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venerdì 14 giugno 2019

L'ascesa degli Oratoriani in Inghilterra e nel mondo.



Le terre italiche sono state  terreno fertile per l'implantatio della Congregazione dell'Oratorio grazie allo spirito religioso e devozionale delle popolazioni.
Dalla fine del '500 in poi in poi in Italia  ci  fu una mirabile fioritura di oratori, che assunsero una  grande rilevanza nella realtà religiosa artistica ed economica   soprattutto nel '600 e '700. 
La comunità oratoriana, partecipe alla vita civile ed economica del luogo anche attraverso il possesso di beni e terreni,  si è qualificata anche per il significativo ruolo attribuito alla musica come mezzo  di aggregazione spirituale e di elevazione dei fedeli. I padri filippini contribuirono tralaltro all'affermazione del gusto barocco costruendo stupendi capolavori di arte sacra.
I decreti soppressivi napoleonici e sabaudi  pesantissimamente scagliati contro la Congregazione dell'Oratorio hanno decretato la chiusura di quasi tutti i conventi che furonmo alienati o trasformati in strutture statali. Il motivo di tanto accanimento fu di impedire il proseguo della sana educazione culturale e religiosa dei giovani.
Grazie ad un'azione degna del Santo Fondatore attualmente le comunità oratoriane più fiorenti si trovano principalmente in Inghilterra e in Galles (leggi sotto) e sono il "centro di una rinascita" , il trend positivo e la testimonianza  "au contraire" della sorte discendente del declino inesorabile degli altri ordini religiosi contagiati dalle mode terrene.
La sana dottrina, proclamata senza se e senza ma,  la liturgia curata e dignitosa sono alla base dell'ascesa dell'Ordine fondato da San Filippo Neri.

AC



Gli oratoriani in continua ascesa nel mondo

Gli oratoriani godono di una reputazione bizzarra
Anche i loro ammiratori sono soliti indicare le loro talari affilate a matita, i paramenti finemente lavorati e gli occhiali "vintage". 
Eppure, mentre il  senso del loro  stile può essere preso in giro  come un  vecchio stile ma la congregazione dell'Oratorio  non è di per se' una rovina arrugginita del cattolicesimo
inglese:  è, piuttosto, il centro di una rinascita

