La Cattedrale di Notre Dame NON è sopravvissuta a ciò che la Francia sta diventando nel XXI
secolo: più di 800 chiese profanate solo nel 2018!
Dopo gli attacchi sacrileghi alle Basiliche di Saint Denis e di Saint Sulpice almeno qualche dubbio si istilla circa la presunta accidentalità dell'iper rapido rogo di Notre Dame.
AC
L'incendio di Notre-Dame e la distruzione dell'Europa cristiana
di Guy Millière*
- Meno di un'ora dopo che le fiamme avevano cominciato ad alzarsi sopra Notre-Dame – quando ancora nessuno era in grado di fornire una spiegazione – le autorità francesi si sono affrettate a dire che l'incendio era "accidentale" e che "l'ipotesi dolosa è stata esclusa". Queste dichiarazioni erano identiche a quelle rese dal governo francese dopo gli attacchi compiuti in Francia nel corso dell'ultimo decennio.
- L'incendio di Notre-Dame si è verificato in un momento in cui gli attacchi contro le chiese in Francia e in Europa si moltiplicano. In Francia, solo nel 2018, sono state vandalizzate più di 800 chiese.
- Le chiese in Francia sono vuote. Il numero di preti sta diminuendo e i sacerdoti attivi nel paese sono molto anziani o provengono dall'Africa o dall'America Latina. La religione dominante ora in Francia è l'Islam. Ogni anno, le chiese vengono demolite per far posto a parcheggi o a centri commerciali. Le moschee vengono costruite dappertutto e sono piene.
L'incendio che ha distrutto gran parte della
cattedrale di Notre-Dame nel cuore di Parigi è una tragedia
irreparabile.
Anche se la cattedrale verrà ricostruita, non sarà mai più quella di prima.
Le vetrate e i principali elementi architettonici sono stati gravemente danneggiati e il telaio di sostegno della copertura in legno di quercia è stato completamente distrutto.
La guglia centrale era un'opera d'arte unica.
Era stata progettata dall'architetto che restaurò l'edificio nel XIX secolo, Eugène Viollet-le-Duc, che aveva basato il proprio lavoro su documenti del XII secolo.
Anche se la cattedrale verrà ricostruita, non sarà mai più quella di prima.
Le vetrate e i principali elementi architettonici sono stati gravemente danneggiati e il telaio di sostegno della copertura in legno di quercia è stato completamente distrutto.
La guglia centrale era un'opera d'arte unica.
Era stata progettata dall'architetto che restaurò l'edificio nel XIX secolo, Eugène Viollet-le-Duc, che aveva basato il proprio lavoro su documenti del XII secolo.
Oltre all'incendio, l'acqua necessaria per spegnere le fiamme è penetrata nella pietra calcarea delle pareti e della facciata indebolendole e rendendole fragili.
Il tetto è stato distrutto: la navata, il transetto e il coro ora sono a cielo aperto ed esposti alle intemperie.
Non possono nemmeno essere protetti prima che la struttura non sia stata accuratamente esaminata, un compito che richiederà settimane.
Anche tre elementi principali della struttura (il pignone del transetto nord, il pignone situato tra le due torri e la volta) sono a rischio crollo.
Il tetto è stato distrutto: la navata, il transetto e il coro ora sono a cielo aperto ed esposti alle intemperie.
Non possono nemmeno essere protetti prima che la struttura non sia stata accuratamente esaminata, un compito che richiederà settimane.
Anche tre elementi principali della struttura (il pignone del transetto nord, il pignone situato tra le due torri e la volta) sono a rischio crollo.
Notre-Dame ha più di 800 anni.
È sopravvissuta alle turbolenze del Medioevo, al regno del Terrore durante la Rivoluzione francese, a due guerre mondiali e all'occupazione nazista di Parigi.
Non è sopravvissuta a ciò che la Francia sta diventando nel XXI secolo.
È sopravvissuta alle turbolenze del Medioevo, al regno del Terrore durante la Rivoluzione francese, a due guerre mondiali e all'occupazione nazista di Parigi.
Non è sopravvissuta a ciò che la Francia sta diventando nel XXI secolo.
La causa dell'incendio è stata finora attribuita a "una casualità", a "un corto circuito" e più di recente a "un problema informatico".
Se l'incendio fosse stato davvero accidentale, è pressoché
impossibile spiegare come sia iniziato. Benjamin Mouton, già
capo-architetto a Notre-Dame, ha spiegato
che le norme erano particolarmente rigide e che nessun cavo o
apparecchio elettrico, e nessuna fonte di
calore potevano essere collocati nel sottotetto.
