Chissà perchè?
Leggere anche QUI Antonio Socci.
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Forse dovrebbero fischiare le orecchie a qualcuno.
Luigi
"In questa fase la Chiesa fa troppa politica e si occupa troppo poco di fede": così il cardinale Gerhard L. Müller in un’intervista a commento delle elezioni europee, sul "Corriere della Sera" del 28 maggio, in linea con l’acuta analisi del professor Sergio Belardinelli nel precedente post di Settimo Cielo.
Perché in effetti le alte gerarchie cattoliche, con in testa papa Francesco (vedi la copertina de “L’Espresso”), non si sono risparmiate nel far politica alla vigilia delle elezioni, specie in Italia, non tanto schierandosi apertamente “per” qualche determinato partito, ma inequivocabilmente schierandosi “contro” uno di essi, la Lega.
Con quali risultati?
Attenendoci ai nudi dati elettorali, con risultati diametralmente opposti alle aspettative.
Basta scorrere le località che hanno dato i natali ai cardinali italiani più illustri e vicini a Jorge Mario Bergoglio, per registrare che anche lì la Lega ha stravinto, con percentuali di voti oscillanti tra il 40 e il 60 per cento.
È accaduto così a Marradi, in provincia di Firenze, dove è nato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della conferenza episcopale italiana.
Idem a Schiavon, in provincia di Vicenza, paese natale del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato.
E così a Barga, in provincia di Lucca, dove è nato il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del sinodo dei vescovi.
E ancora in queste altre località:
Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, terra natale del cardinale Beniamino Stella, prefetto della congregazione per il clero, ascoltatissimo da Bergoglio;
Foglizzo, in provincia di Torino, dove è nato il cardinale Giuseppe Bertello, governatore della Città del Vaticano e membro del consiglio dei sei cardinali che coadiuvano Francesco nel governo della Chiesa universale;
Casarano, in provincia di Lecce, paese natale del cardinale Angelo De Donatis, vicario del papa per la diocesi di Roma;
Brisighella, in provincia di Ravenna, dove è nato il cardinale Achille Silvestrini, membro illustre di quel club di San Gallo che ha propiziato l’elezione di Bergoglio a papa;
Romano Canavese (Torino), Villarboit (Vercelli) e Parodi Ligure (Alessandria), dove sono nati rispettivamente i cardinali Tarcisio Bertone, ex segretario di Stato, e i suoi protetti Giuseppe Versaldi e Domenico Calcagno, anch’essi tra i più ascoltati da papa Francesco;
San Severino Marche (Macerata), Ascoli Piceno, Galbiate (Lecco), San Giuliano Milanese (Milano) e Villafranca (Verona), terre natali rispettivamente dei cardinali Edoardo Menichelli, segretario di Silvestrini e poi arcivescovo di Ancona, Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila, Renato Corti, vescovo emerito di Novara, Francesco Coccopalmerio, già presidente del pontificio consiglio per i testi legislativi, e Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria;
La Lega ha trionfato anche nelle località di nascita di porporati estranei alla cerchia di Francesco, come Malgrate (provincia di Lecco, cardinale Angelo Scola), Merate (provincia di Lecco, cardinale Gianfranco Ravasi), Foligno (Perugia, cardinale Giuseppe Betori), Sassuolo (provincia di Modena, cardinale Camillo Ruini), Arcevia (provincia di Ancona, cardinale Elio Sgreccia), Todi (provincia di Perugia, cardinale Ennio Antonelli).
Ma la lista non è ancora completa. Vi si devono aggiungere infatti le località di nascita, tutte con la Lega primo partito, dei cardinali Angelo Sodano (Isola d’Asti, Asti), Giovanni Battista Re (Borno, Brescia), Paolo Sardi (Ricaldone, Alessandria), Giovanni Lajolo (Novara), Severino Poletto (Salgareda, Treviso), Agostino Cacciavillan (Valdagno, Vicenza), Angelo Comastri (Sorano, Grosseto), Sergio Sebastiani (Montemonaco, Ascoli Piceno), Salvatore De Giorgi (Vernole, Lecce), Raffaele Farina (Buonalbergo, Benevento), Paolo Romeo, (Acireale, Catania).
La Lega ha inoltre trionfato nei paesi natali di Giovanni XXIII, di Paolo VI e di Giovanni Paolo I, cioè a Sotto il Monte (Bergamo) con il 53,4 per cento dei voti, a Concesio (Brescia) con il 44,9 per cento e a Canale d’Agordo (Belluno) con il 46,5 per cento.
Per finire una curiosità. La Lega ha stravinto anche a Magnano (Biella), di cui è frazione Bose, la località del celebre monastero fondato dall’ultrabergogliano Enzo Bianchi, con 95 voti contro i 63 del Partito democratico.