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mercoledì 18 luglio 2018

Acerra: Mons. Antonio Di Donna il Vescovo che ha sbagliato il tiro accusatorio

Acerra. 
Un giovane, di cui non ci interessano ne' l'etnia ne' la provenienza geografica d'origine, in " stato di ebbrezza – aveva frantumato i parabrezza di sette auto, sia parcheggiate che in movimento, in alcune delle quali erano presenti anche dei bambini ". 
Alcuni  sono riusciti a bloccare il giovane "lo hanno aggredito e persino investito con un motorino". 
Brutta cosa: una tranquilla serata estiva con le famiglie è stata rovinata  dal giovane trasformatosi per effetto dei fumi dell'alcool in aggressore/teppista.  
Le forze dell'ordine prontamente intervenute e i Magistrati si pronunceranno sull'accaduto.
A commento di quanto è avvenuto ad Acerra il Vescovo Diocesano  Sua Ecc.Rev.ma Mons. Antonio Di Donna ha tuonato dalle pagine
de IlMattino.it : «Ciò che accaduto è gravissimo, perché rompe un equilibrio sociale che era consolidato in una città dove finora non c’erano stati episodi significativi di intolleranza». Quest’ultima, in effetti, secondo il vescovo Di Donna avrebbe un chiaro e preciso istigatore: «Questo clima che vede il migrante come nemico purtroppo ha anche un’espressione di governo. Tutto questo è stato sicuramente causato da un disagio sociale che si avverte da un po’ ma anche e soprattutto da un clima ormai dilagante in Italia che vede nell’immigrato il nuovo, se non l’esclusivo nemico del Paese». 
Il Vescovo non ha però fatto cenno alcuno  alla terribile piaga dell'alcolismo giovanile responsabile della brutta pagina che ha rovinato una serena serata ad alcune famigliole di Acerra
Nessuna  solidarietà cristiana e umana alle famiglie coinvolte vittime del danno vandalico.
Nessuna affettuosa parola consolatoria ai bambini traumatizzati dallo spavento che se ne stavano allegramente con i loro genitori in una traquilla serata estiva.
Ricordiamo  a Sua Eccellenza anche quei genitori danneggiati e quei bambini spaventati sono i suoi "figli d'adozione"!
Il Vescovo di Acerra, liberissimo di esprimere la sua foga accusatoria contro le istituzioni governative attuali,   non ha però toccato la verità : perchè e in quale modo i giovani assumono le bevande alcoliche provocando un  gravissimo danno della loro salute e mettendo a rischio, com'è avvenuto ad Acerra, un'intera comunità?
Il Presule ha però voluto interpretare l'accaduto a modo suo vedendo nell'accaduto "un clima  ormai dilagante in Italia che vede nell’immigrato il nuovo, se non l’esclusivo nemico del Paese". 
Lo ripetiamo:  non interessa ad un cristiano sapere  dove proviene un essere umano, sempre e comunque un nostro fratello : è importante però distogliere i giovani dall'uso di bevande alcoliche o , peggio ancora, dalle sostanze stupefacenti collaborando attivamente con le forze dell'ordine e con le tante associazioni di volontariato che dedicano il loro tempo a questo nobile scopo educativo e preventivo. 
Questa volta l'Ecc.mo Vescovo di Acerra ha sbagliato il tiro!
AC

Fonte: Vesuvio Live QUI

11 commenti:

  1. DI Donna: un appiattito sul pensiero unico e politicamente corretto, che grazie a Dio (grazie a Dio!) non è più il pensiero unico e politicamente corretto.

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  2. Spero che l'odio passi dagli immigrati ai preti e vescovi.

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  3. Pretesto per vomitare le rituali, stanchissime frasi di demagogia socio-politica fondate sul solito " disagio sociale " di preti che ormai, invece di evangelizzare la gioventù istruendola e richiamandola ai doveri sociali e familiari , li giustificano criminalizzando gli onesti cittadini, vittime di atti criminali dettati dall'alcool, dalla droga e dall'istigazione alla ribellione della quale la Chiesa è divenuta fautrice. Se vuole fare il suo dovere, quel monsignore, cerchi di convertire quei giovani ma con la Croce in mano e non con proclami da ideologia giacobino-marksista.

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  4. È molto più comodo ed esotico prendere le parti degli stranieri.

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  5. Tutto quello che deve difendere un vescovo, è l'equilibrio sociale ? Anche contro il governo del Paese, sul quale non risulta che i vescovi abbiano competenza e mandato ?

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  6. Ma possibile che noi tradizionalisti finiamo con il fare sempre la lezioncina ai nostri vescovi invece di seguire l'eterno ordine gerarchico?

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  7. Questo vostro articolo e i precedenti, compresa la vostra critica al vescovo di Parma, dimostrano che in cima alle vostre preoccupazioni vi e' l'agenda politica della destra italiana. Io invece seguivo questo sito dato il mio amore per la liturgia. Non vi voglio seguire piu' dato che avete distorto il cristianesimo proclamando di conservarlo. Il cristianesimo e con esso la tradizione, invece, si riceve e si consegna, con l'inevitabile trasformazione. Qui da voi si relega il cristianesimo a un bene culturale da museo nonche' alla superata visione di chiesa di epoca costantiniana.

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    1. Questo commento caro Anonimo del 19 luglio è degno di considerazione.
      Chiedo scusa per esserci lasciati andare , seppur in buona fede e seppur con l'infantile e ( forse sbagliato ), nell' entusiasmo per le cose del mondo. La constatazione che qualcosa finalmente sta cambiando nell'agenda italiana " a lode di Dio" e per l'esaltazione finale della Santa Fede Cattolica ci ha sedotto .
      La Sua saggia considerazione contiene tuttavia una sbavatura finale che inficia, a mio parere, la bontà del contenuto iniziale "Qui da voi si relega il cristianesimo a un bene culturale da museo nonche' alla superata visione di chiesa di epoca costantiniana".
      Farò presente, nella forma integrale, le Sue legittime, da non del tutto condivisibili, considerazioni espresse nel Suo intervento delle 8:13 di ieri.
      Buona domenica!
      AC

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    2. "... inevitabile trasformazione..."

      Non solo nelle Scritture non si parla di "trasformazione", ma addirittura vederla come ineluttabile... Il cattolicesimo è e sarà sempre cattolicesimo. Prima ve ne farete una ragione, e prima la vostra psiche si calmerà.

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    3. Non mi pare che il blog sia diventato "politico": guardi i post delle ultime settimane; mi pare che l'equilibrio tra liturgia, dottrina, catechistica, nomine della Chiesa, ordini religiosi tradizionali e - perché no - anche un po' di notizie sulle vicende attuali, anche politiche se hanno relazione con la religione, sia salvaguardato.
      Grazie
      L

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