E ha aggiunto che era stato installato un sistema d'allarme estremamente sofisticato. L'impresa che ha montato il ponteggio non ha utilizzato alcuna saldatura ed è specializzata in questo tipo di lavoro.
L'incendio è scoppiato più di un'ora dopo che gli operai avevano lasciato il cantiere e nessuno di loro era presente.
Le fiamme si sono propagate così velocemente che i vigili del fuoco accorsi erano scioccati. Remi Fromont, il capo-architetto dei monumenti storici francesi, ha dichiarato: "L'incendio non poteva divampare da uno degli elementi presenti nel posto da cui è partito. È necessario un reale potere calorifico per causare un disastro del genere".
calore potevano essere collocati nel sottotetto.
E ha aggiunto che era stato installato un sistema d'allarme estremamente sofisticato. L'impresa che ha montato il ponteggio non ha utilizzato alcuna saldatura ed è specializzata in questo tipo di lavoro.
L'incendio è scoppiato più di un'ora dopo che gli operai avevano lasciato il cantiere e nessuno di loro era presente.
Le fiamme si sono propagate così velocemente che i vigili del fuoco accorsi erano scioccati. Remi Fromont, il capo-architetto dei monumenti storici francesi, ha dichiarato: "L'incendio non poteva divampare da uno degli elementi presenti nel posto da cui è partito. È necessario un reale potere calorifico per causare un disastro del genere".
Sarà condotta un'inchiesta lunga, difficile e complessa.
La possibilità che l'incendio sia frutto di un atto criminale non può
essere scartata.
Meno di un'ora dopo che le fiamme avevano cominciato ad alzarsi sopra Notre-Dame – quando ancora nessuno era in grado di fornire una spiegazione – le autorità francesi si sono affrettate a dire che l'incendio era "accidentale" e che "l'ipotesi dolosa è stata esclusa". Queste dichiarazioni erano identiche a quelle rese dal governo francese dopo gli attacchi compiuti in Francia nel corso dell'ultimo decennio.
Meno di un'ora dopo che le fiamme avevano cominciato ad alzarsi sopra Notre-Dame – quando ancora nessuno era in grado di fornire una spiegazione – le autorità francesi si sono affrettate a dire che l'incendio era "accidentale" e che "l'ipotesi dolosa è stata esclusa". Queste dichiarazioni erano identiche a quelle rese dal governo francese dopo gli attacchi compiuti in Francia nel corso dell'ultimo decennio.
Nel novembre del 2015, le sera del massacro al Bataclan di Parigi, in
cui i jihadisti uccisero 90 persone, il ministero francese dell'Interno
dichiarò che il governo non sapeva nulla,
salvo che era in corso uno scontro a fuoco.
La verità venne fuori solo dopo che l'Isis aveva rivendicato la responsabilità del massacro.
La verità venne fuori solo dopo che l'Isis aveva rivendicato la responsabilità del massacro.
A Nizza, dopo l'attacco terroristico con camion del luglio 2016, il
governo francese ribadì per diversi giorni che il terrorista
responsabile della morte di 86 persone era un "uomo con un esaurimento nervoso".
Nel 2018, l'assassino di Sarah Halimi, che recitava versetti del Corano mentre torturava la sua vittima, è stato dichiarato
"mentalmente disturbato" e ricoverato in una struttura psichiatrica
subito dopo il suo arresto. Probabilmente, non affronterà mai il
giudizio di un tribunale. L'8 aprile, Alain Finkielkraut e altri 38
intellettuali hanno pubblicato un testo secondo il quale l'assassino della Halimi deve essere giudicato. Il testo non ha avuto alcun effetto.
L'incendio di Notre-Dame è avvenuto meno di tre anni dopo che un
"commando" di donne jihadiste, in seguito arrestate, aveva tentato di distruggere
la cattedrale facendo esplodere delle bombole di gas. Tre giorni prima
dell'incendio, il 12 aprile, la leader di questo commando, Ines Madani,
una giovane francese convertitasi all'Islam, è stata condannata a otto anni di carcere per aver creato un gruppo terroristico affiliato allo Stato islamico.
L'incendio di Notre-Dame si è verificato in un momento in cui gli attacchi contro le chiese in Francia e in Europa si moltiplicano. In Francia, solo nel 2018, sono state vandalizzate più di 800 chiese. Molte hanno subito gravi danni:
statue in frantumi e decapitate, tabernacoli demoliti, muri imbrattati
di feci.