In soli tre anni il numero di oratori in Inghilterra è raddoppiato. 
Insieme alle basi più consolidate a Birmingham, Londra e Oxford, sono sorte delle nuove comunità a Manchester, York e Cardiff. 
Altri tre oratoriani si stabiliranno a Bournemouth a settembre. 
Queste tuttavia non sono le location ultra raffinate descritte nel celebre romanzo ( e film)  Sebastian Flyte che lo stereotipo oratoriano potrebbe suggerire. 
La città balneare di Bournemouth oltre ai bar alla moda, oltre alle belle caffetterie sta affrontando dei seri problemi a causa della pesante crisi economica che ha provocato molti senzatetto: è insomma una città difficile da accettare per qualsiasi prete cattolico. 
Ma il curriculum degli Oratoriani fa ben sperare. 
In effetti il loro successo pastorale che spiega indiscutibilmente la loro rapida crescita. 
Un buon esempio di questo successo lo possiamo constatare a Oxford
Da quando la  chiesa di San Luigi Gonzaga è officiata dagli Oratoriani  William Oddie, l'ex editore di Catholic Herald, ha osservato che la  congregazione si sta "quadruplando" rispetto agli ultimi 20 anni . 
L'Oratorio di Oxford, dice Oddie, è stato un "centro di conversione":  è un santuario per i "rifugiati - fuggiti - dalle parrocchie liberali" (leggasi progressiste-moderniste N.d.R.) dall'arrivo di don Robert Byrne, ora Vescovo Byrne, che vi è stato prevosto per 20 anni prima di essere nominato vescovo ausiliare di Birmingham. 
"Vent'anni fa la liturgia era più noiosa e banale - era terribile! Non c'è da stupirsi che gli anglo-cattolici si siano rifugiati e riuniti all'Oratorio ", dice il dott. Oddie. 
"L'Oratorio, afferma, in effetti ha fatto in modo che la gente "non vede l'ora di andare a Messa la domenica". 
Ma l'attrazione per la Messa non è costituita solo dalle belle liturgie ma anche dalle omelie veramente ortodosse senza che se ne vergogni  della sana dottrina.
Il dott. Oddie dice che gli oratoriani sono popolari perché sono "meravigliosamente pastorali" e spiega: "Se ti trovi nei guai  arriverà un oratoriano  all'ingresso della tua casa per consolarti. Gli Oratoriani si occupano anche dei poveri e visitano i prigionieri. Sono una specie di esempio di ciò che tutti pensano che un prete cattolico dovrebbe essere." 
Gli Oratoriani hanno anche ricevuto un forte incoraggiamento durante la visita papale del 2010, quando Benedetto XVI beatificò il cardinale John Henry Newman, che ha istituito in Inghilterra la Congregazione Oratoriana.
Newman aveva attirato l'attenzione sulla tradizione intellettuale  dell'Ordine che difende in modo intelligente gli insegnamenti più contro-corrente (rispetto alle mode del tempo) del cattolicesimo: questa è una caratteristica assai ricercata ed apprezzata in un'Inghilterra e in un Galles sempre più pervase dal laicismo. 
Un'altra caratteristica della congregazione è che riesce ad  offrire un baluardo contro un clima secolare ostile al sacerdozio cattolico.  
Il fatto che dei sacerdoti secolari  vivono insieme in comunità, piuttosto che in una canonica isolata è una grande garanzia di fede e di disciplina.
Un oratoriano con cui parlo insiste che la crescente popolarità della congregazione non è limitata alla Gran Bretagna. "L'Oratorio - dice - come istituto è in aumento al momento in tutto il mondo, dall'Australia al Sud Africa, dalla Francia al Galles, e da Kingston, in Giamaica, agli Stati Uniti". "Ci sono progetti della fondazione di nuovi Oratori  realizzati con una frequenza sorprendente. L'oratorio come istituto sta crescendo in tutto il mondo mentre altre congregazioni religiose si stanno riducendo. " 
Egli suggerisce anche che la gioia - che promana nell'Ordine - possa essere un fattore significativo di questa espansione nel mondo. "La gioia che il  Vangelo trasmette è  importante anche  per l'evangelizzazione della società. Mi chiedo: l'espansione del carisma oratoriano potrebbe essere utile per tutta la Chiesa ? Dopo tutto l'apostolo della gioia cristiana è san Filippo Neri [il fondatore della congregazione] ". 
Il sostegno dei vescovi locali è vitale per la crescita di qualsiasi comunità religiosa e, nel caso degli oratoriani, sembra che la Gerarchia stia iniziando a riconoscere il loro valore. 
Come disse un prete: "Per formare nuove comunità oratoriane, il vescovo locale deve dare il suo consenso. Quindi quello che potremmo vedere è anche un cambiamento nella mentalità episcopale in Gran Bretagna che ora vede l'Oratorio come un elemento utile per l'evangelizzazione della diocesi con una comprovata esperienza di risveglio spirituale, di gestione di una comunità parrocchiale e di attirare nuove vocazioni ". 
Continua: "Sia gli Oratori di York che quelli di Bournemouth sono stati avviati come progetti perché i vescovi li hanno effettivamente richiesti. In passato c'erano state idee per fondare Oratori in altre città britanniche, ma sono naufragati perché i vescovi non erano a bordo ". 
Sembra che la notevole espansione degli Oratori possa essere dovuta non ad un improvviso cambiamento nella Chiesa, ma ai vescovi che si mettono in contatto con i fedeli. 

Fonte: Catholic Herald QUI

Immagine: Oratoriani QUI

1 commento:

  1. L'espansione della Congregazione dell'Oratorio non può non essere motivo di gioia e di speranza per la difesa della dottrina cattolica, perché fondata da S. Filippo Neri il quale come testimoniarono i suoi seguaci al processo di canonizzazione " seguì sempre la Summa di Tommaso d'Aquino ". E' la Congregazione del convertito al cattolicesimo card. Newmann. Una targa marmorea nell'aula dell'Oratorio borrominiano a Roma è scritto: " L'Oratorio da S. Filippo voluto baluardo del pensiero cattolico contro la riforma di Lutero". Confidiamo che questo sia il carisma delle Congregazioni che nascono poiché l' infiltrazione di agenti infettanti, è ormai divenuta, nella Chiesa, sempre più frequente. Negli anni 40, proprio nell'Oratorio di Roma fu fondata, la cosiddetta 'comunità del porcellino' che ebbe a protagonisti La Pira, Fanfani, Lazzati etc. ben conosciuti novatori e profeti carrieristi politici del CVII. Poiché in aprile vi è stata la commemorazione di quell'evento dobbiamo temere che riprenda quella deriva viste le mai sopite simpatie moderniste. Negli anni sessanta, fu eseguita nell'Oratorio filippino una Messa rock " voluta dall'Alto" che il card. Vicario non permise in una chiesa.

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