Quello che è incredibile che l'unica reazione del sacerdote al tentativo di profanazione è "magna" (nel senso di "mangiare").
Siamo arrivati ai tempi profetizzati dal Profeta Daniele (vedere sotto), o semplicemente abbiamo di fronte un matto da una parte e un sacerdote che non si rende conto di dare il Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo?
Evitiamo di ritornare sul tasto dolente dei pericoli di dare la S. Comunione in mano, perchè sarebbe come sparare sulla Croce Rossa: se non l'hanno capito ancora....
Sarebbe forse opportuno che il Vescovo di Trieste mons. Crepaldi facesse due chiacchiere con il sacerdote stesso e prendesse qualche provvedimento.
QUI il pazzesco filmato
e più sotto l'articolo de Il Giornale.
Il Giornale, Matteo Orlando - Gio, 25/04/2019
L’episodio è accaduto nel giorno di Pasqua ma ne è stata data notizia solo oggi sul quotidiano locale triestino Il Piccolo.
All'interno della chiesa dedicata a San Giovanni Decollato di Trieste, sita in piazzale Gioberti, 5, che si trova nella zona suburbana di Guardiella, una chiesa che era stata consacrata, nel lontano 27 giugno 1858, dall’allora vescovo Bartolomeo Legat, durante la Santa Messa Pasquale delle ore 11 si è messo in fila un uomo che, arrivato davanti al sacerdote, ha inscenato un surreale dialogo.
Come si sente dal video nei 35 secondi pubblicati, al sacerdote che ripete la tradizionale formula "Il corpo di Cristo" prima di distribuire sulla mano il Santissimo Corpo del Signore, l’uomo ha risposto: "Grazie a te", aggiungendo provocatoriamente: "E che parte è questa del corpo?". Alla risposta seccata e in dialetto del sacerdote: "Magna", l’uomo ha replicato in dialetto: "Magno quando che voglio mi. Magno, magno, sta bono". Poi l’uomo si è allontanato dal sacerdote e, invece di consumare le sacre specie immediatamente, come è previsto dalle norme della Chiesa, si è incamminato lungo la Chiesa tenendo in mano la particola consacrata e ripetendo due volte, inquadrando probabilmente con uno smartphone l’Ostia Consacrata, "questo è il corpo di Cristo?" e aggiungendo irrispettosamente "ma dai dai questo qua è […omissis] mamma mia, bon bon". Quindi l’affermazione blasfema: "Ma come puoi fare di una patatina il Corpo di Cristo?. Ma andemo avanti…". Poi nel video scatta il bip della censura.
A quanto pare, il clero parrocchiale (formato dal Parroco, il canonico Fabio Ritossa, dai vicari parrocchiali, i sacerdoti Milan Nemac, Devid Giovannini, Tomaž Kunaver, e dal diacono permanente Paolo Longo), ha deciso di denunciare l’uomo ai Carabinieri di Trieste. Il quotidiano Il Piccolo non riferisce il nome dell’uomo che ha preso in mano l'ostia consacrata ed ha imprecato contro la stessa e la religione cattolica, sotto gli sguardi allibiti di decine di fedeli che hanno assistito alla scena. È stato evidenziato, invece, che l'uomo "è stato bloccato da un parrocchiano che gli ha intimato di consumare la particola prima di uscire dalla chiesa". Incredibilmente sulla pagina Facebook del quotidiano triestino diversi commentatori hanno apprezzato il gesto blasfemo. Sono stati numerosi, invece, coloro (anche non cattolici) che hanno espresso disgusto per l'azione compiuta.
Sentita da Il Giornale, la consacrata Agnieszka Rzemieniec, del Comitato internazionale "Uniti con Gesù Eucaristia per le mani Santissime di Maria", ha commentato l’episodio spiegando che "la pratica della Comunione distribuita sulla mano favorisce questo tipo di abusi e di profanazioni". Per tale motivo il comitato, anche attraverso una petizione on line, "ha chiesto e continuerà a chiedere a chi ne ha l’autorità, il Pontefice, di permettere la ricezione della Santa Comunione Eucaristica sulla lingua ed in ginocchio", su degli appositi inginocchiatoi da installare nelle varie chiese. "Il popolo cattolico dovrebbe ricevere la Santissima Eucaristia in questo modo perché è il più consono ad esprimere la massima devozione nel ricevere il Corpo di Cristo. Il Cardinal Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ha già espresso il suo favore ad acconsentire a questa richiesta. Manca solo il via libera di Papa Francesco", ha spiegato la donna a Il Giornale. La Rzemieniec ha ricordato che, "come insegnava san Tommaso d’Aquino, Gesù è realmente presente tanto nell’intero quanto nel minimo frammento del pane consacrato. Un esperimento condotto negli Stati Uniti, ha dimostrato che, ponendo la comunione in mano, diversi frammenti, difficilmente scorgibili ad occhio nudo, rimangono prima impressi nella palma della mano, quindi cascano a terra. Inoltre, accanto al rischio di profanazione continua, si presenta anche il problema delle messe nere e dei circoli satanisti che, quasi meravigliati di questa consuetudine, possono più facilmente prelevare l’ostia e condurla via".
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Daniele 9,27
Egli stringerà una forte alleanza con molti
per una settimana e, nello spazio di metà settimana,
farà cessare il sacrificio e l'offerta;
sull'ala del tempio porrà l'abominio della
desolazione
e ciò sarà sino alla fine,
fino al termine segnato sul devastatore».
Daniele 11,31
Forze da lui armate si muoveranno a profanare il santuario della cittadella, aboliranno il sacrificio quotidiano e vi metteranno l'abominio della desolazione.
Daniele 12,11
Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni.
Matteo 24,15
Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -,
Marco 13,14
Quando vedrete l'abominio della desolazione stare là dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti;