Don Raffaele Roffino (nella foto) è un giovane parroco di Rivarolo Canavese, in Piemonte, diocesi di Ivrea.
La sua esperienza è quella di una celebrazione di una Messa tradizionale, celebrata da don Nicola Bux, nella sua parrocchia, per iniziativa di alcuni fedeli e con riscontro molto positivo.
Scoperta questa celebrazione, a lui ignota per ragioni anagrafiche, don Roffino ha iniziato a studiare la liturgia antica e, su richiesta di alcuni parrocchiani, ha iniziato ad offrire prima Messa ogni primo venerdì del mese. Intorno ad un gruppo stabile di una ventina di persone, si aggiungono un'altra trentina di simpatizzanti.
Per via dei molti impegni parrocchiali, non è ancora possibile proporre una regolare Messa domenicale.
La forma usuale è la Messa letta cum canticis: più semplice e quindi più comprensibile a coloro che non conoscono ancora la celebrazione in rito antico.
La dimensione parrocchiale facilita il coinvolgimento, spesso con entusiasmo, di persone che normalmente frequentano la Messa novus ordo. Per alcuni è un bagno di gioventù; ma per la maggioranza è la scoperta ex novo di una possibilità di approfondimento della loro fede.
La conclusione di don Roffino è una richiesta e suggerimento: creare una rete tra parroci e sacerdoti interessati alla Messa antica per condividere esperienze e aiuti e per utilizzare la liturgia straordinaria come potente strumento di catechesi.
Enrico
Condivido la richiesta emersa in questa relazione. È necessario fare rete
RispondiElimina"Per via dei molti impegni parrocchiali, non è ancora possibile proporre una regolare Messa domenicale..." se si cerca in rete la Messa di don Bux è del 2013. Dal 2013 a fine 2018 non si è riusciti a gestire "gli impegni parrocchiali" per poter organizzare una Messa domenicale? Forse il parroco non la ha considerata una priorità, o il coeuts non è abbastanza determinato.
RispondiElimina...o forse il Vescovo ha posto il veto di farlo fuori se continua a "rompere" i fedeli progressisti...
Elimina'la Messa letta cum canticis: più semplice e quindi più comprensibile a coloro che non conoscono ancora la celebrazione in rito antico'' . Assunto non dimostrato. altrove l'esperienza è che i giovani e i lontani sono più attratti dalla forma cantata.
RispondiEliminaAnonimo delle 18:15 e noto che il suo vescovo lo ha fortemente sconsigliato di celebrare. Ma ci sono parroci che pur di celebrare la vera Messa accettano di perdere parrocchie e stipendio ... altri che evidentemente non ci tengono così tanto. È così mi pare che per molti sia questo pellegrinaggio ormai: il pellegrinaggio di quelli che una volta ogni tanto vanno alla Messa in latino ....
RispondiEliminaForse converrebbe informarsi bene prima di scrivere...
EliminaForse conviene informarsi meglio prima di sparare a zero contro uno dei pochi vescovi decenti che abbiamo in Italia.
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