Diversi edifici di culto sono stati incendiati.
Il 5 marzo, la basilica di Saint-Denis, dove sono sepolti tutti i sovrani francesi, tranne tre, è stata vandalizzata da un profugo pakistano.
Diverse vetrate colorate sono state rotte e l'organo della basilica, tesoro nazionale costruito tra il 1834 e il 1841, è stato parzialmente distrutto.
Dodici giorni dopo, il 17 marzo, un incendio è scoppiato a Saint-Sulpice, la più grande chiesa di Parigi, provocando gravi danni.
Dopo giorni di silenzio, la polizia ha finito per ammettere che si trattava di un incendio doloso.
Diversi edifici di culto sono stati incendiati.
Il 5 marzo, la basilica di Saint-Denis, dove sono sepolti tutti i sovrani francesi, tranne tre, è stata vandalizzata da un profugo pakistano.
Diverse vetrate colorate sono state rotte e l'organo della basilica, tesoro nazionale costruito tra il 1834 e il 1841, è stato parzialmente distrutto.
Dodici giorni dopo, il 17 marzo, un incendio è scoppiato a Saint-Sulpice, la più grande chiesa di Parigi, provocando gravi danni.
Dopo giorni di silenzio, la polizia ha finito per ammettere che si trattava di un incendio doloso.
Da mesi, delle organizzazioni jihadiste pubblicano dichiarazioni
che invocano la distruzione di chiese e monumenti cristiani in Europa.
Notre-Dame è stata ripetutamente indicata come obiettivo primario.
Nonostante questo, la cattedrale non è stata ben protetta. Nel novembre
scorso, due giovani uomini, entrati nella chiesa di notte, si sono
arrampicati sul tetto e hanno girato un video che in seguito hanno diffuso su YouTube.
Quando è scoppiato l'incendio, numerosi messaggi sono stati pubblicati dai musulmani sui social media – su Twitter, Facebook e sul sito web di Al Jazeera – che esprimevano la gioia di vedere un importante simbolo cristiano distrutto. Hafsa Askar,
un'immigrata di origine marocchina e vice-presidente dell'Union
nationale des étudiants de France (UNEF), la principale organizzazione
studentesca francese, ha pubblicato un tweet che diceva: "La gente
piange per dei piccoli pezzetti di legno (...) è un delirio di piccoli
bianchi".
Il presidente francese Emmanuel Macron, che non aveva mai menzionato
gli attacchi contro la basilica di Saint-Denis o contro la chiesa di
Saint Sulpice, si è recato subito alla cattedrale di Notre-Dame e ha dichiarato:
"Notre-Dame è la nostra storia, la nostra letteratura, il nostro
immaginario". E ha omesso la dimensione religiosa della cattedrale.
La sera dopo, Macron ha detto che Notre-Dame sarà ricostruita
in cinque anni: una dichiarazione audace. Numerosi commentatori hanno
interpretato le sue parole come dettate dal suo disperato desiderio di
cercare di riguadagnare la fiducia dei francesi dopo cinque mesi
di manifestazioni, di rivolte e di devastazioni a causa della sua
incapacità di gestire le sommosse dei "gilet gialli". (Il 16 marzo, gran
parte degli Champs-Élysées è stata danneggiata dai rivoltosi; i lavori di riparazione sono appena iniziati.) Tutti gli esperti concordano sul fatto che quasi certamente ci vorranno più di cinque anni per ricostruire Notre-Dame.
Macron ha curiosamente aggiunto che la cattedrale sarà "più bella"
di prima – come se il monumento gravemente danneggiato potrebbe essere
più bello dopo la ristrutturazione. Macron ha proseguito dicendo che la ricostruzione potrebbe essere un "gesto architettonico contemporaneo". Il commento ha suscitato preoccupazione,
se non panico, tra i difensori dei monumenti storici, che ora temono
che il presidente voglia aggiungere elementi architettonici moderni a un
gioiello dell'architettura gotica. Ancora una volta, Macron ha
completamente omesso la dimensione religiosa della cattedrale.
L'atteggiamento dell'inquilino dell'Eliseo non è sorprendente. Dal momento in cui è diventato presidente, si è tenuto lontano
da ogni cerimonia cristiana. La maggior parte dei suoi predecessori ha
fatto lo stesso. La Francia è un paese in cui regna supremo un laicismo dogmatico.
