Una notizia di qualche mese fa. La riportiamo per far notare come la pazzia aumenta.
Luigi
In Terris 11-9-18
Il ministro della Cultura delle Fiandre propone di non trasmettere più in tv la Messa domenicale
REDAZIONE
l ministro della Cultura delle Fiandre, in Belgio, ha deciso di preoccuparsi delle Messe domenicali trasmesse in tv dall'emittente fiamminga Vrt. Sven Gatz, questo il suo nome, si è scagliato contro la celebrazione perché di recente è stato letto un passo delle Lettere agli Efesini scritte da San Paolo che dice: “Nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, cosìanche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto”.
Sessista e inopportuno per il ministro belga che ha twittato: “Libertà religiosa: ok; libertà d’opinione: ok; ma nessuna frase retrograda e sessista contro le donne a spese dei contribuenti”. “Cosa si sarebbe detto se le stesse parole fossero state pronunciate da un imam?” ha poi aggiunto il politico. Il parroco della chiesa di Grimbergen - riferisce Il Giornale - ha risposto immediatamente alla polemica dicendosi sorpreso delle affermazioni del ministro della cultura fiammingo, come riportato da Rtbf. “Il ministro si agita per un testo di una lettera di San Paolo letta la domenica scorsa nelle chiese di tutto il mondo. Il testo parla d’amore e del rispetto e stima reciproca tra marito e moglie,” ha aggiunto il sacerdote chiedendo che il testo non venga estrapolato dal suo contesto e strumentalizzato a fini politici. La lettera di San Paolo infatti continua così: “E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato sé stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola. (…) Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama sé stesso”.
Il ministro della "cultura"? Ma non facciamo ridere! Al più ministro dell'idiozia!
RispondiEliminaCosa dire allora degli ebrei che nelle preghiere del mattino ringraziano Dio di averli fatti uomini, nel senso di maschi? E le donne invece ringraziano Dio di "averle fatte secondo la sua volontà "?
RispondiEliminaPer gli imbecilli è buono ogni pretesto per ostacolare il Cattolicesimo.
RispondiEliminaSan Paolo è molto "scomodo" e poco "politicametne corretto": ecco perché mi è sempre piaciuto, perché non è interpretabile ma le sue lettere sono come un taglio di spada: o di qua o di là!
RispondiEliminaÈ vero, S. Paolo è sessista, come sono sessisti il Vangelo e l'Antico Testamento. Tutte le tradizioni religiose sono sessiste, non considerando alla stessa stregua il maschio e la femmina, che rivestono necessariamente diversi ruoli. Non si tratta ovviamente di una sorta di "supremazia", che magari può sfociare in sopraffazione, ma certamente uomo e donna sono visti come diversi. Il solco che c'è in natura tra il maschile e il femminile è riconosciuto ed acuito in materia spirituale, ciò è constatabile in tutte le tradizioni sacre. Del resto l'approccio spirituale alla vita è inevitabilmente divergente da quello materiale progressista (nella fattispecie di cui si parla, la cultura dominante in occidente non può che odiare S. Paolo). Il conflitto tra il sacro e il progressismo è ineliminabile, e quando sento parlare di cattolici (o buddisti, o islamici) "progressisti" mi vien da ridere.
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