Michigan ( USA) Uno degli ultimi atti della piece teatrale intitolata "chiesa della misericordia" viene dall'Arcivescovo di Detroit Sua Ecc.Mons. Allen Vigneron che ha proibito al parroco della chiesa di Sant'Edoardo a Lakeport don Lee Acervo di celebrare la Santa Messa (nel rito ordinario) "ad orientem" o "ad Crucem".
Un provvedimento che si rivela ostile per la vera devozione liturgica che "quasi tutti" i fedeli stavano apprezzando e amando.
Il Parroco d'ora in poi potrà celebrare la Santa Messa nel rito ordinario "ad orientem" solo nell'ultima domenica del mese e due volte la settimana dei giorni feriali (sic!) nonostante la parrocchia di Sant'Edoardo di Lakeport vanta una lunga storia di fedeltà alla tradizione liturgica romana.
Un provvedimento che si rivela ostile per la vera devozione liturgica che "quasi tutti" i fedeli stavano apprezzando e amando.
Il Parroco d'ora in poi potrà celebrare la Santa Messa nel rito ordinario "ad orientem" solo nell'ultima domenica del mese e due volte la settimana dei giorni feriali (sic!) nonostante la parrocchia di Sant'Edoardo di Lakeport vanta una lunga storia di fedeltà alla tradizione liturgica romana.
L'Arcivescovo, che ignora ogni tipo di abuso liturgico sulla sua vasta arcidiocesi e particolarmente la cosiddetta Dignity / Detroit Mass, che dal 1986 è stata espressamente condannata e vietata dalla competente Congregazione vaticana, (video QUI incredibile!!!) ha ritrovato tutta la sua forza episcopale solo per condannare, senza possibilità di appello, la legittima celebrazione
"ad orientem" introdotta, nella gioia di quasi tutti i parrocchiani, nell'Avvento del 2017.
Abbiamo scritto "quasi tutti" perchè pare che una coppia di benefattori, che si è sempre distinta nel sostenere con grande generosità le spese parrocchiali, per motivi che non ci è dato di sapere, ha espresso direttamente all'Arcivescovo la sua forte contrarietà per la celebrazione "ad Crucem" promossa dal parroco.
Sembra proprio che quella generosa coppia di sostenitori delle opere parrocchiali di St. Edward on the Lake ha certamente influenzato le irrevocabili decisioni liturgiche dell'Arcivescovo.
Abbiamo scritto "quasi tutti" perchè pare che una coppia di benefattori, che si è sempre distinta nel sostenere con grande generosità le spese parrocchiali, per motivi che non ci è dato di sapere, ha espresso direttamente all'Arcivescovo la sua forte contrarietà per la celebrazione "ad Crucem" promossa dal parroco.
Sembra proprio che quella generosa coppia di sostenitori delle opere parrocchiali di St. Edward on the Lake ha certamente influenzato le irrevocabili decisioni liturgiche dell'Arcivescovo.
Il Sacerdote è noto anche per il suo impegno a favore della "benedettiana ermeneutica della continuità" nonchè per la salvaguadia della liturgia tradizionale (Summorum Pontificum).
Nonostante la battuta d'arresto della sua salutare celebrazione "ad orientem" a causa della decisione autoritaria di Mons. Allen Vigneron il parroco padre Acervo è parso eugualmente ottimista perchè la nuova generazione di preti e seminaristi sta rifiutando le solite salse in stile modernista che caratterizzano le celebrazioni diocesane: si nota infatti un'ondata di positiva cattolicità liturgica in netto aumento che fa ben sperare per il futuro!
Nonostante la battuta d'arresto della sua salutare celebrazione "ad orientem" a causa della decisione autoritaria di Mons. Allen Vigneron il parroco padre Acervo è parso eugualmente ottimista perchè la nuova generazione di preti e seminaristi sta rifiutando le solite salse in stile modernista che caratterizzano le celebrazioni diocesane: si nota infatti un'ondata di positiva cattolicità liturgica in netto aumento che fa ben sperare per il futuro!
Sono numerosi i sacerdoti che non avrebbero mai pensato di celebrare la Santa Messa rivolti "ad orientem" e che iniziano a farlo con molta tranquillità e soprattutto con tanta devozione mentre sempre più seminaristi stanno imparando la bellezza dell'eredità cattolica e si stanno chiedendo perché gran parte della nostra tradizione sia stata abbandonata dopo il Vaticano II.
Certamente è stato inferto un altro duro colpo ai fedeli legati alla tradizione liturgica con l'intento di "cambiare il DNA" dei fedeli alla parrocchia di Sant'Edoardo: un'evidente contraddizione con la nuova campagna d'evangelizzazione denominata "Unleashing the Gospel" ("scatena il Vangelo" tema coniato dal sinodo diocesano del 2016) che mira anche a raccogliere 220 milioni di dollari per le esigenze pastorali dell'arcidiocesi.
Certamente è stato inferto un altro duro colpo ai fedeli legati alla tradizione liturgica con l'intento di "cambiare il DNA" dei fedeli alla parrocchia di Sant'Edoardo: un'evidente contraddizione con la nuova campagna d'evangelizzazione denominata "Unleashing the Gospel" ("scatena il Vangelo" tema coniato dal sinodo diocesano del 2016) che mira anche a raccogliere 220 milioni di dollari per le esigenze pastorali dell'arcidiocesi.
Dopo la pubblicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum tuttavia nell'Arcidiocesi di Detroit sono aumentate le celebrazioni liturgiche nella forma tradizionale (messa in latino) nonostante i vecchi
infondati ostili pregiudizi di natura sessantottina.
Tratto da : Church militant QUI