Un leader politico che osa definirsi cristiano viene immediatamente
criticato dai media e ciò non può che nuocere alla sua carriera
politica. Nathalie Loiseau – ex direttrice della Scuola nazionale di
amministrazione e capolista
alle elezioni europee del 26 maggio prossimo del partito creato da
Macron, "La République en marche" – è stata di recente fotografata all'uscita di una chiesa
dopo aver partecipato a una messa, e questo ha scatenato un dibattito
nei media sulla questione se la sua presenza a una cerimonia religiosa
in una chiesa costituisca un "problema".
Le conseguenze della laicità francese sono visibili. Il Cristianesimo
è stato quasi del tutto eliminato dalla vita pubblica. Le chiese sono vuote. Il numero dei preti sta diminuendo e i sacerdoti attivi nel paese sono molto anziani o provengono dall'Africa o dall'America Latina. La religione dominante ora in Francia è l'Islam. Ogni anno, le chiese vengono demolite per far posto a parcheggi o a centri commerciali. Le moschee vengono costruite dappertutto e sono piene. Gli imam radicali fanno proselitismo. L'omicidio, tre anni fa, di Jacques Hamel, un prete 85enne che fu massacrato
da due islamisti mentre celebrava la messa in una chiesa dove erano
presenti soltanto cinque persone (di cui tre anziane suore), è un
segnale eloquente.
Nel 1905, il parlamento francese approvò una legge che decretava la confisca
di tutti i beni della Chiesa Cattolica in Francia.
Le chiese e le cattedrali divennero di proprietà dello Stato.
Da allora, i governi successivi hanno speso poco denaro per il loro mantenimento.
Quelle chiese che non sono state vandalizzate sono fatiscenti, è così anche la maggior parte delle cattedrali.
Ancor prima del devastante incendio, l'arcidiocesi di Parigi aveva dichiarato che "non poteva permettersi di fare tutte le riparazioni" di cui necessitava Notre-Dame, "che erano stimate a 185 milioni di dollari".
Secondo CBS News, in un servizio del 20 marzo 2018:"Il governo francese, proprietario della cattedrale, ha promesso di stanziare nel prossimo decennio circa 50 milioni di euro, lasciando un conto da pagare di 135 milioni di dollari. Per trovare il resto del denaro, Michel Picaud, presidente della fondazione Amici di Notre-Dame, ha lanciato una campagna di crowdfunding per trovare donatori privati in Francia e oltre Atlantico.
"'Sappiamo che gli americani sono ricchi, quindi andiamo dove pensiamo di poter trovare il denaro per contribuire a ristrutturare la cattedrale', ha dichiarato Picaud".
Le chiese e le cattedrali divennero di proprietà dello Stato.
Da allora, i governi successivi hanno speso poco denaro per il loro mantenimento.
Quelle chiese che non sono state vandalizzate sono fatiscenti, è così anche la maggior parte delle cattedrali.
Ancor prima del devastante incendio, l'arcidiocesi di Parigi aveva dichiarato che "non poteva permettersi di fare tutte le riparazioni" di cui necessitava Notre-Dame, "che erano stimate a 185 milioni di dollari".
Secondo CBS News, in un servizio del 20 marzo 2018:"Il governo francese, proprietario della cattedrale, ha promesso di stanziare nel prossimo decennio circa 50 milioni di euro, lasciando un conto da pagare di 135 milioni di dollari. Per trovare il resto del denaro, Michel Picaud, presidente della fondazione Amici di Notre-Dame, ha lanciato una campagna di crowdfunding per trovare donatori privati in Francia e oltre Atlantico.
"'Sappiamo che gli americani sono ricchi, quindi andiamo dove pensiamo di poter trovare il denaro per contribuire a ristrutturare la cattedrale', ha dichiarato Picaud".
La sera in cui è scoppiato l'incendio a Notre-Dame, centinaia di francesi si sono riuniti davanti alla cattedrale in fiamme per cantare i Salmi e per pregare.
Sembravano improvvisamente aver capito che stavano perdendo qualcosa di immensamente prezioso.
Sembravano improvvisamente aver capito che stavano perdendo qualcosa di immensamente prezioso.
Il governo francese ha deciso di iniziare a raccogliere donazioni da privati, da imprese e da organizzazioni per la ricostruzione. Più di un miliardo di euro sono stati versati.
I miliardari francesi si sono impegnati a versare grosse somme: la famiglia Pinault (la principale proprietaria del gruppo Kering) ha promesso 100 milioni di euro, la famiglia Arnault (proprietaria di LVMH, colosso mondiale del lusso) 200 milioni di euro e anche la famiglia Bettencourt (proprietari della L'Oréal) ha assicurato che donerà 200 milioni di euro.
