLI PATRIARCHI, PRIMATI, ARCIVESCOVI, VESCOVI E AGLI ALTRI ORDINARI LOCALI CHE HANNO PACE E COMUNIONE CON LA SEDE APOSTOLICA: 
PROPOSTA DI DEFINIZIONE DEL DOGMA DELL'ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA  



Poiché il popolo cristiano non ha mai cessato di invocare e di sperimentare l'aiuto della santissima Vergine Madre di Dio, così l'ha in ogni tempo venerata con crescente devozione. E poiché, d'altra parte, l'amore, quando sia sincero e profondo, tende, per sua natura a palesarsi con sempre nuove dimostrazioni, i fedeli hanno fatto a gara, attraverso i secoli, nel dare prove di pietà, ognor più ardente, verso la stessa Regina del Cielo. 
È questo, a Nostro avviso, il motivo per cui già da lungo tempo sono affluite alla Santa Sede numerose istanze - quelle pervenute dal 1849 al 1940 sono state raccolte in due volumi, opportunamente commentate e poi di recente stampate - da parte di cardinali, di patriarchi, di arcivescovi, vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, associazioni, università e di innumerevoli privati; i quali tutti supplicano che sia definita e proclamata, come dogma di fede, l'assunzione corporea della beata Vergine Maria in Cielo. 
E nessuno certo ignora che ciò fu chiesto, con fervidi voti, anche da quasi duecento padri del concilio Vaticano. 

Ma Noi, che abbiamo il mandato di difendere e di sviluppare il regno di Cristo, abbiamo nello stesso tempo la continua preoccupazione e il vigilante dovere di tener lontano tutto ciò che al medesimo regno si oppone, e di assecondare ciò che lo può favorire. 
Per tale ragione, fino dall'inizio del Nostro pontificato, si presentò al Nostro più attento esame la questione, se fosse lecito, conveniente e utile incoraggiare, con la Nostra autorità, le suddette istanze. 
E a questo scopo non tralasciammo né tralasciamo ora di levare insistenti preghiere a Dio, affinché ci voglia chiaramente manifestare, a questo proposito, i disegni della sua sempre adorabile benignità. 

Al fine di impetrarci il dono dei lumi celesti, vogliate, venerabili fratelli, in pia gara, unire le vostre alle Nostre suppliche. 
Ma mentre a ciò paternamente vi esortiamo, seguendo il metodo dei Nostri predecessori e specialmente di Pio IX, quando era per definire il dogma dell'immacolata concezione di Maria, vi preghiamo caldamente a volerci informare quale sia la devozione del vostro clero e del vostro popolo - in proporzione della loro fede e della loro pietà - verso l'assunzione della beatissima Vergine Maria. 
In particolare desideriamo ardentemente di sapere se voi, venerabili fratelli, nella vostra dottrina e prudenza, riteniate che si possa proporre e definire come dogma di fede l'assunzione corporea della beatissima Vergine, e se ciò sia desiderato anche dal vostro clero e dal vostro popolo. 

In attesa delle vostre risposte - che ci saranno tanto più gradite quanto più saranno sollecite - invochiamo sopra di voi, venerabili fratelli, e sopra i vostri fedeli, insieme con l'abbondanza dei divini favori, la protezione della soccorritrice ed eccelsa Vergine Maria; e di gran cuore impartiamo a voi ed al vostro gregge, quale pegno della Nostra benevolenza l'apostolica benedizione. 
Roma, presso San Pietro, 1° maggio 1946, anno VIII del Nostro pontificato. 
PIO PP. XII "

Le risposte della grandissima maggioranza dei vescovi interpellati dal Papa furono favorevoli. 

Avvenne pure a Roma un avvenimento che sembra quasi il suggello divino alle richieste del Santo Padre. 
Il 12 aprile 1947, la Vergine Maria appare a Bruno Cornacchiola e lo invita a rientrare nella Chiesa Cattolica, che lui combatteva con tenacia irriducibile. 
Tra le altre cose, Ella gli parla della sua Assunzione al Cielo: “Il mio corpo non poteva marcire e non marcì… da mio Figlio e dagli Angeli fui portata in Cielo”. * 

Informato dei fatti, il Papa Pio XII credette all’apparizione, benedicendo a Piazza San Pietro, il 5 ottobre dello stesso anno, la statua a grandezza naturale che oggi si può venerare nel Santuario della Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane. Anche questo episodio contribuì alla definizione del dogma. 

Finalmente il 1° novembre 1950, con la costituzione apostolica “Munificentissimus Deus”, Papa Pio XII dà la solenne proclamazione: “Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”. 



Fonte principale: Missionarie della Divina Rivelazione QUI

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