Molti francesi di "sinistra" hanno immediatamente affermato che le famiglie facoltose hanno troppi soldi e che questi milioni potrebbero essere meglio utilizzati per aiutare i poveri che per prendersi cura di vecchie pietre.
I miliardari francesi si sono impegnati a versare grosse somme: la famiglia Pinault (la principale proprietaria del gruppo Kering) ha promesso 100 milioni di euro, la famiglia Arnault (proprietaria di LVMH, colosso mondiale del lusso) 200 milioni di euro e anche la famiglia Bettencourt (proprietari della L'Oréal) ha assicurato che donerà 200 milioni di euro.
Molti francesi di "sinistra" hanno immediatamente affermato che le famiglie facoltose hanno troppi soldi e che questi milioni potrebbero essere meglio utilizzati per aiutare i poveri che per prendersi cura di vecchie pietre.
In un prossimo futuro, il cuore di Parigi porterà le terribili
cicatrici di un incendio che ha devastato molto più di una cattedrale.
Le fiamme hanno distrutto una parte essenziale di ciò che resta
dell'anima quasi perduta della Francia e di ciò che la Francia avrebbe
potuto realizzare quando i francesi credevano in qualcosa di più elevato della loro esistenza quotidiana.
Alcuni sperano che la vista della cattedrale distrutta indurrà molti
francesi a seguire l'esempio di coloro che hanno pregato la sera del
disastro. Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi, ha dichiarato il 17 aprile, due giorni dopo l'incendio, che era convinto che la Francia avrebbe conosciuto un "risveglio spirituale".
Altri, meno ottimisti, vedono nelle ceneri della cattedrale un
simbolo della distruzione del Cristianesimo in Francia. Lo storico
dell'arte Jean Clair ha detto
di ravvisare nella distruzione di Notre-Dame un ulteriore segno di una
"decadenza irreversibile" della Francia e della distruzione delle radici
giudaico-cristiane dell'Europa.
Dennis Prager, un editorialista americano, ha scritto:"Il simbolismo dell'incendio della cattedrale di
Notre-Dame, l'edificio più celebre della civiltà occidentale, il simbolo
iconico della cristianità occidentale, è difficile da non notare.
"È come se Dio stesso avesse voluto avvertirci nel modo più inequivocabile che il Cristianesimo occidentale sta bruciando, e con esso la civiltà occidentale".
"È come se Dio stesso avesse voluto avvertirci nel modo più inequivocabile che il Cristianesimo occidentale sta bruciando, e con esso la civiltà occidentale".
Rod Dreher, un altro autore americano, ha rilevato: "Questa catastrofe a Parigi è un segno per tutti noi
cristiani e un segno per tutti gli occidentali, soprattutto per coloro
che disprezzano la civiltà che ha costruito questo grande tempio per il
suo Dio su un'isola sulla Senna dove sono stati celebrati riti religiosi
sin dai tempi della Roma pagana. È un segno di ciò che stiamo perdendo e
di ciò che non ritroveremo se ora non cambieremo rotta".
Per il momento, nulla indica che la Francia e l'Europa occidentale cambieranno rotta.
* Guy Millière, insegna all'Università di Parigi ed è autore di 27 libri sulla Francia e l'Europa.
Fonte: Gatestoneintistitute: QUI
La Francia in odio a Cristo, iniziato nel 1789 con i massacri di fedeli, ecclesiastici o laici, e la profanazione di chiese e conventi prosegue il cammino suicida scomparendo come nazione e come popolo rinnegando le sue radici cristiane alle quali sono legati i suoi momenti di gloria. L orgogliosa e roboante Francia, in agonia, è ormai terreno di facile conquista dei nemici del cristianesimo.
RispondiEliminaC'è poco da fare, occorre, in Italia e in Europa, rendere FUORILEGGE l'islam! Se non lo faremo, il cristianesimo sparirà, come accadde in Nord Africa nel VII-VIII secolo
RispondiEliminaChe Dio ci conservi almeno Saint Nicholas du Chardonnet a Parigi
RispondiEliminaIl sospetto dl dolo nell'incendio di Notre Dame è più che giustificato dalle esclusione immediata essendo del tutto prematura in assenza di un'analisi accurata e non certo facile. Coloro che criticano le donazioni per la ricostruzione non fanno altro che parafrasare Bergoglio. Speriamo che la ricostruzione sia fatta con 'pietre vive' che riportino la Francia al suo battesimo.
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